Serie A
Atalanta, Iličić: “Abbiamo fatto la storia a Valencia, siamo stati un modello”
Josip Iličić, ex attaccante dell’Atalanta, rivela in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, la sua lotta contro la malattia, le sfide affrontate nella sua carriera e il suo ritorno in Slovenia.
Josip Iličić ha deciso di raccontare la sua storia. Nato in Bosnia e cresciuto in Slovenia, l’ex attaccante della Serie A ha affrontato numerose sfide nel corso della sua carriera: la paura di rimanere solo, la malattia e l’ultima sfida a Capodistria, con il Koper.
La Serie A è il campionato che lo ha fatto diventare grande. Ha giocato con il Bonifika, il Palermo, la Fiorentina, l’Atalanta, e ora si trova a chiudere la sua carriera in Slovenia. “Ritiro? In realtà ci ho pensato, ma conosco il direttore e il presidente da 25 anni. Quando mi hanno chiesto di dargli una mano ho accettato subito. Finchè sto bene fisicamente me la voglio godere” ha dichiarato Iličić.
La carriera in Italia e la malattia
Durante l’intervista, Iličić ha parlato dei suoi anni in Italia, dei momenti di gloria e delle difficoltà affrontate. Ha parlato della sua esperienza con il Palermo e della grande squadra che avevano all’epoca. “Avevo un grande difensore: il presidente Zamparini. Era innamorato del mio calcio, come di quello di Pastore, di Miccoli, di giocatori che hanno sempre mostrato qualcosa di diverso.”
Ma il periodo più tormentato è stato con la Fiorentina: “Gli anni con la Fiorentina sono stati complessi. Mi dispiace dirlo, ma coi fiorentini ho chiuso. Mi hanno sempre criticato facendo leva su quanto fossi stato pagato.”
L’arrivo a Bergamo e il COVID
Il momento di svolta nella carriera di Iličić è arrivato con una chiamata da Gian Piero Gasperini, l’allenatore dell’Atalanta. “Avevo chiuso con la Sampdoria, ma il giorno prima delle visite mi telefonò Gasperini. ‘Vieni a giocare per me?’, chiese. ‘Mister, vado a Genova, non posso’. ‘Ti chiamerà Sartori, tranquillo’.”
Durante l’epidemia di COVID, Iličić ha affrontato la malattia e ha vissuto momenti di grande angoscia. Nonostante le difficoltà, ha continuato a lottare e a giocare, spinto oltre i propri limiti da Gasperini.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Serie A
Lecce, Di Francesco: “C’e rammarico, abbiamo avuto il pallino del gioco per larghi tratti. Sull’arbitraggio…””
L’allenatore del Lecce Eusebio di Francesco commenta in conferenza stampa la partita contro la Cremonese, terminata con una sconfitta per i giallorossi.
Il Lecce non riesce a dare continuità alla vittoria contro il Torino, e cade contro la Cremonese. A Cremona la squadra pugliese viene battuta per 2-0, con entrambe le retri arrivate nel corso della ripresa. Un passaggio a vuoto per gli uomini di Di Francesco, che ha commentato in conferenza stampa l’andamento del match. DI seguito le parole del tecnico dei giallorossi.
Lecce, Di Francesco commenta la sconfitta
Andamento della gara.
“Dopo un primo tempo del genere, un po’ di rammarico c’è: per lunghi tratti abbiamo avuto il pallino del gioco, siamo arrivati benissimo agli ultimi 20-25 metri, abbiamo avuto diverse opportunità importanti. Nella ripresa su una nostra ingenuità la Cremonese ha preso in mano la partita, e sono ripartiti spesso. Noi siamo stati troppo frettolosi, abbiamo perso qualche pallone di troppo.
Non mi è piaciuta poi la gestione in generale dell’arbitro Mucera. La Cremonese è stata più determinata di noi, ha fatto meglio dopo il rigore. Non siamo stati abbastanza bravi. Nel primo tempo, ripeto, per il tipo di gioco che hai fatto avresti dovuto segnare almeno un gol”.
Attaccanti a secco di gol.
“Con l’aiuto di tutti i compagni. Tutti si aspettano i gol degli attaccanti, Stulic le opportunità le ha avute, ora non resta che continuare a sostenere questi ragazzi. La squadra ci sta dando gioie e a volte qualche dolore, la squadra è questa, serve più continuità. Ci sta prendere gol, è normale, ma dopo il rigore avevamo ancora un tempo davanti per poter fare male alla Cremonese”.

I cambi.
“Nel secondo tempo abbiamo messo Sottil e N’Dri e per me devono fare qualcosa in più per determinare sotto porta. Può capitare di mettere a volte due attaccanti insieme, ma serve avere equilibrio. Mettere due prime punte insieme può essere deleterio, a Udine avevamo poi preso gol. Al di là degli interpreti, nel gioco di squadra possiamo crescere e possiamo migliorare. Si può andare sotto di un gol, ma non si può disperdere velocemente quanto di bene è stato fatto nel primo tempo”
Atteggiamento dopo il rigore.
