Serie A
Allegri: conferenza stampa di vigilia
Allegri: conferenza stampa di vigilia
Dopo la vittoria nel derby contro il Torino, nel pre-sosta delle Nazionali, la Juventus si appresta (domani sera alle h. 20:45) a far visita al Milan di Stefano Pioli.
Così il tecnico bianconero nella conferenza stampa di vigilia:

CHE TIPO DI PARTITA SARA’? “Una bella partita sicuramente, stimolante, é sempre Milan – Juve. In questo momento é la prima contro la terza della classe, sappiamo delle difficoltà della partita. Giocare a San Siro é bello ma molto difficile”.
SUL CASO SCOMMESSE: “Caso scommesse? Su questo posso esprimermi solo su Nicolò Fagioli, senza mancare di rispetto agli altri due che non fanno parte della Juventus. Su Nicolò é stato detto tutto e sono d’accordo con quando detto dal Club. Per il ragazzo inizia un percorso che lo porterà a fine Maggio a tornare in campo. Questi mesi servono a lui per mantenere la condizione atletica e per impegnarsi nel sociale. Ho parlato con il ragazzo perché era giusto farlo ed é consapevole che la società, lo staff tecnico ed i giocatori é intorno a lui. Lo aspettiamo a braccia aperte”.
LE PAROLE DI MAROTTA? “Marotta ha detto che siamo i favoriti per lo Scudetto? E’ normale che lo dica. Il nostro obiettivo é fare più punti possibili per essere tra la prime quattro a fine Maggio. Godiamoci la sfida di domani, poi vedremo di cosa saremo stati capaci di fare”.
SU VLAHOVIC E CHIESA: ” Vlahovic é tutta la settimana che si allena con la squadra e diaciamo che sta bene. Chiesa? Ieri ha fatto un mezzo allenamento, oggi decideremo se convocarlo o no e se lui é sereno per essere a disposizione”.
WEAH TITOLARE? “Indipendentemente dalla squalifica di Hernandez, Timo sta crescendo. Dopo la tournéè americana ha avuto un momento down ma ora sta trovando il suo equilibrio. Ciò é normale perché arriva da un altro campionato ed ha bisogno di capire: ora sta molto bene”.
SU SE STESSO: “Mi sento diverso dagli altri allenatori? Non posso dirlo. Diverso lo sono perché diversi lo siamo tutti. Per quanto riguarda le vicissitudini successe in questo anno, sono state vissute tutte come un’opportunità di crescita. Quando capitano cose così bisogno trovare subito una soluzione”.
ANALOGIE CON LA STAGIONE PASSATA? “I pericoli nel calcio ci sono sempre, devi vincere le partite e farlo non é mai semplice. Abbiamo fatto 17 punti e ne mancano ancora tanti per entrare nelle prime quatto posizioni. Dobbiamo restare sereni e concentrati”.
SULLA CORSIA DI SINISTRA: “Devo ancora scegliere tra Cambiaso e Kostic, anche Iling Junior é rientrato e sta bene. In questo momento possono dividersi la partita in due”.
ANCORA SU CHIESA: “La serenità di Federico? Devo capire solo se é sereno nel post-infortunio che ha avuto. E’ andato via dalla Nazionale e non ha potuto giocare. Ha fatto un mezzo allenamento, speriamo di averlo a disposizione perché domani é una partita importante ed i cambi faranno la differenza”.
CURIOSITA’ SULLA SFIDA DI DOMANI: ” Curiosità principale in uno scontro diretto? Vedere che partita faremo domani sera in uno stadio stracolmo con 80 mila spettatori. Il Milan é una delle favorite allo Scudetto con Inter e Napoli”.
SULL’ASSENZA DI DANILO: ” Abbiamo Rugani e Huijsen, non dovremo cambiare niente. L’importante é avere l’approccio giusto. Fascia di Capitano? Sul braccio di Rabiot”.
POSSIBILE VEDERE MILIK E KEAN DAL 1′? “Arek e Moise stanno bene e sono contento che quest’ultimo stia crescendo anche sotto il punto di vista mentale. Oggi abbiamo l’ultimo allenamento e poi deciderò: spero di azzeccare la formazione”.
RUGANI POSSIBILE A SINISTRA? “Daniele in questo momento può giocare sia in mezzo che a destra e a sinistra. E’ un giocatore affidabile e lo é sempre stato: oggi ancora di più”.
