Serie A
Atalanta, passare a Monza per chiudere il discorso Champions

L’Atalanta di Gasperini riparte dal campo dell’ultima in classifica dopo il passo falso con il Lecce. La Champions resta il grande traguardo della stagione.
I nerazzurri scenderanno in campo domenica contro un Monza ormai condannato alla retrocessione in Serie B e per questo motivo la pressione sugli uomini di Gasperini è più alta del solito.
Atalanta, col Monza matchpoint Champions
La squadra orobica ha disputato un’altra sorprendente stagione ad alti livelli ma in certi momenti è mancata di concretezza, venendo punita da squadre con più esperienza sia in Champions League che in Serie A.
Retegui e compagni hanno l’opportunità di conquistare la qualificazione alla massima competizione europea per l’ennesima stagione che, a detta di Gasperini, è un traguardo incredibile per quello che era il club qualche anno fa.

Italy, Bergamo, sept 21 2021: Atalanta’s supporters wave the flags and show banners in the stands during football match ATALANTA vs SASSUOLO, Serie A 2021-2022 day5 , Gewiss stadium
Per questo motivo in particolare dunque la partita contro il Monza assume un significato ancora maggiore. Il pareggio contro il Lecce non deve lasciare strascichi e serve mente sgombra per chiudere al meglio questa stagione.
I 65 punti raccolti (con 4 punti di vantaggio sul 5° posto) sono la dimostrazione che nonostante la rivoluzione estiva anche a causa degli infortuni il gruppo è rimasto solido ed è riuscito a imporsi, soprattutto alla luce dei tantissimi impegni compressi nel girone d’andata.
L’organico ne ha sicuramente risentito ma ora l’obiettivo è quello di chiudere al top per poi rimandare ogni questione scottante (Lookman su tutte) all’inizio del calciomercato.
Serie A
Scandalo Totonero: 45 anni fa Milan e Lazio in Serie B

Una delle pagine nere della storia del calcio italiano quella scritta il 18 maggio 1980, con lo scandalo Totonero a tenere banco con grandi squalifiche.
In quel giorno di maggio otto club vennero coinvolti nello scandalo scommesse, ma solo due di questi condannati alla retrocessione nella serie cadetta del nostro campionato. E che due club.

I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Totonero: il fatto
Dei club coinvolti nel Totonero solo Milan e Lazio vennero retrocesse in Serie B.
A far scalpore durante novantesimo minuto, le camionette della Guardia di Finanza puntarono gli stadi italiani, con alcuni calciatori che finirono in manette. La causa principale fu una denuncia da parte di un ristorante, Trinca, e di un commerciante, Cruciani, che organizzarono il Totonero truccando il campionato.
Ad andarci di mezzo anche dirigenti, società e partite, fra Serie A e B. Alcuni accordi saltarono e spinsero i due a fare nomi e cognomi. Coinvolgendo anche qualche giocatore della Serie A.
Tra questi c’è anche Paolo Rossi, il Pablito. Quello che passo alla storia come l’eroe del Mondiale 1982. Ma tutto questo sarebbe arrivato soltanto qualche anno più tardi.
Al tempo fu accusato di aver concordato il pareggio dell’incontro Avellino-Perugia, giocato il 30 dicembre 1979 e finito 2-2. Il centravanti, in quella stagione, era tesserato per il club umbro. “Non sapevo nulla delle scommesse. Mi crollò il mondo addosso. Pensavo al classico pareggio accettato da due squadre che non vogliono farsi male. Quando, dopo il processo, che mi sembrava sempre più irreale, tornai a casa, capii che era tutto vero. Era come viverlo in un corpo non mio”.
Queste le parole dell’attaccante di Juventus, Milan e Vicenza tra le tante.
In quello scandalo inoltre verranno squalificati diciotto giocatori in tutto. Tra questi nomi importanti come: Enrico Albertosi (4 anni), Pino Wilson (3 anni), Bruno Giordano e Lionello Manfredonia (3 anni e 6 mesi), Paolo Rossi (2 anni), Giuseppe Savoldi (3 anni e 6 mesi), Luciano Zecchini (3 anni) e Franco Cordova (1 anno e due mesi).
Le condanne più pesanti vennero inflitte a Stefano Pellegrini (6 anni), Massimo Cacciatori e Mauro Della Martira (5 anni).
Pablito poi tornerà per il mitico Sarrìa, convocato da Bearzot tra le critiche di tutti. Ma poi tutti sul carro dell’allenatore della Nazionale in quell’estate spagnola del 1982.
Serie A
Fiorentina, i convocati di Palladino in vista del Bologna: presenti Kean e Gudmundsson

