Serie A
Allegri: “Le vittorie portano fiducia. Mi diverto allenare. E sulla formazione…”
Allegri, alla vigilia di Juventus–Fiorentina in programma domani alle ore 20:45 all’Allianz Stadium, presenta il match nella consueta conferenza stampa.

Allegri presenta Juventus-Fiorentina, valida per la 31esima giornata del campionato di Serie A
Dopo la vittoria nel primo round delle Semifinali di Coppa Italia Frecciarossa, la Juventus vuole tornare a fare bottino pieno anche in campionato.
Davanti, però, una Fiorentina che cerca il riscatto dopo lo stop casalingo contro il Milan della scorsa settimana.
E proprio il tecnico livornese, come da prassi, presenta la sfida tra Juventus e Fiorentina nella conferenza di vigilia.
Ecco le parole di Massimiliano Allegri:
Quanto é stato importante il secondo tempo contro la Lazio per preparare questa sfida?
“Importante tutta la partita, ma era una competizione diversa. Ora bisogna pensare al ritorno con la Lazio, ma adesso ci rituffiamo in campionato e consolidare la posizione“.
Per come difende la Fiorentina, Yildiz potrebbe essere l’uomo giusto per le sue caratteristiche?
“Domani affronteremo una squadra che ha fatto bene con l’Atalanta, che crea tanto e gioca bene. Sappiamo le difficoltà che incontreremo, ma domani abbiamo bisogno di un risultato“.
In questi giorni ha visto allenarsi il gruppo in maniera diversa, soprattutto dopo la vittoria contro la Lazio?
“Le vittorie aiutano, ti danno fiducia. Quella però é una vittoria in Coppa, ora ci rituffiamo in campionato, Il risultato positivo ti fa vedere le cose in un modo, quello negativo in un altro. I ragazzi però si sono allenati bene sempre“.
Il distacco dall’Inter é una fotografia reale o no?
“I numeri sono quelli che contano. In un campionato succedono cose, e ora siamo a 20 punti dall’Inter, ma dobbiamo solo pensare a quelli che ci mancano per entrare in Champions“.
A lei quale sensazione ha lasciato la vittoria in Coppa Italia?
“C’erano segnali positivo anche prima dall’Empoli e poi… Bisogna mantenere equilibrio, dobbiamo esser bravi a finire questo spicchio di stagione. Serve voglia e desiderio per chiudere bene questa stagione“.
Si vede in un ruolo diverso da quello di allenatore?
“In questo momento mi diverto a fare l’allenatore, mi diverto molto“.
In un momento delicato come questo, lavorerebbe meglio con un rinnovo da parte della Società?
“Lavoro molto bene lo stesso, l’unico mi pensiero è centrare gli obiettivi. Con la squadra siamo concentrati su questo. Dobbiamo lottare e fare fatica, per centrare l’obiettivo Champions. Così come la Coppa Italia“.
Le parole di Tudor sono state esagerate oppure no?
“Nel calcio bisogna guardare solo i risultati, le parole sono discorsi aleatori. Se arrivi primo hai meritato e così via. Normale che Igor, che è un ragazzo eccezionale, abbiamo avuto la sua idea. I valori delle squadre li da il campo“.
Oggi la Juventus si mette l’obiettivo di blindare il terzo posto o andrebbe bene qualsiasi piazzamento?
“Siamo partiti quest’anno con l’obiettivo di rientrare i Champions e non era facile. Ci siamo, anche se abbiamo bruciato tanti punti, anche se sappiamo che ci saranno difficoltà, ma bisogna arrivarci in un modo o nell’altro“.
Su cosa ha puntato con Vlahovic?
“Come anticipato spesso, sono giocatori che hanno bisogno di giocare con la Juve e partite internazionali. Dusan sta crescendo, cosi come Chiesa, Kean, Yildiz, stanno facendo bene“.
Avete fatto nel gruppo autocritica? E cosa temi di più della Fiorentina?
“Il calcio ti da sempre la possibilità di rifarti, domani abbiamo la possibilità di consolidare la posizione. Con la convinzione che abbiamo 8 partite per centrare l’obiettivo Champions“.
Lei é soddisfatto del lavoro fatto alla Juventus in questi anni?
“Ho sbagliato e ne sbaglierò, sul mio lavoro non sono io che devo dire se sono stato bravo o meno. Io devo fare il meglio possibile, poi come tutti sbaglio anche io“.
La Juventus vale di più rispetto a quella di inizio campionato?
“L’anno prossimo, ecco perché è fondamentale essere in Champions, giocando più partite internazionali possono solo che crescere“.
Domani Milik sarà l’unica assenza? E quando torna?
“Domani unico assente Milik, tra 15-20 giorno potrà essere apposto. Ha fatto ancora differenziato“.
Domani Alex Sandro sarà titolare? E ha già un’idea di formazione?
“Domani mattina decido, ci sono virus in giro… vediamo. La squadra però sta bene e la vittoria ci da morale“.
Serie A
Hellas Verona, a Milano con un Giovane in più
L’Hellas Verona tornerà in campo solamente il 28 dicembre in casa del Milan, la sosta eccezionale permetterà agli infortunati di recuperare al massimo.
Nello specifico Giovane che, stando a quanto riportato, dovrebbe essere della partita nonostante l’uscita dal campo forzata contro la Fiorentina.
Hellas Verona, l’importanza di Giovane e il dualismo con Orban
In questo inizio di stagione tormentato dai risultati, una delle sorprese più grandi è la scoperta del talento dell’attaccante brasiliano. Arrivato a parametro zero dal Corinthians, il classe 2003 ha subito messo in mostra le proprie capacità attirando anche l’attenzioni di grandi club.
Finora sono 15 le presenze in Serie A con 3 gol e 4 assist all’attivo, che stanno incidendo particolarmente sul rendimento dell’Hellas Verona. Inizialmente Zanetti aveva optato per schierarlo in coppia con Gift Orban, tuttavia ultimi match, specialmente contro Atalanta e Fiorentina, hanno evidenziato come la coppia d’attacco funzioni meglio con Mosquera insieme a uno dei due nuovi arrivati.
Con questo nuovo schieramento sono arrivati infatti 5 gol in due partite, entrambe vinte, a dimostrazione di quanto l’apporto di Giovane diventi più incisivo con una punta di peso al suo fianco.
In quel di San Siro tornerà a disposizione, in seguito alla distorsione alla caviglia rimediata durante il primo tempo del Franchi, con tifosi e staff che non vedono l’ora di rivederlo in azione.

