Esteri
Chelsea, ampia rosa di scelte per la nuova proprietà
Dopo la bufera che si è abbattuta su Abramovich, il magnate russo sta vendendo il suo Chelsea. Scopriamo chi sono i potenziali acquirenti.
Indice
Il Chelsea di Abramovich
In passato, il club inglese ha avuto una storia travagliata, fatta di alti e bassi.
Fondato nel 1905 in un pub, ha raggiunto il vero successo solo sessant’anni dopo, vincendo la League Cup (1964-’65) e la Coppa delle Coppe (1970-’71), che è stato il suo primo trofeo internazionale.
Tra gli anni Settanta e Ottanta la squadra ha vissuto un tracollo finanziario che l’ha quasi condotta al fallimento, riuscendo a riprendersi solo all’inizio degli anni Novanta, con l’acquisto da parte dell’imprenditore Ken Bates.
A inizio Duemila la squadra è infine approdata alla nuova proprietà di Roman Abramovic, che l’ha acquisita nel 2003.
La corsa all’acquisto del Chelsea
Tra i contendenti per aggiudicarsi la proprietà del Chelsea ci sarebbero quattro consorzi.
Ci sono il gruppo di Martin Broughton, potente uomo d’affari britannico proprietario fra gli altri del Gruppo International Airlines, coadiuvato da Sebastian Coe, che è presidente della World Athletics;
l’immobiliarista britannico Nick Candy, che ha messo sul tavolo una proposta di acquisto superiore ai 2,2 miliardi di euro;
la società d’investimenti londinese Centricus, disposta a offrire più di 3,9 miliardi di dollari;
la famiglia Ricketts, il cui esponente Thomas Ricketts è presidente dei Chicago Cubs (valore stimato: 3,36 miliardi di dollari) e appassionato di squadre di calcio: nel 2018 aveva espresso interesse per l’acquisto del Milan.
La famiglia Ricketts può vantare un patrimonio di 5 miliardi di dollari e, secondo Forbes, sarebbe la favorita;
la cordata di cui fanno parte il milionario svizzero Hansjorg Wyss (di cui vi avevamo anticipato l’interesse) e il co-proprietario dei Los Angeles Dodgers Todd Boehly. Il solo Wyss può attingere a un patrimonio di 5,1 miliardi di dollari.
La selezione del Raine Group
L’iter delle offerte di acquisto del Chelsea passa attraverso la verifica delle offerte da parte del Raine Group, l’istituto bancario che è stato incaricato di seguire il passaggio di proprietà.
Dopo aver ristretto la rosa dei candidati, l’istituto provvederà a proporre uno o più potenziali acquirenti al governo inglese, che in seguito provvederà a rilasciare una licenza per perfezionare il processo di compravendita.
La condizione necessaria per la vendita del Chelsea
Qual è la condizione necessaria per la conclusione della vendita della squadra? La impone il governo inglese: bisognerà fornire le prove del fatto che Abramovic non tragga alcun beneficio economico dalla cessione del club.
Abramovich ha giocato d’anticipo, dichiarando che avrebbe destinato i suoi proventi netti alle vittime della guerra in Ucraina, provvedendo a creare una fondazione benefica.
In questo modo cerca di recuperare credibilità, reo di essere amico intimo di Vladimir Putin.
Premier League
Manchester United, anche O’Neil per il post-ten Hag
Il Manchester United continua la sua ricerca dell’allenatore del prossimo anno. L’ultimo nome in lista è quello di O’Neil.
Manchester United, spunta O’Neil
I rumors d’oltremanica continuano a ribadire l’insoddisfazione del neo-proprietario Jim Ratcliffe nei confronti di ten Hag e della sua gestione tecnica. Motivo per il quale, le voci che vorrebbero un ribaltone in panchina a fine anno si fanno sempre più insistenti.
Tanti i nomi finiti sul taccuino dei Red Devils. L’ultimo, in ordine di tempo, porta a Gary O’Neil: attuale tecnico del Wolverhampton. L’ex-allenatore del Bournemouth sta raccogliendo consensi a tutte le latitudini, grazie all’ottima stagione che la sua squadra sta disputando nonostante il pesante fardello del Financial Fair Play.
I Wolves sono attualmente noni in classifica, ma hanno “solo” sei punti di ritardo rispetto al Manchester United. Il tecnico inglese ha indirettamente perorato la sua causa proprio nelle due partite che i Lupi dell’East Midlands hanno giocato contro i Diavoli Rossi. Entrambe vinte di misura da quest’ultimi, ma in entrambe le occasioni la squadra di O’Neil non ha affatto sfigurato.
Esteri
Richarlison: la depressione post Mondiale
L’attaccante del Brasile e del Tottenham, Richarlison ha rivelato di aver sofferto di depressione dopo il Mondiale.
Un momento buio e tanti pensieri tristi: Richarlison ha rivelato di aver sofferto di depressione dopo i Mondiali disputati nel 2022 con il suo Brasile in Qatar e vinti dall’Argentina.
L’eliminazione ai Quarti di Finale ha fatto sprofondare il numero 9 della Seleçao in una profonda crisi, superata solamente grazie alla terapia e all’ausilio della psicologia.
Richarlison si è raccontato ai microfoni di ‘ESPN‘, svelando alcuni retroscena come il rapporto col padre e la voglia di arrendersi.
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Le lacrime
Richarlison ha svelato di aver vissuto un momento molto complicato:
“Prima di andare ad allenarmi, volevo tornare a casa, nella mia stanza. Non so perché. Ho anche detto a mio padre che mi sarei arreso. Parlare così è triste ma ho anche scoperto cose qui a casa da persone che vivevano con me da sette anni. Andare da mio padre e dirgli che avrei lasciato tutto è pazzesco perché lui ha inseguito questo sogno con me”.
La possibilità di arrendersi
Richarlison ha raccontato la sua reazione dopo l’eliminazione del Brasile ai Mondiali in Qatar:
“Ero al mio apice, mentalmente forte, eppure dopo ho raggiunto il limite. Non ho pensato a uccidermi, ma ad arrendermi sì“.
Psicologia e terapia
Nell’intervista, il brasiliano certifica che:
“La terapia mi ha salvato la vita. Cercavo solo cose brutte, anche su Google. Prima avevo questo pregiudizio sugli psicologi pensando che chi voleva andarci fosse pazzo. Non è così: è la scoperta migliore che abbia mai fatto”.
Liga
Real Madrid, rinnovo dell’ultimo minuto: resta fino al 2025
Real Madrid, è delle ultime ore la notizia di un rinnovo importante al club spagnolo: ecco chi resterà almeno fino al 2025.
Al Real Madrid sta vivendo una stagione positiva: 1 gol e 7 assist in 38 partite per lui. Dal suo ritorno sulla panchina della Nazionale, ben due vittorie di fila per la Germania.
Stiamo parlando del 34enne Toni Kroos, che stando alle ultime notizie continuerà il suo percorso professionale con il Real Madrid, che gli ha avrebbe appena rinnovato il contratto fino al 2025, stando all’indiscrezione di Fabrizio Romano su twitter.
Ex Bayern Monaco ed ex Bayer Leverkusen, il centrocampista era nella lista desideri della Juventus per arricchire la rosa.
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