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Sala: Un sogno spezzato
Ci sono storie che colpiscono più di altre, forse proprio per i dettagli che le caratterizzano e in questa storia i dettagli fanno la differenza.
La gioia di un quasi trentenne che ha appena firmato un contratto milionario, ma soprattutto che ha realizzato un sogno: giocare in Premier League. Essere finalmente diventato un campione nel calcio che conta.
Poi arriva il buio, la pioggia, il mare agitato e quel velivolo così piccolo, che scompare dai radar, interrompendo tutto improvvisamente. Questo è il dramma di Emiliano Sala.
Indice
Quel volo sopra la manica
Il 21 gennaio scorso alle ore 19 circa il calciatore, Emiliano Sala, neo acquisto del Cardiff City, squadra che milita in Premier League, si trova a bordo di un Piper Malibu Pa-46 di ritorno nella capitale gallese per iniziare il giorno dopo gli allenamenti con la nuova squadra.
Emiliano è entusiasta della sua nuova avventura calcistica, che gli permetterà di giocare in uno dei più importanti campionati del mondo, ma al contempo è dispiaciuto di lasciare un ambiente che fino ad allora lo ha coccolato e aiutato a diventare grande.
Per questo dopo aver firmato il contratto con il Cardiff City ritiene doveroso tornare a salutare i suoi ex compagni del Nantes e ritirare le ultime cose.
Dopo i saluti e le foto di rito il giorno della partenza sul velivolo ci sono il calciatore italo-argentino e il pilota inglese Dave “Dibbo” Ibbotsen, ingegnere di 60 anni e comandate esperto.
Dubbi nascono invece sulla presenza di una terza persona a bordo, un secondo pilota, che viene però smentita successivamente dallo stesso diretto interessato.
Il tempo non è dei migliori quel maledetto 21 gennaio e nel canale della Manica, che da lì a poco i due dovranno sorvolare, il mare è molto agitato con onde quasi di due metri. Il pilota, secondo siti gallesi, effettua per ben tre volte il decollo salvo poi riuscirci al quarto tentativo.
Il calciatore – scopriremo poi dai messaggi audio di whatsapp inviati agli amici e pubblicati da alcuni media – è molto preoccupato per le condizioni del velivolo profetizzando persino la tragedia perché, a detta sua, l’aereo starebbe ‘cadendo a pezzi’. Il velivolo scompare dai radar nei pressi del faro di Casquets, mentre si trova a 700 m di altezza.
Dall’Argentina alla Premier League
Emiliano Sala è argentino di origini italiane e nasce il 31 ottobre 1990 nella provincia di Santa Fe, situata nella parte nord-orientale del Paese. Da quella provincia viene anche un famoso campione del nostro calcio, il suo nome è Gabriel Omar Batistuta.
Infatti Sala non può che ispirarsi a lui e di lui ne vuol emulare le gesta a suon di gol in Europa.
Dopo essere cresciuto calcisticamente nella squadra Argentina del Proyecto Crecer, sbarca in Francia a quasi 20 anni al Bordeaux con cui il Proyecto ha una partnership. Tuttavia la prima esperienza europea non è delle migliori, perché i girondini lo impiegano poco e da lì finisce inevitabilmente nel vortice dei prestiti a squadre minori della lega francese.
Emiliano si presenta con un gran fisico, alto 1,87 cm, un buon piede destro e un forte colpo di testa, anche se ancora deve crescere e migliorare dal punto di vista tecnico, ma la dote calcistica non gli manca.
Torna al Bordeaux nella stagione 2014-15 dove realizza il suo primo gol in Ligue 1, che però non è sufficiente alla punta argentina per vedersi confermare nella città del buon vino.
La sua grande occasione arriva nel 2015 quando viene acquistato a titolo definitivo dal Nantes con cui realizzerà ben 42 reti in 120 presenze e dove rimane sino a quest’anno, quando viene ceduto per 15 milioni di sterline (17 milioni di euro) al Cardiff City, cifra record per il club gallese con cui firma un contratto sino al 2022.
Nonostante i vari dubbi e ripensamenti iniziali di Sala sulla destinazione gallese, visto che il Cardiff non gioca le coppe europee, decide di lasciare comunque il Nantes poiché il desiderio di giocare in Premier League è più forte e rappresenta senza dubbio l’occasione della vita.
“Non vedo l’ora di cominciare e conoscere i miei nuovi compagni. Non mi pesano tutti quei soldi, anzi mi fa onore essere il più caro di sempre a Cardiff.”
Le ricerche e l’inchiesta
Le ricerche delle Autorità nel canale della Manica scattano immediatamente nella notte, pur con tutte le difficoltà del caso legate all’ora notturna, al vento forte e al maltempo.
La flebile speranza a cui si aggrappano i familiari è che i due passeggeri abbiano avuto il tempo di salire sulla zattera d’emergenza anche se le condizioni meteo erano molto proibitive quella notte.