fans verona during Hellas Verona vs US Lecce, italian Serie A soccer match in Verona, January 26 2020 – LPS/Alessio Tarpini
Serie A
Parma, operazione per Ndiaye: il comunicato del club
Il Parma ha comunicato nella giornata di oggi che Abdoulaye Ndiaye si è sottoposto all’operazione per risolvere la pubalgia che lo stava attanagliando.
Buone notizie per il club crociato che è venuto a conoscenza dell’esito dell’operazione per il difensore arrivato nell’ultima sessione di calciomercato dal Troyes.
Parma, il comunicato sulle condizioni di Ndiaye
Di seguito il comunicato del club crociato:
Parma Calcio 1913 comunica che, nella giornata di oggi, il calciatore Abdoulaye Ndiaye è stato sottoposto ad un intervento chirurgico resosi necessario in seguito ad un consulto specialistico in merito alla diagnosi di pubalgia.
L’intervento – perfettamente riuscito – è stato eseguito a Londra, presso il Wellington Hospital, ed è stato eseguito dal Dottor Ernest Schilders alla presenza dello staff sanitario del Club.
Abdoulaye Ndiaye inizierà nei prossimi giorni l’iter riabilitativo necessario volto alla ripresa dell’attività agonistica.
In gialloblu ha collezionato 7 presenze, senza contribuire attivamente alla fase realizzativa, conquistando fiducia da parte di Cuesta ma costretto a fermarsi dopo il principio di pubalgia.
L’ultima presenza risale al pareggio interno contro il Milan dell’8 novembre 2025. I tempi di recupero saranno quantificati in base all’evoluzione del percorso post-operatorio, in ogni caso il ritorno in campo non è previsto per il mese di gennaio.

MATIAS SOULE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Laurienté, dal no al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo davanti a una scelta decisiva
Laurienté, dal mancato trasferimento al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo valuta se cedere ora o rischiare di perderlo a zero.
Ad un passo dalla Premier League lo scorso gennaio, alla fine Laurienté, dopo aver conquistato la promozione in Serie A e aggiudicandosi il premio di capocannoniere, ha deciso di rimanere in Emilia, pronto a prendere parte, dopo un anno di battuta d’arresto, al nuovo campionato di Serie A.
Tuttavia, rimane un piccolo scheletro nell’armadio, legato proprio al momento in cui il francese era molto vicino a cedere alle avance del Sunderland, club anch’esso neopromosso e pronto a investire 25 milioni di euro per il suo cartellino. Il giocatore si era detto assolutamente d’accordo, tanto da recarsi addirittura in Portogallo per chiudere l’affare.
Ad un tratto, però, emerge una clausola particolare nel contratto, che gli avrebbe impedito di liberarsi a una cifra prefissata in caso di retrocessione. Un fattore che, nonostante l’ottimo momento vissuto oggi dal club inglese, arrivato persino a sognare un ritorno in Europa, ha fatto tornare sui suoi passi il numero 45 neroverde, che ha così deciso di interrompere il trasferimento.
Sassuolo, cosa fare ora con Laurienté
Ora però lo scenario sembra essere nuovamente cambiato, con il giocatore che deve fare i conti anche con la concorrenza dell’ex Como Fadera, spesso impiegato al suo posto da mister Grosso. Un dettaglio tutt’altro che marginale, che potrebbe indicare come il Sassuolo sia rimasto spiazzato dall’andamento della trattativa, avendo già pensato a un possibile sostituto e trovandosi ora con due pedine valide per un solo ruolo.
Come se non bastasse, a complicare ulteriormente il quadro c’è anche la situazione contrattuale di Laurienté, prossimo alla scadenza.
Dirigenza e giocatore sembrano concordi nel non prolungare il rapporto, un elemento che fissa inevitabilmente una deadline importante per il futuro del francese. Salvo inaspettati stravolgimenti, Laurienté non rinnoverà il suo contratto, mettendo di fatto il Sassuolo davanti a una scelta cruciale: cedere subito, cercando di garantirsi un ritorno economico, seppur inferiore rispetto all’estate, oppure trattenere il giocatore, godendosi ancora le sue prestazioni, con la consapevolezza di rinunciare a fondi importanti. La palla ora è in mano al Sassuolo.

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