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UFFICIALE, Ange Postecoglu è il nuovo allenatore del Nottingham Forest
Dopo l’esonero di Nuno Espirito Santo, il Nottingham Forest ha annunciato in giornata la firma di Ange Postecoglu come nuovo allenatore.
Il Forest cambia e da inizio a un nuovo corso con l’arrivo dell’ex manager del Tottenham, rimasto libero dopo l’esonero nonostante la vittoria dell’Europa League.
Nottingham Forest, Ufficiale la firma di Postecoglu
Di seguito il comunicato del club inglese:
Il Nottingham Forest è lieto di confermare la nomina di Ange Postecoglou come nuovo allenatore della Prima Squadra.
Postecoglou vanta oltre 25 anni di esperienza in panchina e arriva sulle rive del Trent con un percorso caratterizzato da successi e trofei conquistati ai massimi livelli.
Dopo le stagioni di grande successo con i Brisbane Roar e con lo Yokohama F. Marinos, entrambe culminate con la vittoria del campionato, nel giugno 2021 è stato nominato allenatore del Celtic. A Glasgow ha vissuto un triennio vincente: al primo anno ha conquistato il “double” nazionale, mentre al secondo ha centrato il “treble”, risultato che gli è valso la candidatura al premio FIFA World Coach of the Year nel 2023.
Successivamente è approdato in Inghilterra sulla panchina del Tottenham Hotspur: al primo anno ha condotto gli Spurs al quinto posto, mentre nella stagione 2024/25 ha riportato un trofeo importante a Londra dopo 17 anni, vincendo l’Europa League e qualificando la squadra alla Champions League.
Il proprietario Evangelos Marinakis ha dichiarato a proposito della nomina di Postecoglou:
“Portiamo al Nottingham Forest un allenatore con un curriculum comprovato e costante nella conquista di trofei. La sua esperienza alla guida di squadre di alto livello, unita alla voglia di costruire qualcosa di speciale con noi, fa di lui la persona ideale per accompagnarci nel nostro percorso e realizzare con continuità le nostre ambizioni.
Dopo la promozione in Premier League e una crescita costante stagione dopo stagione che ci ha portato in Europa, ora dobbiamo compiere il passo giusto per competere con i migliori e puntare a vincere trofei. Ange ha le credenziali e il percorso per riuscirci, e siamo entusiasti di accoglierlo nel nostro ambizioso progetto”.

A general view of the City Ground before the Premier League match Nottingham Forest vs Liverpool at City Ground, Nottingham, United Kingdom, 22nd October 2022
(Photo by Ritchie Sumpter/News Images)
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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