Qualche giorno fa sono stati ritrovati dei resti in una spiaggia di Surtainville, nella penisola del Cotentin, compatibili con quelli del velivolo scomparso. Ad oggi le ricerche delle autorità, interrotte e riprese più volte, sono state affiancate da quelle private finanziate da molti calciatori, da Messi ad Higuain, Rabiot, Koulibaly e molti altri, nella speranza di ritrovare almeno il corpo dello sfortunato calciatore.
E’ notizia di oggi (domenica 3 febbraio ndr) il ritrovamento sul fondo del mare del Malibu senza però i corpi dei passeggeri per i quali continuano le ricerche.
«Once a Bluebird, always a Bluebird»
Alcuni giorni fa in occasione della partita Arsenal–Cardiff, partita che avrebbe dovuto segnare il debutto in Premier della punta italo-argentina, si è tenuto un commovente omaggio al calciatore scomparso: dalla rosa gialla presente sulla distinta da consegnare all’arbitro accanto al nome di Emiliano Sala, fino ai cori e gli omaggi dei tifosi del Cardiff, i suoi tifosi, che purtroppo non hanno mai avuto il piacere di ammirare le sue gesta.
Per i ‘bluebird’ era già uno di loro e lo rimarrà per sempre.
Le conseguenze legali tra Cardiff e Nantes
Si sa nel mondo del calcio per i sentimenti c’è poco spazio e al massimo durano giusto il tempo per la commemorazione. Gli avvocati dei rispettivi club saranno sicuramente già al lavoro per verificare le condizioni contrattuali e trovare soluzioni per un eventuale futuro contenzioso tra le parti.
Diversi sono gli aspetti da verificare come l’effettiva registrazione del contratto sul portale della Fifa, il rischio di volare su un aereo da turismo da parte del calciatore, nonostante l’offerta del Cardiff di un volo di linea.
Intanto la società gallese ha ‘congelato’ la vendita in attesa di sviluppi. Nessuna reazione per il momento da parte del Nantes.
Un sogno azzurro
Il ct della nazionale, Roberto Mancini, aveva intravisto in Sala una possibile pedina per far fronte ai problemi di attacco che ha l’Italia, visto che la nazionale Argentina non lo aveva mai preso in considerazione e le chiare origini italiane gli avrebbero permesso di vestire la casacca azzurra.
Ma il 21 gennaio scorso tutto si è fermato. Si è spezzato quel sogno, fatto sin da bambino e che stavolta era finalmente pronto a realizzarsi, di diventare un campione del calcio.
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Chievo Verona: Pellissier dà nuovamente vita al club
Chievo Verona: il club veneto torna ad avere vita dopo il fallimento di due anni fa grazie alla sua bandiera Sergio Pellissier.
Di seguito il comunicato stampa del club veronese:
“Verona, 10 maggio 2024 – Una giornata storica, il marchio Chievo torna alla sua gente. È un secondo sogno che si avvera, per Sergio Pellissier ed Enzo Zanin, dopo la nascita nel 2021 del progetto calcistico FC Clivense, di cui sono – rispettivamente – presidente e vicepresidente.
Pellissier, già bandiera del Chievo Verona, primatista di presenze in Serie A, con 112 goal, “riconsegna” oggi – insieme a Zanin, ex portiere dello stesso Chievo della favola – il marchio A.C. Chievo Verona nelle mani e nei cuori di quanti lo hanno amato e hanno lottato in questi tre anni per dare vita ad un progetto nuovo e sano: FC Clivense, un progetto calcistico partecipato e condiviso da 800 soci.
Ce l’hanno fatta Sergio Pellissier ed Enzo Zanin: hanno mantenuto la promessa che era tra gli obiettivi del piano industriale di FC Clivense 2021-2029. Forti del supporto di tutti i soci e sponsor di FC Clivense che in queste settimane hanno fatto quadrato intorno alla società e l’hanno supportata nella condivisione di questo obiettivo.
L’apertura delle buste oggi, 10 maggio, alle ore 15 davanti al curatore; quindi, l’avvio dell’asta con la seconda offerente che questa mattina ha avanzato la sua proposta. Alle ore 15.20 la chiusura con esito positivo per Clivense che, pertanto, si aggiudica tutti i marchi appresi all’attivo del fallimento dell’A.C. Chievo Verona, costituiti dai marchi d’impresa marchio italiano n. 751606 “CHIEVO”; marchio italiano figurativo Chievo Verona n. 751607; marchio dell’Unione Europea Chievo Verona n. 2649994; marchio dell’Unione Europea Chievo Verona n. 005897897″.
Vi sono ora 90 giorni per chiudere tutto l’iter con il saldo della quota.
