Serie A
Atalanta, quanti rimpianti: è sfumata una grande occasione
L’Atalanta ha chiuso il suo campionato con 2 giornate d’anticipo non potendo ne scendere ne salire. La Champions League va bene, ma lo scudetto era alla portata
“Ago e filo sono nel cassetto… 10 finali per cucirlo sul petto” scriveva la curva della Dea all’ingresso in campo nella sfida contro l’Inter di Simone Inzaghi, partita che probabilmente ha tagliato le gambe definitivamente alla squadra di Gasperini. L’Atalanta però, probabilmente non immaginava che Napoli e Inter non fossero poi così imbattibili e che avrebbero perso punti pesanti durante il loro percorso.
Atalanta: si gode la Champions, ma con l’amaro in bocca
Come ha più volte ribadito il tecnico ex Genoa, arrivare in Champions League per una piazza come quella di Bergamo non può mai essere una delusione. Questo è assolutamente condivisibile, ma in una stagione dove la quota scudetto e di circa 82 punti e le due squadre che se lo contendono non sono poi così infallibili, è inevitabile che rimanga un pò di amaro in bocca.

L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Forse non ci hanno creduto abbastanza? Probabilmente si. Non è facile da accettare come concetto, ma è evidente come l’Atalanta dopo la sconfitta contro l’Inter abbia perso punti di riflesso e di rassegnazione, ai quali vanno aggiunte le tante occasioni sprecate nelle sfide casalinghe contro le piccole come il Cagliari, il Venezia o il Lecce.
La stagione dell’occasione sfumata
Dunque, seppure la Dea abbia raggiunto un traguardo incredibile come quello della qualificazione in Champions League, peraltro con 2 giornate d’anticipo, questa rimarrà nella storia come “la stagione della grande occasione sfumata” e non come quella della grande cavalcata verso il terzo posto, seppur sempre molto positiva.
Serie A
Parma, clima teso dopo il KO con la Lazio
In casa Parma aleggia un’aria di malcontento dopo la sconfitta interna contro la Lazio. Per come si era messa la partita i tifosi si aspettavano punti.
Un KO inaspettato, a posteriori, quello dei crociati che si ritrovano appena sopra la zona retrocessione senza dare continuità ai risultati positivi maturati di recente.
Parma, zero punti nonostante la superiorità numerica
Il motivo principale dei fischi che hanno accompagnato la squadra di Cuesta all’uscita dal campo, al termine del match di ieri, riguarda il risultato finale e il come è maturato a fronte degli episodi avvenuti durante primo e secondo tempo.
Nello specifico si tratta delle espulsioni di Mattia Zaccagni e Toma Basic, che hanno messo posto i padroni di casa in vantaggio di due uomini per quasi 20 minuti. E non è tutto, infatti in questo periodo di tempo è arrivato anche il gol partita di Noslin che ha regalato il bottino pieno ai suoi. L’insieme di tutti questi eventi ha condizionato negativamente lo stato psicologico del Parma che non è riuscito a concretizzare la reazione.
Una sconfitta amara in un match, che arriva dopo il successo in trasferta sul campo del Pisa, e che poteva dare continuità in casa nonostante lo scarso rendimento al Tardini. Dall’altra parte inoltre, la vittoria lontano dall’Olimpico mancava da oltre due mesi e sicuramente questo risultato ha fatto infuriare i tifosi.
Adesso la situazione rischia di peggiorare ulteriormente visto che la classifica recita 14 punti, con soli 4 di vantaggio sulla zona retrocessione e un calendario che vedrà scontri salvezza e confronti con le big in alternanza. Dal punto di vista offensivo c’è un problema reale visto che nelle ultime 5 partite il Parma ha segnato 5 gol, collezionando 2 vittorie, 2 sconfitte e 1 pareggio. Nel concreto manca un’idea di gioco precisa, soprattutto dal punto di vista offensivo e la classifica rispecchia, anche secondo i tifosi, il momento.

Adrian Benedyczak ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Udinese-Napoli, le ultimissime: Runjaic si appoggia a Davis-Zaniolo, ancora emergenza in mezzo per Conte
Alle ore 15:00 si giocherà la sfida tra Udinese e Napoli, con gli azzurri che proveranno a vincere per tenere il passo e rimanere primi.
In casa Udinese la formazione iniziale è pressoché decisa, tranne che per la fascia sinistra, dove Ehizibue dovrebbe partire dal 1′ dopo gli infortuni di Kamara e Zemura.
Runjaic, inoltre, non intende cambiare la coppia offensiva, che sarà composta da Davis e Zaniolo. A centrocampo Piotrowski con Karlstrom ed Ekkelenkamp.
Dal lato partenopeo, Antonio Conte continua ad avere problemi di uomini a centrocampo, con Lobotka out e molto probabile nuova maglia da titolare per Elmas.
Probabili formazioni
Udinese (3-5-2): Okoye; Kabasele, Solet, Bertola; Zanoli, Ekkelenkampo, Karlstrom, Piotrowski, Ehizibue; Zaniolo, Davis. Allenatore: Kosta Runjaic
Napoli (3-4-3): Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo, Elman, McTominay, Spinazzola; Politano, Hojlund, Neres. Allenatore: Antonio Conte
La squadra arbitrale
Arbitro: Sozza
Assistenti: Lo Cicero – Yoshikawa
Quarto ufficiale: Bonacina
Var: Ghersini
AVar: Manganiello
Serie A
Milan-Sassuolo, formazioni ufficiali: la scelta su Loftus-Cheek
A San Siro si apre la domenica di Serie A con Milan-Sassuolo. I rossoneri di Allegri sono a caccia dell’ennesima vittoria per restare in vetta alla classifica.
Il lunch match della 15° giornata offre uno scontro che in passato ha saputo offrire moltissimo spettacolo. Quando i neroverdi scendono in campo a San Siro si trasformano. Gli ultimi risultati hanno stupito tutti e Grosso non intende fermarsi. L’obiettivo rimane la salvezza e di questo passo non dovrebbero esserci problemi nel raggiungerlo. Dall’altra parte Allegri prosegue la corsa verso la Champions League, ma a questo punto anche il titolo, nel duello a distanza con Napoli, Inter e Roma. Gli scontri diretti sono tutti a favore e un super Pulisic sta trascinando la squadra.
Milan-Sassuolo, formazioni ufficiali
Milan (3-5-2): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlović; Saelemaekers, Loftus-Cheek, Modrić, Rabiot, Bartesaghi; Nkunku, Pulisić
Sassuolo (4-3-3): Murić; Walukiewicz, Idzes, Muharemović, Candè; Thorstvedt, Matić, Koné; Volpato, Pinamonti, Fadera

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