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Und1c1, il nuovo gioco sul calcio disponibile su Kickstarter
Domani su Kickstarter si aprirà la campagna di raccolta fondi per distribuire Und1c1, un nuovo gioco da tavolo made in Italy per tutti gli amanti del calcio.
Indice
Un progetto made in Udine
Era il 2020 quando tre ragazzi di Udine decidevano di realizzare un nuovo gioco da tavolo che incontrasse la passione del calcio: da qui l’ideazione di Und1c1.
Le caratteristiche del gioco
Grazie a un appassionato blogger che ne scrisse una recensione in anteprima e grazie alla Gazzetta dello Sport, conosciamo molte delle caratteristiche del gioco.
Und1c1 è stato studiato per 2 giocatori ed è giocabile anche da chi conosce poco o nulla di calcio. Dura circa un’ora ed è adatto a tutti i giocatori sopra gli 11 anni, come da indicazioni degli ideatori.
Il tabellone è stato realizzato in neoprene arrotolabile suddiviso in 224 “box” uguali, e si gioca ovviamente con 11 giocatori (sapete perché il calcio si gioca con 11 giocatori? Trovate la risposta qui).
In un box, ovvero in una casella, può sostare un unico giocatore alla volta.
Nei box della zona di attacco ci sono dei numeri, contrassegnati da un più o da un meno, che decretano bonus o penalità, in base all’azione. Questi sono legati anche alle caratteristiche dei singoli giocatori e alle carte che vengono pescate.
La versione base del gioco che sarà disponibile su Kickstarter include solo 2 squadre, una bianca e una nera, ma sarà possibile acquistare alcune espansioni che porteranno il numero di squadre potenziali a 12.
Si gioca come un tradizionale gioco da tavolo, con carte e dadi: due mazzi da 20 carte e dadi che permettono di decretare chi compie l’azione vincente, di attacco o di difesa, in base ai numeri ottenuti nel lancio.
Un po’ Subbuteo, un po’ Risiko.
Chi si fosse incuriosito, può consultare le regole del gioco direttamente qui (il manuale è in inglese).
La campagna di Und1c1 su Kickstarter
A partire dalle 14 di domani, il gioco da tavolo sarà disponibile e sostenibile su Kickstarter, sia in italiano che in inglese.
A chi si registra in anteprima sul sito di Und1c1 verrà riservato il 40% di sconto.
Che vinca il migliore. O, più semplicemente, il più fortunato a tirare i dadi.
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Fiorentina, Italiano può restare
Un tema attuale in casa Fiorentina è quello della panchina, ancora da definire la situazione di Vincenzo Italiano ma una sua permanenza è possibile.
Fiorentina: l’imminente arrivo in Italia di Commisso servirà a delineare anche il futuro della panchina viola
Si è parlato tanto in queste settimane di cosa succederà sulla panchina della Fiorentina in vista della prossima stagione, questo è infatti uno dei nodi principali da sciogliere per delineare le strategie future.
Se per diversi giorni Vincenzo Italiano sembrava ormai promesso sposo del Napoli come successore di Calzona, adesso la situazione nasconde nuovi risvolti e potrebbero non mancare le possibilità di permanenza in viola dell’attuale tecnico.
L’eventuale permanenza potrebbe dipendere innanzitutto dall’accesso o meno della Fiorentina alla prossima Europa League, che in termini puramente contrattuali farebbe scattare in automatico il rinnovo fino al 2025 di Italiano: ciò potrebbe avvenire anche mediante vittoria della Conference League.
Il trofeo europeo è alla portata della squadra toscana, finalista nella passata edizione e quindi non è da escludere l’avverarsi di uno scenario simile.
Altro fattore favorevole ad un’eventuale prolungamento, sarebbe l’assenza reali di offerte arrivate per il tecnico viola che al netto degli interessamenti (nulla di più, ndr) registrati da parte di Napoli, Bologna e Torino ad oggi non ha avuto contatti concreti con nessuna delle suddette società.
Probabilmente sarà necessario ancora del tempo per avere un quadro più nitido ma l’arrivo imminente in Italia del patron Commisso e il delinearsi delle situazioni sulle altre panchine, saranno fattori cruciali da qui al termine della stagione per capire il futuro di Vincenzo Italiano.