SULLA SITUAZIONE MEZZALA: ” McKennie tornerà a fare di più la mezzala o se penso a soluzioni alternative come Iling Junior e Yildiz? Kenan é più una seconda punta e difficilmente potrà fare la mezzala. Ci cono varie soluzioni, Samuel e Weston possono fare le mezzali, magari in avanti torneremo a giocare a due. Viste le assenze di Pogba e Fagioli, da ieri si é aggregato, e sarà sempre con noi Nonge Boende: ragazzo del 2005 molto molto bravo”.
Terminata la conferenza stampa di Massimiliano Allegri, la Juventus é pronta a partire alla volta di Milano nel tardo pomeriggio di oggi.
Serie A
Fiorentina, la Curva Fiesole attacca tutti | Il durissimo comunicato
Fiorentina, l’ambiente della tifoseria viola è sempre più caldo: oggi ci sarà un parziale sciopero del tifo, ma è arrivato un comunicato durissimo della Curva Fiesole.
Dopo la presa di posizione dei giorni scors dell’ACCVC, associazione centro coordinamento viola club, contro la società, è arrivata un altro comunicato della Curva Fiesole, la parte pulsante del cuore del tifo viola. Nel mirino il patron Commisso, la dirigenza viola, con l’ex ds Pradè primo obiettivo, e i giocatori.
Questo il testo:
“Abbiamo provato tutto: il sostegno incondizionato, la via diplomatica, i suggerimenti. Abbiamo provato a pungolare l’orgoglio. Non è cambiato nulla. Oggi ci sono tutte le condizioni per andare in serie B, tranne una: NOI. Se c’è qualcuno che ha deciso di non mollare, questi sono solo i tifosi.
Ci troviamo davanti ad un gruppo squadra imbarazzante, fatto di tanti piccoli uomini, senza palle e senza spina dorsale. Scelti dal più uomo di mxxx che questa società abbia visto: Daniele Pradè al quale si vocifera ancora piaccia frequentare gli uffici del Viola Park. Vero Alessandro Ferrari? Questa è serietà? Questo è coraggio?
Tante belle parole, tante false promesse. Ti sei ritrovato a guidare una società come la Fiorentina pur non avendo le competenze. Non è colpa tua, ma adesso fai un passo indietro. Per il nostro bene.
Il comparto tecnico affidato a Goretti, catapultato in questo vortice, è lo specchio perfetto delle vostre ambizioni: LA SERIE B.
Ma il più grande colpevole di questo scempio ha un nome e un cognome: Rocco Commisso, il presidente fantasma.
Ci abbiamo provato in tutti i modi ad avvisarla, per il bene della Fiorentina, per evitare di ritrovarci in questa situazione. Ma chi è causa del suo male pianga se stesso. Ci ha abbandonato nel momento del bisogno: questa è l’unica verità.
All’arrivo di questa proprietà un’intera città si è illusa. Abbiamo cercato di preservare quell’illusione il più a lungo possibile, sperando che dopo lo scempio Della Valle qualcosa potesse davvero cambiare. Purtroppo è evidente che non sia così.
Sono due anni che cerchiamo di spiegare cosa non va, cosa dovrebbe cambiare, come poter rilanciare. Sono anni che chi vive questa maglia ogni giorno vede gli errori, le bugie, le prese per il culo. Abbiamo dato fiducia, abbiamo sbagliato.
Ma chi non prende un volo nemmeno per guardare in faccia il disastro che ha creato, evidentemente questo non lo capirà mai.
Sta male? Si affidi a gente competente e preparata, non a questa manica di incapaci che continua ostinatamente a difendere.
Non si fida di nessuno? Allora si levi dai coglioni. Venda. E ci risparmi di fare la fine della sua ultima società sportiva.
Sia ben chiaro a tutti: abbiamo temporeggiato in questi ultimi tempi per paura di danneggiare la nostra amata maglia, ma non permetteremo a questa indegna società di distruggere ogni nostro sogno.
Permalosità. Presuntuosità. Incapacità di ascoltare. Onnipotenza. Arroganza. Autoreferenzialità. Ecco dove ci avete portato.
Presidente, se le è rimasta una briciola di dignità: metta UOMINI DI CALCIO in società, faccia fare scelte vere e coraggiose, salvi Firenze da un’umiliazione storica nell’anno del centenario. Non siamo un gioco, né un simpatico investimento imprenditoriale.
