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Sacchi: “Un’Inter così è da scudetto”
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha parlato della gara tra Napoli e Inter vinta dai nerazzurri per 0-3, cocludendo che lasquadra di Inzaghi è la più forte.
Di seguito le sue parole:
Questa è una vittoria che assomiglia a una spallata, è d’accordo?
“Non ho difficoltà a dire che, se gioca come ha fatto a Napoli, l’Inter è la favorita per lo scudetto.
Però, se interpreta le partite come le è capitato a Torino contro la Juve, allora tutto può tornare in discussione. Juve-Inter, a livello di spettacolo, è stata una sfida che ha ammazzato il calcio; questo Napoli-Inter, invece, ha acceso l’entusiasmo”.
Che cosa l’ha impressionata dell’Inter?
“Il fatto che ha ribattuto colpo su colpo e che, per la prima volta in questa stagione, ha pressato.
I nerazzurri hanno giocato a viso aperto, e per questo motivo ne è nata una partita come non se ne vedono spesso nel campionato italiano.
La squadra di Simone Inzaghi ha mostrato qualità, esperienza, potenza, velocità. E finalmente non ho visto cinque o sei giocatori in zona difensiva”.
Il pericolo maggiore per l’Inter?
“Quello di sentirsi già arrivata. È un rischio che si corre dopo prestazioni come quella di Napoli.
I nerazzurri, invece, devono considerare questo successo un punto di partenza.
Penso che, se insisterà su questa strada e se Simone Inzaghi riuscirà a renderla ancora più coraggiosa, per l’Inter si possano aprire spazi anche a livello internazionale.
Hanno dato una prova di forza notevole, ora devono continuare a tenere il piede sull’acceleratore senza pensare di essere dei fenomeni”.

Lautaro Marinez (FC Inter) celebrates after scoring a goal with Denzel Dumfries and Hakan Calhanoglu (FC Inter) during italian soccer Serie A match Inter – FC Internazionale vs US Lecce at the San Siro stadium in Milan, Italy, March 05, 2023 – Credit: Emmanuele Mastrodonato
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World Sports Summit, Crouch e quella marcatura di Maldini
Il ricordo indelebile di Milan-Liverpool torna a vivere al World Sports Summit, con Peter Crouch che riporta alla mente la finale di Istanbul.
Il ritorno di un classico: Milan-Liverpool al World Sports Summit
A distanza di 18 anni, l’epica sfida tra Milan e Liverpool torna a far parlare di sé al World Sports Summit. Durante l’evento, l’ex attaccante dei Reds, Peter Crouch, ha ricordato con un sorriso la marcatura serrata subita nella finale di Istanbul dal leggendario capitano del Milan, Paolo Maldini. La partita, che è rimasta nella storia per il suo drammatico svolgimento e la spettacolare rimonta del Liverpool, continua a suscitare emozioni e risate tra i protagonisti di allora.
L’aneddoto di Crouch e la leggenda di Maldini
Peter Crouch ha raccontato come la difesa incrollabile di Maldini abbia reso quella notte del 2005 un ricordo indelebile. L’incontro tra i due al World Sports Summit è stato l’occasione per rivivere quei momenti con leggerezza, tra aneddoti e risate. La marcatura di Maldini è ancora oggi un esempio di maestria difensiva, e il suo nome continua a essere sinonimo di eccellenza nel mondo del calcio.

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Fonte: l’account X di Schira
18 anni dopo è ancora #Milan–#Liverpool al #WorldSportsSummit con l’ex bomber dei #Reds Peter #Crouch che si lamenta della marcatura arcigna nella Finale di Istanbul da parte dell’allora capitano dell’#ACMilan Paolo #Maldini. E giù a ridere
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 30, 2025
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Figo ed Evrà intervengono al World Sports Summit
Luis Figo e Patrice Evrà si incontrano al World Sports Summit, dimostrando che amicizia e lealtà possono superare le rivalità calcistiche.
Un Incontro tra Leggende del Calcio
Luis Figo e Patrice Evrà, due icone del calcio mondiale, si sono incontrati al World Sports Summit, un evento che celebra lo sport e promuove l’amicizia tra gli atleti. Nonostante i numerosi duelli sulla fascia che li hanno visti protagonisti in passato, i due ex calciatori hanno dimostrato che il rispetto e la lealtà fuori dal campo possono prevalere sulle rivalità del passato. Questo incontro è stato un momento simbolico di come lo sport possa unire le persone, indipendentemente dalle loro differenze.
Un Nuovo Capitolo di Collaborazione
Al summit, Figo ed Evrà non erano avversari, ma compagni che condividono una passione comune per il calcio e il desiderio di usare la loro influenza per il bene comune. La loro presenza ha attirato l’attenzione dei media e dei fan, sottolineando l’importanza delle relazioni positive tra gli ex avversari. Questo evento ha messo in luce come le leggende dello sport possano essere un esempio di unità e collaborazione in un mondo spesso caratterizzato dalla competizione.
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Fonte: l’account X di Schira
Quanti duelli sulla fascia, ma amicizia e lealtà fuori dal campo. Luis #Figo e Patrice #Evrà stavolta compagni e non avversari al #WorldSportsSummit
Video
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 30, 2025
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Guarin racconta la sua lotta all’alcolismo: “Dall’inferno alla luce, un percorso di consapevolezza”
La testimonianza di Fredy Guarin, ex calciatore dell’Inter, rivela la sua lotta contro l’alcolismo e la depressione, culminata con pensieri di suicidio.
La discesa all’inferno
Fredy Guarin, ex centrocampista dell’Inter, ha attraversato un periodo di estrema solitudine e sofferenza, al culmine di una carriera calcistica segnata da successi e sfide. Guarin racconta di come le difficoltà personali e professionali lo abbiano spinto verso l’alcolismo, un rifugio temporaneo dal dolore che alla fine lo ha condotto in una spirale di autolesionismo. “Ho conosciuto le ombre della solitudine, della depressione e dell’alcolismo. Ho toccato lo spettro del suicidio. Un malessere durato anni”, confessa l’ex calciatore.
Il cammino verso la rinascita
Dopo aver toccato il fondo, Guarin ha iniziato il suo percorso di recupero, un viaggio lungo e difficile, ma che alla fine lo ha portato a riscoprire la bellezza della vita. Guarin attribuisce la sua rinascita al sostegno dei professionisti della salute mentale, al suo impegno personale e alla fede in un potere superiore. Oggi, Guarin lavora in una fondazione per aiutare coloro che, come lui, stanno lottando contro la dipendenza. “Ho vissuto quelle esperienze per poterle mettere a disposizione delle persone, per aiutare l’essere umano”, afferma Guarin.
Guarin sottolinea l’importanza di affrontare i propri problemi e accettarsi per quello che si è, compresi i propri difetti. “Siamo anche i nostri problemi”, dice. Ora, Guarin è un uomo cambiato, un uomo che ha imparato ad apprezzare le piccole cose della vita e ad amare se stesso. “Oggi Fredy Guarin sta meglio. È un uomo diverso. Sono grato per questa seconda opportunità che la vita mi ha dato”, conclude Guarin.
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Fonte: [Gianluca Di Marzio](http://gianlucadimarzio.com/).
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