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La Russia sempre più divisa: vorrebbe lasciare la Uefa

Sempre più divisa dall’Europa e dal mondo occidentale, anche nel calcio. Secondo championat.com la Russia sarebbe intenzionata a lasciare la Uefa.

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Dalla Uefa alla Afc: l’allontanamento della Russia dall’Occidente

In seguito allo scoppio della guerra in Ucraina abbiamo visto come i rapporti si siano fatti tesissimi fra la Russia e i vari organi istituzionali dell’Occidente.

Anche quelli calcistici: come abbiamo riportato in un precedente articolo, infatti, la Russia è stata sospesa dalla partecipazione a ogni competizione Fifa e Uefa, incluso il Mondiale di Qatar 2022.

Colpita da sanzioni e penalità varie, la Federazione Russa avrebbe preso una decisione radicale: lasciare la Uefa. Vale a dire il principale organo istituzionale del calcio occidentale.

Per andare dove? Il sito russo championat.com riferisce che sarebbe intenzionata ad entrare nell’ Asian Football Confederation (Afc).

Che cos’è l’Afc

L’Afc è stata fondata nel 1954 e organizza 8 tornei per squadre nazionali, dei quali il più importante è la Coppa d’Asia, e 4 tornei per club, tra cui AFC Champions League e AFC Cup.

Quest’ultimo avrà inizio a breve: il prossimo 5 aprile si inizia con la partita fra Machhindra (Nepal) e Blue Star (Sri Lanka).

L’Afc comprende tutte le federazioni calcistiche asiatiche ad eccezione di quelle di Russia, Cipro, Turchia, Israele, Georgia, Armenia, Azerbaigian e Kazakistan (tutte Uefa) e con l’aggiunta di Australia (che ha abbandonato l’Oceanic Football Confederation il 1º gennaio 2006) e Guam.

Che cosa significherebbe la scelta della Russia?

Per la Federazione Russa si tratterebbe di una scelta obbligata: al momento, sul fronte Ovest, è completamente bloccata.
Undici nazionali europee si sono rifiutate di affrontare la Russia, così come le nazionali arabe avevano boicottato Israele, portandolo a entrare in Uefa nel lontano 1994 e a competere con le squadre europee.

Finora è stata disposta a sacrificare la propria visibilità internazionale in ambito sportivo agli interessi geoeconomici e politici legati al conflitto in Ucraina, ma adesso il suo calcio ha bisogno di poter tornare a competere a livello internazionale.

Inoltre, l’adesione all’Asian Football Confederation ne ribadirebbe il suo status di potenza asiatica

indebolendone il legame con l’Occidente e ne cementandone l’unione con i vicini asiatici, soprattutto con la Cina, importante alleato strategico sotto molti aspetti.

Il divorzio dalla Uefa e il matrimonio con l’Afc appaiono, quindi, sempre più inevitabili.

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Pubblicato da
Giulia Bucelli

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