Dopo sette anni, se non è chiaro, glielo ribadiamo.
Ultimo monito per l’allenatore che ci siamo ritrovati, altra grande scelta della società, e per questo gruppo squadra di bambocci viziati: a gennaio c’è il mercato. Avete paura? FUORI DAI COGLIONI. Non volete lottare? FUORI DAI COGLIONI.
Patti chiari: o rimanete e uscite da questa situazione, oppure affonderete a modo nostro insieme a noi”.
Serie A
Genoa, tabù da sfatare con l’Atalanta: i precedenti in casa
Il Genoa chiuderà questa sera la prima parte della 16° giornata, che terminerà solo a gennaio, contro l’Atalanta di Palladino. C’è un tabù da sfatare.
Per il Grifone c’è da tornare a fare punti dopo la sconfitta con l’Inter e l’occasione di provare a sfruttare nuovamente il fattore Ferraris contro la Dea aggiunge coraggio alla squadra.
Genoa, il Grifone contro la Dea: De Rossi ha una missione
L’incontro tra rossoblu e nerazzurri promette spettacolo viste le premesse delle ultime settimane, nonché la crescita di entrambe le squadre dal punto di vista dei risultati. Tutte e due arrivano da un cambio in panchina, De Rossi per Vieira e Palladino per Juric, in quanto l’inizio di stagione non ha soddisfatto le rispettive società.
I precedenti sorridono particolarmente all’Atalanta che in Liguria ha quasi sempre portato via punti negli ultimi 15 anni. Infatti, negli ultimi 13 confronti il Genoa ha vinto solo 1 volta, il 22 dicembre 2018 quando un’autorete di Toloi, Lazovic e Piatek calarono il tris contro gli uomini di Gasperini.
Il bilancio tuttavia volge ancora a favore dei padroni di casa che hanno trionfato 24 volte contro le 13 volte della Dea, 14 invece i pareggi in quel di Genova. Il trend degli ultimi anni dimostra quanto sia cresciuta l’Atalanta grazie al Gasp ma De Rossi intende provare a sfatare questo tabù e tornare a vincere questo incontro.

NORTON-CUFFY ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Pisa, il treno salvezza passa una volta sola: con il Cagliari serve risultato
Il Pisa al momento è al penultimo posto in classifica a quota 10 punti. Domani sarà ospite sul campo del Cagliari e non può permettersi di sbagliare la gara.
Alberto Gilardino deve al più presto correre ai ripari. La squadra fin qui ha dimostrato anche tante cose positive, come una buona solidità difensiva abbinata da una grande determinazione, ma la classifica parla chiaro: penultimo posto con soli 10 punti conquistati.
L’attacco si è dimostrato troppo poco produttivo, con 10 gol fatti in 15 partite. A questo dato poco rassicurante si aggiunge l’assenza di Nzola, impegnato con l’Angola in Coppa d’Africa, ma che avrebbe comunque saltato alcune partite per il rosso rimediato nel finale con il Parma.
L’ex Fiorentina è l’attuale capocannoniere della squadra con 3 gol segnati e sicuramente la sua assenza rappresenta una perdita importante. Gilardino sta pensando di affiancare Moreo a Meister per queste partite, con l’alternativa che è rappresentata da Tramoni con caratteristiche totalmente diverse o dal giovane figlio d’arte, Louis Buffon.
L’obiettivo del tecnico è quello di trovare il miglior abbinamento per ritrovare un gol che manca ormai da 4 partite.

M’Bala Nzola ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Pisa, contro il Cagliari serve un risultato
Domani alle 12:30 il Pisa sarà ospite all’Unipol Domus. Nelle ultime 2 gare i nerazzurri hanno collezionato due sconfitte contro due dirette concorrenti come Parma e Lecce. La squadra toscana non può permettersi un altro passo falso in uno scontro diretto, o rischierebbe di farsi affondare in classifica.
Dall’altra parte arriva il Cagliari, una squadra solida e talentuosa allo stesso tempo, che ha preso fiducia e consapevolezza grazie alle buone prestazioni dell’ultimo periodo fatte contro le grandi del campionato.
I sardi hanno una posizione di classifica più tranquilla e vogliono vincere per distaccarsi sempre di più dalla zona rossa. Al contrario il Pisa ha la necessità di risalire e una sconfitta nel match contro i rossoblu, potrebbe voler significare molto.
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