Sergio Pellissier, presidente FC Clivense
“In questi tre anni, da quel 13 agosto 2021 quando fondammo FC Clivense proprio in questi uffici, società che oggi milita in serie D, il nostro impegno è stato quello di ripartire e fondare un nuovo progetto con un gruppo di persone coeso, per bene, che quella favola del Chievo l’avevano vissuta e alla quale avevano dato una parte importante della loro vita. Ora, restituiamo a quelle persone, ai tifosi e a tutti i soci quel marchio. Il “nome” non fa il progetto – che c’è e si evolve – ma restituisce, a quella che a me piace chiamare famiglia, un patrimonio che è di tutti. Quale sarà il nome che sceglieremo da ora in avanti, quali i colori, quali gli scenari futuri: tutto sarà deciso in condivisione con i nostri soci. L’ho sempre detto: questa non è la società
di Pellissier o Zanin, è la società di tutti i soci Clivense. A loro, agli sponsor, a tutti i nostri tifosi va il nostro grazie. E in accordo con loro prenderemo le prossime decisioni”.
Enzo Zanin, vicepresidente di FC Clivense:
“La Clivense è dei cuori che battono per lei sia nella gioia della vittoria, sia nella pena della sconfitta. E oggi è la gioia della vittoria. L’acquisto dei marchi Chievo Verona è un obiettivo che abbiamo perseguito nella massima trasparenza con i soci, con i tifosi, con i nostri sponsor sostenitori. Con trasparenza, serietà e attenzione alla piena sostenibilità dell’operazione: questi i fari che guidano Clivense dalla sua fondazione, cui aggiungiamo lealtà sportiva ed etica del lavoro. Si aprono ora nuovi scenari, ma il progetto prosegue seguendo gli obiettivi posti dal piano industriale di Clivense: incrementare il numero delle squadre del settore giovanile, lavorare al rilascio della nuova APP per un coinvolgimento diretto e partecipato di soci e tifosi; con l’attenzione alla struttura e centro sportivo”.
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Juventus: il tesoretto arriva dalla Next Gen
Uno degli scopi della Juventus nella creazione della Next Gen era proprio questo. Formare giocatori in grado di garantire anche delle piene plusvalenze.
Juventus, Giuntoli non ha dubbi: per finanziare il prossimo mercato si farà cassa con le cessioni di Soulé, Huijsen e gli altri
La nuova Juventus di Giuntoli avrà basi solide e giocatori formati, giovani ma pronti a garantire fin da subito un alto livello di rendimento, per poter tornare nell’immediato a competere per i trofei che contano.
Da una parte c’è la questione rinnovi, con le situazioni Rabiot, Chiesa e Mckennie su tutte, ancora in stand-by; dall’altra c’è una dirigenza che non vuole scendere a grossi compromessi con nessuno ed è pronta a ripartire con nuove idee.
In mezzo a tutto ciò c’è però una certezza, quantomeno apparente, un qualcosa che sembrerebbe quasi necessario per garantire alla Vecchia Signora un nuovo ciclo vincente: ovvero, nessuno dei giocatori attualmente in prestito resterà a Torino in estate.
Per “giocatori in prestito” intendiamo ovviamente i ragazzi delle Next Gen che avevano già esordito con la maglia bianconera e che successivamente sono stati dirottati in prestito ad altre società che garantivano una crescita e un impiego maggiore.
Da chi possono arrivare le maggiori entrate
Stiamo parlando di Matias Soulé, Dan Huijsen, Enzo Barrenechea e Kaio Jorge, che pur non essendo un prodotto dell’Under 23 juventina, rientra comunque nel ragionamento che facevamo sopra.
L’obiettivo della società bianconera è chiaro, monetizzare al massimo le cessioni e ricavare un tesoretto utile a sistemare la rosa senza dover fare follie sul mercato, sarà complicato quindi vedere operazioni in stile Vlahovic o Chiesa per intendersi.
L’intenzione di Giuntoli sarebbe quella di valutare i cartellini di Soulé e Huijsen sui 60/65 milioni complessivi, dal momento che probabilmente sono anche i due ad avere più richieste dalla Premier e dalla Bundesliga, mentre Barrenechea e Kaio Jorge potrebbero essere utilizzati come contropartite tecniche in altre operazioni.
In più c’è da registrare l’interesse di diverse società di Premier per Iling-Junior ed anche la sua eventuale cessione per una cifra vicina ai 10 milioni, potrebbe rimpinguare le casse della Juventus.
Primi movimenti e prime idee che prendono forma, in attesa anche di capire quale sarà il futuro della panchina.
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Milan, Pioli cambia tutto: fuori quattro big per il match contro il Cagliari
Il Milan sarà impegnato domani sera contro il Cagliari nel match valido per la 36° giornata di campionato. Pioli sembra, però, pronto a stravolgere l’undici iniziale.
Come cambia il Milan
Come riportato dal sito gianlucadimarzio.com, infatti, il tecnico rossonero sarebbe intenzionato ad escludere quattro top dall’undici iniziale: si tratterebbe di Leao, Tomori, Calabria e Theo Hernandez.
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