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San Marino-Cipro, probabili formazioni e dove vederla
San Marino-Cipro e’ un match valido per il gruppo H delle qualificazioni europee per i mondiali del 2026.
Allo stadio Olimpico di Serravalle va in scena una sfida che ha poco da dire sul discorso qualificazione per i prossimi mondiali in Canada, Messico e Usa.
San Marino e Cipro, decisamente fuori da ogni gioco, si sfidano in un match valido solo per la gloria e le statistiche.
I padroni di casa sono piantati a quota zero, avendo perso tutte e sei le partite giocate fino a questo momento, mentre gli uomini di Mantzios hanno un bottino di quattro punti.
Qui San Marino
Come prevedibile, la nazionale allenata da Roberto Cevoli si e’ rivelata la squadra materasso del girone H.
Fino adesso, infatti, nelle sei partite disputate, sono arrivate altrettante sconfitte. Il mondiale del 2026, quindi, non sarà un argomento d’attualità per San Marino.
In terra amica, tuttavia, ci sarà la possibilità di regalarsi il primo punto di queste qualificazioni, per scongiurare il “cucchiaio di legno” del raggruppamento.
Qui Cipro
Anche per Cipro la qualificazione alla rassegna iridata non sembra più alla portata.
Troppo ampio e’, infatti, il margine che separa gli uomini di Mantzios dalla coppia Bosnia Erzegovina-Austria.
L’obiettivo della sfida a San Marino sarà, quindi, quello di vincere e portarsi a quota sette in classifica, per chiudere questa avventura con il minor scatto possibile rispetto alle battistrada.
Nel 3-4-2-1 iniziale spazio all’unica punta Pittas, supportato dalla coppia Loizou-Kastanos.
Probabili formazioni
San Marino (4-3-3): Colombo; Cevoli, Matteoni, Dante Rossi, Riccardi; Mularoni, Capicchioni, Gollinucci; Contadini, Nanni, F. Berardi. Allenatore: Cevoli
Cipro (3-4-2-1): Mall; Panagiotou, Andreou, Laifis; Shikkis, Charalampous, Artymatas, Anderson Correia; Loizou, Kastanos; Pittas. Allenatore: Mantzios
Dove vederla
La sfida tra San Marino e Cipro, in programma domani alle ore 15, sarà visibile su:
- Sky Sport Mix
- Now Tv
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Lega Serie A, stretta risarcimento: colpo al calcio illegale
Dopo DAZN, la Lega Serie A: la pacchia è finita per i fruitori del calcio illegale, il cosiddetto pezzotto. Ecco cosa li attende.
Dopo DAZN, anche la Lega Serie A passa all’azione nella lotta contro lo streaming illegale. La Lega ha annunciato che chiederà un risarcimento economico agli utenti individuati nell’inchiesta della Procura di Lecce e della Guardia di Finanza, che nei mesi scorsi aveva smascherato circa duemila persone sorprese a guardare partite di calcio tramite il cosiddetto pezzotto.
L’annuncio è arrivato direttamente dal presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, nel corso del Football Summit Forum organizzato dalla Gazzetta dello Sport e dall’Università Bocconi di Milano. Simonelli non ha ancora comunicato l’importo esatto delle richieste di risarcimento, ma ha anticipato che la cifra sarà superiore ai 500 euro chiesti da DAZN nella recente campagna di lettere inviate agli utenti sospettati di pirateria.
La piattaforma di streaming, nelle scorse settimane, aveva infatti proposto ai trasgressori il pagamento di 500 euro per evitare un’azione legale. Una mossa definita “priva di valore coercitivo” dall’avvocato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che aveva ricordato come “un privato non possa obbligare nessuno a pagare senza un giudizio” e che “solo un tribunale può stabilire l’effettivo danno e la cifra dovuta”.
Ora tocca alla Serie A, che sembra intenzionata a seguire la stessa strada ma con richieste più pesanti. L’obiettivo è chiaro: colpire economicamente chi usufruisce dei contenuti calcistici tramite canali illegali e scoraggiare la pirateria.
Secondo Stefano Azzi, amministratore delegato di DAZN Italia, il fenomeno del pezzotto provoca ogni anno oltre 300 milioni di euro di mancati incassi per l’industria sportiva. Un danno che, per Lega Serie A e broadcaster, non può più essere ignorato.
La battaglia contro la pirateria, dunque, entra in una nuova fase: non solo indagini e sequestri, ma anche richieste dirette di risarcimento a chi ha scelto di guardare il calcio fuori dai canali legali.
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Juventus, Tether: “Serve più responsabilità e coinvolgimento trasparente”
Tether commenta l’assemblea Juventus tra apprezzamenti per l’ingresso di Garino nel CdA e richiami alla governance, mentre Elkann ribadisce l’impegno di Exor nel progetto bianconero.