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Roma e Q8 insieme per pulire Ostia: l’iniziativa del club giallorosso
I dipendenti della Roma e di Q8 insieme a Romanatura hanno svolto un’attività di retake del litorale di Ostia. Ecco i dettagli dell’iniziativa.
La Roma, attraverso il proprio sito ufficiale, ha annunciato l’iniziativa di retake del litorale di Ostia, avviata nella giornata di ieri 29 aprile, assieme a Q8 e a Romanatura. A partecipare i dipendenti del club giallorosso, i quali hanno fatto squadra con quelli della società petrolifera, Proud Partner della AS Roma.
Roma, l’iniziativa con Q8
“Il 29 aprile si è svolta una nuova attività di retake del litorale di Ostia con il coordinamento di RomaNatura. Questa volta, i dipendenti del Club hanno fatto squadra con quelli di Q8, Proud Partner di AS Roma.
L’iniziativa congiunta ha avuto luogo nei pressi del porto turistico, su Lungomare Duca d’Aosta, coprendo l’area che va dalla Spiaggia Grigia alla Spiaggia Rossa.
Muniti di guanti, sacchi, rastrelli e pinze speciali, i volontari di AS Roma e Q8 hanno dedicato alcune ore della propria giornata di lavoro a contribuire a preservare il decoro di uno dei tratti di litorale del mare di Roma più popolari e frequentati. Una piena condivisione di valori e di impegno sociale che rafforza la collaborazione tra le due aziende e ribadisce l’inscindibile legame del Club con la sua comunità.
Questa giornata fa seguito all’attività di retake già svolta dai dipendenti dell’AS Roma nel mese di ottobre 2023 sulla Spiaggia Blu di Ostia e si aggiunge alle numerose iniziative a tutela dell’ambiente realizzate con il coordinamento dell’Ente Regionale RomaNatura, sia nel Centro Sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria che sul resto del territorio”.
🤝 I dipendenti di #ASRoma e di Q8 fanno squadra con @EnteRomaNatura per pulire il litorale di Ostia 🏖️
📋 https://t.co/knMz7d556F pic.twitter.com/Zudng5BAys
— AS Roma (@OfficialASRoma) April 30, 2024
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Buffon rivela: “Ecco tutti i no per la Juventus: Barcellona, Atalanta e Roma…”
Il capo delegazione dell’Italia di Luciano Spalletti, Gianluigi Buffon, ha parlato a La Repubblica svelando diversi retroscena di mercato.
Gianluigi Buffon ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Repubblica rivelando alcuni retroscena di mercato dei tempi di quando lui era ancora un giocatore.
Di seguito le parole della leggenda della Nazionale Italiana:
“Nel 2001, dal Parma, avevo quasi fatto con la Roma. Era questione di dettagli. Poi anche col Barcellona. Alla fine però sono andato alla Juve. Poi nel 2005 c’è stata una grandissima società straniera che mi voleva, ma non l’ho presa in considerazione. Nel 2011 stavo di nuovo andando alla Roma: mi chiamò Montali, mi piaceva e con la Juve s’era rotto qualcosa. Poi però arrivò Conte e impose la mia presenza.
Quando dal Psg sono tornato alla Juve stavo per andare al Porto. Avevo già visto i voli, la città. E altre due volte sono stato vicinissimo all’Atalanta. La seconda avevo deciso. Ma alla Juve mi conoscono come le loro tasche. Fecero una riunione: c’eravamo io, Paratici, Pirlo. Che mi disse: Gigi, cavolo, è il primo anno che alleno, sono venuto sapendo che c’eri tu… Cosa potevo rispondergli?”.
Il calcio le è mai entrato in casa? Cosa ha dovuto spiegare ai figli?
“Le scelte. Tipo Parigi, tipo tornare alla Juve, tipo accettare di fare il secondo alla Juve per due anni, tipo andare in B per il Parma. Ai miei figli ho spiegato il motivo per cui le facevo, mi auguro che per loro sia un patrimonio a cui attingere qualcosa di buono”.
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