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Sarri si è “adeguato” a Lotito: ora è solo un normalizzatore
Le parole di Maurizio Sarri nell’immediato post-partita di Bergamo, e la prestazione della sua squadra, hanno il sapore di resa.
Lazio, cosa ha detto Sarri?
❝Non m’interessa di mercato. Non è mio compito, quindi mi adeguo. Ritengo che devo pensare alla squadra, senza parlare tanto di mercato.❞
No, non è per sentirsi dire queste parole che i tifosi laziali hanno gioito all’arrivo in panchina di Maurizio Sarri. I laziali volevano Mau perché imponesse la propria legge a Lotito in sede di mercato. Lo hanno voluto perché speravano battesse i pugni sul tavolo. Si facesse sentire. E invece niente di tutto ciò.
Sarri dovrebbe andare in conferenza stampa a dire la verità, ovvero che non è stato accontentato sul mercato. E si sarebbe dovuto dimettere, come tutti i laziali si aspettavano, in estate: dopo l’ennesimo mercato in stile Lotito.
Invece le sue parole sanno di resa. Se è vero ciò che Lotito dice, e non ho motivo di credere il contrario, ovvero che Sarri non gli ha mai chiesto rinforzi, allora ha fallito nella sua missione di “rivoluzionare” la Lazio.
Un vero “comandante” (se necessario) la nave l’abbandona
Il soprannome di “Comandante” è stato sin da subito oscenamente inadeguato per una figura come quella di Sarri. Non è stato solo un’atto di lesa maestà nei confronti di una delle figure più iconiche della storia dell’umanità, ma ha contribuito ad alimentare un falso mito attorno alla sua figura.
Sarri, se si comporta da aziendalista, diventa un allenatore normale. Un “normalizzatore” e poco più. Per far rendere questa squadra secondo le sue possibilità, e il nono posto rispecchia la qualità della rosa checché ne dicano i laziali più irredentisti, non c’è bisogno di un tecnico da quattro milioni l’anno.
Da Sarri ci si aspettava che facesse fare il tanto agognato salto di qualità alla Lazio, ma non può farlo con questi giocatori. E quando ha capito che non sarebbe stato accontentato sul mercato, avrebbe dovuto andarsene e dare un segnale a tutto l’ambiente. Invece ha fatto “l’allenatore normale“.
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Inter, pronto il rinnovo per Bisseck: le cifre
Inter, è pronto il rinnovo per Yann Bisseck: ecco i dettagli economici del rinnovo, che sarebbe già pronto per il classe 2000 tedesco.
Oggi, la Gazzetta dello Sport ha riportato tutti i dettagli del rinnovo del contratto tra Inter e il giocatore Yann Bisseck.
Il giocatore tedesco, arrivato al club nerazzurro nel 2023 dall’Aarhus GF, sta convincendo Simone Inzaghi e compagni. Le sue statistiche parlano per lui: 301 passaggi riusciti su 323 tentativi, con una media del 93,2%. Oltre a 22 duelli vinti (contro 10 persi) e 14 duelli aerei vinti (sono 4 quelli persi).
Per questo, è pronto un rinnovo fino al 2029, al quale si accompagnerà anche un raddoppiamento di stipendio: il difensore, infatti, arriverà a percepire 1,5 milioni di euro netti più bonus, a fronte dei 750.000 euro che percepisce attualmente a stagione.
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Juventus, scelto il MVP di ottobre: ecco chi è
I tifosi della Juventus hanno deciso: ecco il nome che hanno eletto come MVP del mese di ottobre, vale a dire come Most Valuable Player.
L’annuncio è arrivato stamattina via X: la Juventus ha reso noto il nome del MVP, il giocatore di maggior valore calcistico presente in rosa relativamente al mese di ottobre.
Queste le sue statistiche da inizio stagione: 6 partite, un gol e 2 assist. Titolare in meno della metà delle partite, è sempre decisivo quando è in campo, e di ruolo è attaccante.
Avete già capito chi è?
Juventus, il MVP del mese di ottobre
Forse avete indovinato: si tratta del giovane portoghese Francisco Conceiçao, strabordante nella mirabolante partita finita 4-4 contro l’Inter, durante la quale ha fornito un assist.
Di seguito il tweet con il quale il club bianconero ha dato l’annuncio:
🗳️ L’MVP ⚪️⚫️ scelto da voi del mese di ottobre è… Francisco Conceicao! ⚡️🇵🇹
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— JuventusFC (@juventusfc) November 8, 2024
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Milan, la cura Fonseca funziona: ora Thiaw torna ad essere affidabile
Milan, un giocatore che sembra essere del tutto recuperato dopo la cura Fonseca. Ci è voluto tempo, pazienza, ma il tedesco è tornato a disposizione per essere schierato da titolare.
Non si può parlare di rinascita in quanto è solo del 2001, tuttavia Malick Thiaw può finalmente ritenersi un giocatore ritrovato in seguito alla cura Fonseca.
Come scritto qualche settimana fa, il tecnico portoghese ha sempre riposto molte speranze, e aspettative, nel difensore centrale tedesco che era finito un po’ ai margini durante l’era di Stefano Pioli.
Alcune buone prestazioni e soprattutto il gol contro il Real Madrid ne hanno impennato le quotazioni, tanto che ora Thiaw si gioca sistematicamente il ruolo da titolare. In fondo bastava una condizione fisica migliore e qualche attenzione in più. Coi giovani è così, bisogna lavorare molto sull’aspetto motivazione e Fonseca ha saputo farlo trovando risposte davvero positive nel ragazzo.
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