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Atalanta e Verona: i segreti del successo, cosa manca il Cagliari?
Atalanta e Verona, due squadre diverse ma simili. Entrambe stanno ottenendo grandi successi. Gli oroobici sono ormai una certezza del nostro calcio, e stanno provando a stupire anche in campo europeo. L’Atalanta infatti è ai quarti di finale di Champions League; un risultato assolutamente inaspettato è meritato. Il Verona invece è la vera e propria rivelazione di questa stagione. Ottima posizione in classifica e gioco spumeggiante. Entrambe in comune hanno due ottimi allenatori come Gasperini e Juric e un gran bel gioco. L’Atalanta ha anche degli elementi validi, mentre il Verona è composto da giocatori, dati in alcuni casi per finiti o da veri e propri semi sconosciuti. La forza della società scaligera è stata quella di scommettere su giocatori non costosi e con ingaggi bassi, ma con tanta voglia di mettersi in mostra e di far vedere, che nel calcio non contano solamente i soldi ma anche le idee e le motivazioni.
Atalanta e Verona, le differenze con il Cagliari
Tanti calciatori del Verona infatti son finiti sul taccuino dei più grossi Club italiani ed esteri, a dimostrazione del buon lavoro fatto dal club e dal tecnico. Il Cagliari invece poteva essere, da un certo punto di vista, una via di mezzo tra l’Atalanta, ormai consolidata, ed il Verona vera e propria sorpresa. I rossoblù erano partiti veramente bene, andando ad occupare anche delle posizioni di classifica importanti. Successivamente è mancato qualcosa. Probabilmente al Cagliari manca un tecnico valido che dia un’impronta di gioco alla squadra, a prescindere dagli elementi che scendono in campo. Anche il fatto di avere in rosa molti calciatori in prestito, è un fattore che certamente non garantisce continuità a un certo tipo di progetto. Ancora, la difficoltà manifestata nel lanciare i giovani, rappresenta un altro punto dolente, che gioca a sfavore del club isolano. Insomma c’è ancora da lavorare.
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Milan, sospiro di sollievo per Leao: la situazione
Milan, lo abbiamo visto uscire ieri sera durante la gara contro il Torino e si è temuto subito il peggio. Vediamo qui di seguito le condizioni di Rafael Leao.
A caldo sembrava uno di quegli infortuni che richiedono tempo, invece la situazione sembra essere migliore rispetto al previsto.
Per Rafael Leao la risonanza ha escluso la presenza di lesioni muscolari.
Il quadro infiammatorio, perfettamente delineato e circoscritto, verrà trattato con specifiche terapie a partire da oggi pomeriggio.
L’obiettivo del Milan è quello di riavere Leao a disposizione per la semifinale della Supercoppa Italiana in programma il 18 dicembre in Arabia Saudita.
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Milan, ora Gimenez è un caso
Milan, ora l’attaccante messicano può essere catalogato sotto la voce caso. La situazione sembra non avere soluzione, vediamo qui di seguito in dettaglio.
L’esigenza di fermarsi e quel comunicato non condiviso con la proprietà. Tutto inizia da qui, un persistente problema alla caviglia che a dire del giocatore stesso lo affligge da diversi mesi.
Un mistero circa i tempi di recupero, si diceva che fosse pronto per il derby, ma allora perché questo silenzio intorno alle sue condizioni?
Massimiliano Allegri in conferenza stampa pre-Torino ha dichiarato che la caviglia è a posto.
E allora perché, se la cavilgia è a posto, Gimenez non si è quantomeno accomodato in panchina per la gara contro i granata? A maggior ragione che c’era un Pulisic in dubbio? E un Nkunku che da tempo non offre garanzie?
Tutto questo rappresenta un caso, sicuramente l’attaccante messicano non è pronto. Ma quali possono essere i motivi se, come ha detto Allegri, è guarito dall’infortunio?
In una teca per essere trasferito a gennaio, oppure si nascondono problematiche più gravi? Troppi punti interrogativi intorno al ragazzo.
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Nkunku, palloncino sgonfio: Pini Zahavi parla con l’Arabia
Nkunku, ennesima prestazione deludente contro il Torino e vero e proprio caso. Un caso di insuccesso, per ora. E l’agente lavora per il suo immediato futuro.
Un caso di insuccesso quello di Christopher Nkunku. L’attaccante francese sbarcato a Milano in estate ha fatto vedere nulla del suo repertorio, tanto da essere già considerato un peso.
I suoi proverbiali palloncini non si gonfiano più, zero reti in campionato per lui, così come per Gimenez d’altronde, e la sensazione che la sua avventura a Milano possa già finire a gennaio.
Sì, perché l’agente Pini Zahavi sta parlando con alcuni club dell’Arabia Saudita i quali si sono fatti avanti con un’offerta corposa. Il Milan vuolre principalmente recuperare i soldi spesi, ricordiamo 37 milioni più 5 di bonus, e lascerebbe quindi partire abbastanza a cuor leggero il giocatore. Ovviamente questo lascerebbe spazio per una nuova punta, aspettando anche le mosse di Gimenez.
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