Il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino ha diramato la lista dei convocati in vista del match contro il Bologna valido per la 37^ giornata
Fiorentina, i convocati di Palladino

RAFFAELE PALLADINO CARICA LUCA RANIERI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino ha diramato la lista dei convocati in vista del match contro il Bologna valido per la 37^ giornata in programma questa sera alle 20:45
In vista del match contro i rossoblù il tecnico ex Monza ritrova Kean e Gudmunsson mentre non ci saranno gli squalificati Beltran, Zaniolo e Folorunsho.
Di seguito la lista completa dei convocati:
Portieri: De Gea, Terracciano, Martinelli.
Difensori: Dodo, Moreno, Comuzzo, Marì, Pongracic, Ranieri, Gosens, Parisi.
Centrocampisti: Adli, Fagioli, Mandragora, Ndour, Richardson, Colpani.
Attaccanti: Kean, Gudmundsson, Caprini, Rubino.
Serie A
Napoli, per lo Scudetto Conte ne avverte la pressione

Il Napoli oggi potrebbe vincere il Campionato e festeggiare a prima manca un traguardo: vincere contro il Parma e fuori casa.
La tensione in casa Napoli è palese; la squadra partenopea è partita ieri dall’aeroporto di Capodichino diretta verso Parma dove oggi si può giocare il Campionato. Proprio a parma non sono mancati i supporters provenienti da altre aree del Nord Italia che si sono riversati per accogliere ed incitare la propria squadra.
Va detto, però, che anche un allenatore preparato come Antonio Conte si è mostrato alquanto teso durante la conferenza stampa dove ha mostrato un cambio di regime a livello comunicativo.

LA DELUSIONE DEL NAPOLI A FINE GARA CON ROMELU LUKAKU ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il mister sente la pressione in casa Napoli e…
Se normalmente Conte appare sempre molto sicuro e determinato e, comunque, estremamente calmo; l’ultima conferenza stampa ha palesato un allenatore abbastanza nervoso e più morigerato.
Un passaggio, soprattutto, della conferenza stampa mostra lo stato d’animo del mister “Per i grandi club uno scudetto in più o in meno non è che cambia tanto la vita. Per una piazza come Napoli è storico”. Un modo, per. nulla velato, per esternare un certo carico emotivo ed una pressione che il caldo popolo di Napoli ha riversato sul club, su di lui e – soprattutto – sui giocatori.
Il club di De Laurentiis è, infatti, al primo posto ma ad una sola distanza dall’Inter che insegue e non molla la presa. Quindi non si può pensare di aver già vinto perché tutto è ancora possibile.
L’allenatore sente la pressione anche perché, oltre la grande passione della città, va detto che non sono mancate critiche verso la sua squadra dopo lo sto contro il Genoa di domenica scorsa.
Un 2-2 che è stato mediatamente messo sotto la lente d’ingrandimento e che Conte non ha particolarmente digerito ma che, ora, va messo alle spalle per concentrati su questi 3 punti preziosi.
Attesa, dunque, per la partita di questa sera che sarà – comunque andrà – una certa di grande calcio con tutte le partite di Serie A in contemporanea.
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