Serie A
A chi lo scudetto se ci fosse lo stop definitivo?
Bisogna essere chiari: il fatto che il campionato venga sospeso e poi annullato è una possibilità che si fa sempre più concreta. Domani martedì 10 marzo ci sarà il Consiglio Federale straordinario per capire cosa meglio fare di fronte l’emergenza Covid 19. Un Sistema Calcio già in difficoltà a decidere per sè stesso, prova ne sono le continue polemiche dei giorni scorsi, che non è neanche aiutato dall’Autorità Governativa. Il Ministro con delega allo Sport Spadafora, nella notte di domenica 8 marzo, ha firmato insieme al Governo di cui è membro un Decreto in cui si stabiliva che, fatte salve tutte le disposizioni e le prevenzioni, le partite di calcio dei professionisti potevano essere giocate a porte chiuse fino al 3 aprile, poi verso le 12, poco prima che iniziasse Parma-SPAL aveva di fatto richiesta la sospensione del campionato. Ricordiamo che i giocatori sono comunque monitorati più volte al giorno e quando giocano sono, dal punto di vista del Covid 19, perfettamente sani.
Quali scenari?
- Il primo scenario è quello di sospendere il campionato fino al 3 aprile almeno, data di scadenza del Decreto in vigore. Questo comporterebbe un intasamento di date successive, che necessiterebbero dello slittamento anche dei prossimi Campionati Europei. Richiesta che la FGCI farà all’Uefa, uno slittaemento che può essere di giorni ma anche di stagione, prossimo autunno, o di anno, un Europeo da svolgersi nel 2021.
- Se l’Uefa accogliesse la richiesta, ne conseguirebbe anche la sospensione delle altre competizioni europee per club.
Chi vincerebbe lo scudetto?
La domanda è lecita: a chi sarebbe assegnato lo scudetto nel caso non ci fosse la sospensione ma il definitivo stop? La risposta al momento non è chiara perché nella storia della Serie A non è mai accaduto, e questo sarà oggetto di valutazione nel Consiglio Federale. Le ipotesi sono due:
- Lo scudetto non viene assegnato;
- Lo scudetto viene assegnato alla squadra che a parità di partite ha ottenuto più punti.
Nella malaugurata situazione ciò accada molto probabile si valuti la prima opzione: lo scudetto non sarebbe assegnato e in base alla classifica utile con i punteggi a parità di incontri si assegnerebbero i posti per le competizioni europee. Non ci sarebbero retrocessioni, una classifica congelata.
Ecco che però ci potrebbero essere le giuste richieste dalla Serie B, il Benevento rischierebbe di veder svanita la straordinata cavalcata, +17 sulla seconda, che lo sta portando in A. Da qui discende l’ipotesi di una Serie A 2020/21 a 22 squadre con Benevento e Crotone in A e niente play off.
Serie A
Hellas Verona, a Milano con un Giovane in più
L’Hellas Verona tornerà in campo solamente il 28 dicembre in casa del Milan, la sosta eccezionale permetterà agli infortunati di recuperare al massimo.
Nello specifico Giovane che, stando a quanto riportato, dovrebbe essere della partita nonostante l’uscita dal campo forzata contro la Fiorentina.
Hellas Verona, l’importanza di Giovane e il dualismo con Orban
In questo inizio di stagione tormentato dai risultati, una delle sorprese più grandi è la scoperta del talento dell’attaccante brasiliano. Arrivato a parametro zero dal Corinthians, il classe 2003 ha subito messo in mostra le proprie capacità attirando anche l’attenzioni di grandi club.
Finora sono 15 le presenze in Serie A con 3 gol e 4 assist all’attivo, che stanno incidendo particolarmente sul rendimento dell’Hellas Verona. Inizialmente Zanetti aveva optato per schierarlo in coppia con Gift Orban, tuttavia ultimi match, specialmente contro Atalanta e Fiorentina, hanno evidenziato come la coppia d’attacco funzioni meglio con Mosquera insieme a uno dei due nuovi arrivati.
Con questo nuovo schieramento sono arrivati infatti 5 gol in due partite, entrambe vinte, a dimostrazione di quanto l’apporto di Giovane diventi più incisivo con una punta di peso al suo fianco.
In quel di San Siro tornerà a disposizione, in seguito alla distorsione alla caviglia rimediata durante il primo tempo del Franchi, con tifosi e staff che non vedono l’ora di rivederlo in azione.