Nel giorno dell’assemblea degli azionisti, la Juventus ha vissuto una delle pagine più particolari della sua storia societaria recente. Tether, che con l’11,5% del capitale è il secondo azionista del club, ha salutato con favore l’ingresso nel Consiglio d’amministrazione di Francesco Garino, espressione diretta della società delle stablecoin. Un’apertura positiva, accompagnata però da critiche puntuali alla governance bianconera.
In una nota ufficiale, Tether ha sottolineato: “Tether è lieta di vedere il Dott. Francesco Garino nominato nel Consiglio di Amministrazione della Juventus. Tifoso bianconero da sempre, nato, cresciuto e residente a Torino, il Dott. Garino porta con sé un profondo legame con il territorio e una vasta esperienza professionale che saranno di grande beneficio per i tifosi e per la comunità del club”.
Parole distensive, seguite però da un passaggio più duro: “Sebbene la Juventus resti una delle società calcistiche più iconiche al mondo, Tether ha costantemente promosso una governance più solida, una maggiore responsabilità e un coinvolgimento più trasparente con gli azionisti di minoranza. Il risultato odierno mette in evidenza le sfide ancora presenti nella struttura di governance attuale del club e la sua riluttanza a coinvolgere in modo trasparente tifosi e azionisti di minoranza”.
Il comunicato si chiude con un messaggio che suona insieme come impegno e monito: “Tether non vede l’ora di collaborare in modo costruttivo con il Consiglio di Amministrazione per contribuire a garantire che la Juventus prosperi dentro e fuori dal campo. Insieme, puntiamo a rendere nuovamente grande la Juventus, secondo il motto “Make Juventus Great Again””.
La presa di posizione segna un passaggio inedito: per la prima volta, la storica galassia Agnelli–Elkann si ritrova di fronte un socio capace di esporsi pubblicamente e di rivendicare un ruolo più attivo nella governance.
Dal canto suo, John Elkann ha voluto ribadire la centralità di Exor nel progetto bianconero e la volontà di non cedere quote, pur lasciando aperta la porta a nuove collaborazioni: “Rimaniamo pienamente impegnati nel progetto Juventus e siamo orgogliosi di esserne l’azionista di controllo da oltre un secolo. Siamo – e siamo sempre stati – aperti a idee costruttive da parte di tutti gli stakeholder che condividono la nostra ambizione e la nostra passione per il club”.
Un botta e risposta formale, ma che definisce con chiarezza gli equilibri di una Juventus che, dopo anni complessi, si prepara a una fase in cui la dialettica interna potrebbe diventare un elemento centrale del percorso di ricostruzione.
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Juventus, approvato il bilancio 2025: perdita ridotta e nuovo CDA al via
Juventus, approvato il bilancio 2025: perdita ridotta a 58,1 milioni. Assemblea all’Allianz Stadium e nuovo CDA con Ferrero confermato presidente.
Con il 99,9% del capitale presente in assemblea, la Juventus ha approvato il bilancio 2025, relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno. Il club ha registrato una perdita di 58,1 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai –199,2 milioni dell’esercizio precedente. Un risultato favorito dal ritorno in Champions League e dall’aumento dei proventi legati alla gestione dei diritti dei calciatori, voci fondamentali del documento contabile.
L’assemblea, ospitata all’Allianz Stadium, è durata quasi tre ore. In chiusura, il presidente Gianluca Ferrero ha salutato l’amministratore delegato uscente Maurizio Scanavino, pronto a cedere il ruolo a Damien Comolli. «Lo ringrazio per il lavoro svolto con dedizione in anni complicati: oggi la Juventus ha basi solide su cui costruire», ha dichiarato Ferrero. Scanavino ha ricambiato: «Abbiamo tracciato un percorso importante, sostenuti dagli azionisti anche nei momenti difficili. Le fondamenta per il futuro ci sono. Ci vediamo allo stadio».
Successivamente, l’assemblea ha votato la nomina del nuovo Consiglio d’amministrazione della Juventus, che resterà in carica per un massimo di tre esercizi. Il CDA Juventus sarà composto da Gianluca Ferrero, Damien Comolli, Antonio Belloni, Guido de Boer, Laura Cappiello, Fioranna Vittoria Negri, Kerstin Andrea Lutz, Diva Moriani e Francesco Garino. Quest’ultimo rappresenta Tether, l’azionista di minoranza che detiene l’11,5% del capitale del club. Ferrero è stato confermato presidente anche per il nuovo mandato.
Un passaggio formale, ma significativo nella strategia di governance societaria, con cui la Juventus prova a consolidare la propria struttura interna e a dare continuità al processo di risanamento economico iniziato negli ultimi anni.
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