“A volte è una situazione inconscia, gli avversari segnano e la mettono sui propri binari di sicurezza e aggressività. Noi siamo stati poco qualitativi dopo un primo tempo in cui abbiamo palleggiato bene. Lì avremmo dovuto concretizzare contro un avversario che veniva da una fresca e importantissima vittoria a Bologna. C’è stato un tempo per uno, ci sta fra due squadre così, però la differenza è che loro nel proprio tempo a favore hanno segnato due reti”
Serie A
La Cremonese vola: Bonazzoli e Sanabria stendono il Lecce
Campionato strepitoso della Cremonese di Nicola, che aggancia l’ottavo del posto del Sassuolo dopo aver battuto 2-0 il Lecce allo Zini.
Cremonese-Lecce 2-0, il recap della partita
La Cremonese di Davide Nicola continua a stupire. Dopo la sorprendente vittoria sul campo del Bologna nell’ultimo Monday Night, i grigio-rossi portano a casa altri tre punti fondamentali. Sin qui i lombardi si erano distinti per essere avversari estremamente ostici per le big, esaltandosi nelle gare in cui l’inerzia del gioco era tutta dalla parte dei loro avversari. Mancava però l’ultimo step di maturità, ovvero quello di totalizzare quei punti sulla carta “attesi”. Quelli contro squadre che, in teoria, sarebbero loro competitor per la salvezza.
La risposta degli uomini di Nicola, contro un Lecce in grande spolvero, è stata smagliante. Prestazione cinica e solida, degna di una grande squadra. Dopo un primo tempo di studio, in cui i padroni di casa hanno fatto fatica a esprimere un gioco convincente ma hanno saputo tenere botta ai più intraprendenti salentini, nella ripresa tutto è cambiato. A inizio secondo tempo, infatti, l’arbitro Giuseppe Mucera viene richiamato per una On Field Review dopo un contatto sospetto in area di rigore tra Vandeputte e Ramadani.
Jamie Vardy, con grande altruismo, cede il rigore a Bonazzoli, che era entrato direttamente nell’azione del rigore e che non aveva ancora mai segnato allo Zini quest’anno. Dopo il, trasformazione perfetta dell’ex Salernitana dal dischetto, la squadra di casa si vede annullare due gol identici, per una carica di un proprio difensore ai danni di Falcone. La squadra di Di Francesco ci prova, ma senza la giusta convinzione. Ecco che allora i due nuovi-entrati, ovvero Zerbin e Sanabria, collezionano la rete del definitivo 2-0 nel finale.
Vardy sfrutta la sua velocità per arrivare prima di un giocatore giallorosso sul pallone, per poi scaricare la sfera dietro a Zerbin. Il giocatore in prestito dal Napoli crossa di prima intenzione e trova la testa dell’attaccante paraguaiano a centro-area: prima rete casalinga anche per lui. Con questa vittoria la Cremonese si porta al nono posto in classifica, agganciando il Sassuolo e scavalcando la Lazio: impegnata nel tardo pomeriggio contro il Bologna. Velleità europee non ce ne sono, ma certo è un altro mattone verso la salvezza.

PAULO DYBALA IN AZIONE E SANABRIA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Inter, futuro di Sommer in bilico: rinnovo in standby
Il futuro di Yann Sommer all’Inter è incerto: il contratto del portiere svizzero scade a giugno e le trattative per il rinnovo sono ferme.
Il futuro del portiere svizzero Yann Sommer all’Inter è attualmente incerto. Il suo contratto, che scadrà a giugno, è al centro di discussioni che sembrano non trovare una soluzione. Secondo le ultime indiscrezioni, le trattative per il rinnovo sono ferme, sollevando dubbi sul futuro del giocatore nel club nerazzurro. Questa situazione di stallo potrebbe aprire scenari interessanti nel prossimo mercato estivo, con diversi club pronti a inserirsi qualora Sommer diventasse un’opportunità a parametro zero.
Implicazioni per l’Inter e il mercato dei portieri
La permanenza di Sommer è cruciale per la strategia dell’Inter, che dovrà valutare attentamente le opzioni disponibili. L’eventuale partenza del portiere svizzero costringerebbe il club milanese a cercare un sostituto all’altezza, in un mercato dei portieri che si preannuncia vivace. Questa incertezza potrebbe anche influenzare la gestione di altri giocatori nel reparto difensivo, rendendo il prossimo periodo di calciomercato particolarmente interessante per i tifosi e gli addetti ai lavori.
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Fonte: l’account X di Schira
Yann #Sommer’s future at #Inter is in doubt. His contract expires in June and the negotiations for the contract extension are currently stationary. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 7, 2025
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