fans verona during Hellas Verona vs US Lecce, italian Serie A soccer match in Verona, January 26 2020 – LPS/Alessio Tarpini
Serie A
Parma, operazione per Ndiaye: il comunicato del club
Il Parma ha comunicato nella giornata di oggi che Abdoulaye Ndiaye si è sottoposto all’operazione per risolvere la pubalgia che lo stava attanagliando.
Buone notizie per il club crociato che è venuto a conoscenza dell’esito dell’operazione per il difensore arrivato nell’ultima sessione di calciomercato dal Troyes.
Parma, il comunicato sulle condizioni di Ndiaye
Di seguito il comunicato del club crociato:
Parma Calcio 1913 comunica che, nella giornata di oggi, il calciatore Abdoulaye Ndiaye è stato sottoposto ad un intervento chirurgico resosi necessario in seguito ad un consulto specialistico in merito alla diagnosi di pubalgia.
L’intervento – perfettamente riuscito – è stato eseguito a Londra, presso il Wellington Hospital, ed è stato eseguito dal Dottor Ernest Schilders alla presenza dello staff sanitario del Club.
Abdoulaye Ndiaye inizierà nei prossimi giorni l’iter riabilitativo necessario volto alla ripresa dell’attività agonistica.
In gialloblu ha collezionato 7 presenze, senza contribuire attivamente alla fase realizzativa, conquistando fiducia da parte di Cuesta ma costretto a fermarsi dopo il principio di pubalgia.
L’ultima presenza risale al pareggio interno contro il Milan dell’8 novembre 2025. I tempi di recupero saranno quantificati in base all’evoluzione del percorso post-operatorio, in ogni caso il ritorno in campo non è previsto per il mese di gennaio.

MATIAS SOULE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Laurienté, dal no al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo davanti a una scelta decisiva
Laurienté, dal mancato trasferimento al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo valuta se cedere ora o rischiare di perderlo a zero.
Ad un passo dalla Premier League lo scorso gennaio, alla fine Laurienté, dopo aver conquistato la promozione in Serie A e aggiudicandosi il premio di capocannoniere, ha deciso di rimanere in Emilia, pronto a prendere parte, dopo un anno di battuta d’arresto, al nuovo campionato di Serie A.
Tuttavia, rimane un piccolo scheletro nell’armadio, legato proprio al momento in cui il francese era molto vicino a cedere alle avance del Sunderland, club anch’esso neopromosso e pronto a investire 25 milioni di euro per il suo cartellino. Il giocatore si era detto assolutamente d’accordo, tanto da recarsi addirittura in Portogallo per chiudere l’affare.
Ad un tratto, però, emerge una clausola particolare nel contratto, che gli avrebbe impedito di liberarsi a una cifra prefissata in caso di retrocessione. Un fattore che, nonostante l’ottimo momento vissuto oggi dal club inglese, arrivato persino a sognare un ritorno in Europa, ha fatto tornare sui suoi passi il numero 45 neroverde, che ha così deciso di interrompere il trasferimento.
Sassuolo, cosa fare ora con Laurienté
Ora però lo scenario sembra essere nuovamente cambiato, con il giocatore che deve fare i conti anche con la concorrenza dell’ex Como Fadera, spesso impiegato al suo posto da mister Grosso. Un dettaglio tutt’altro che marginale, che potrebbe indicare come il Sassuolo sia rimasto spiazzato dall’andamento della trattativa, avendo già pensato a un possibile sostituto e trovandosi ora con due pedine valide per un solo ruolo.
Come se non bastasse, a complicare ulteriormente il quadro c’è anche la situazione contrattuale di Laurienté, prossimo alla scadenza.
Dirigenza e giocatore sembrano concordi nel non prolungare il rapporto, un elemento che fissa inevitabilmente una deadline importante per il futuro del francese. Salvo inaspettati stravolgimenti, Laurienté non rinnoverà il suo contratto, mettendo di fatto il Sassuolo davanti a una scelta cruciale: cedere subito, cercando di garantirsi un ritorno economico, seppur inferiore rispetto all’estate, oppure trattenere il giocatore, godendosi ancora le sue prestazioni, con la consapevolezza di rinunciare a fondi importanti. La palla ora è in mano al Sassuolo.

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