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Roma-Frosinone 4 a 0. Le pagelle e le parole di Di Francesco.
La squadra di Eusebio Di Francesco riparte, archiviando la pratica Frosinone in appena 34 minuti, partita che alla fine si conclude sul risultato di 4 a 0 con le reti nel primo tempo di Cengiz Under, Javier Pastore e Stephan El Shaarawy e nel secondo tempo il sigillo finale è di Aleksander Kolarov.
Indice
Le parole di Di Francesco.
Dopo una partenza da dimenticare, ecco una boccata di ossigeno per Eusebio Di Francesco che adesso può preparare il test di sabato contro la Lazio. Le parole del tecnico sono esplicite e chiare, questo è un nuovo inizio per la squadra, è come se il campionato iniziasse ora, certo per constatare la solidità della sua Roma serviva un’avversario di altra caratura, ma questo offriva il calendario, l’opportunità di rialzare la testa e dimostrare di essere guariti c’è già sabato, con il derby della capitale.
Sicuramente, come ha sottolineato il tecnico abruzzese questa è una vittoria importante che da morale, che smuove la classifica e mette a tacere forse anche un po di polemiche del giorno
La Roma riparte
Contro un Frosinone inferiore rispetto ai giallorossi sia a livello tecnico e tattico, funziona il 4-2-3-1 di Di Francesco, che schiera nella difesa a quattro Santon, Manolas, Fazio e Kolarov, i due mediani davanti alla retroguardia N’Zonzi e De Rossi, alla sua seicentesima presenza con la squadra giallorossa, i tre dietro all’unica punta Patrik Schick, da sinistra a destra, El Shaarawy, Javier Pastore e Cengiz Under. Certo non si può parlare di guarigione per gli uomini del tecnico abruzzese, la risposta dovrà arrivare sabato alle 15 nel derby della capitale.
Pagelle Roma
Olsen 6: Normale amministrazione, solo un brivido nel finale con il palo di Chibsah.
Santon 6.5: Timido all’inizio, appena prende confidenza galoppa avanti e indietro, la fascia destra diventa di sua proprietà, fornisce l’assist per l’eurogol di Pastore.
Manolas 6: Serata tranquilla anche per lui, a inizio secondo tempo viene precauzionalmente sostituito in vista del derby. Marcano 6: Stesso compito e stesso giudizio del greco.
Fazio 6: Non ci sono insidie e pericoli neanche per lui.
Kolarov 6.5: Anche lui domina la fascia sinistra e si sovrappone praticamente sempre, nel secondo tempo spacca la porta con un terra aria potentissimo.
N’Zonzi 6: Non deve strafare, detta i tempi di gioco alla squadra, metronomo.
De Rossi 6.5: Raggiunge quota 600 presenze in giallorosso, il capitano sta bene e si vede. Lu. Pellegrini 6.5: Giovane,fresco,corsa e anche assistman per il gol di Kolarov, risorsa.
Pastore 7: Ormai segna solo di tacco, quello è il suo ruolo e lo dimostra, adesso il salto di qualità serve nei big match e quella di sabato è un’ottima opportunità. Zaniolo 6: Dal Bernabeu all’Olimpico, sul risultato al sicuro vuole dedicarsi una gioia ci prova senza riuscirci.
Under 7.5:Quando è in giornata è devastante e il suo gol ne è la perfetta conferma, funambolo.
El Shaarawy 6.5: Con Kolarov formano un’ottima catena lì a sinistra, si fa trovare pronto sulla palla di Under, voglioso.
Schick 5.5: Forse il peggiore, non riesce a sbloccarsi, i compagni nella ripresa lo assistono in ogni modo ma non è serata per lui.
Il Frosinone non c’è
Il Frosinone non segna, sono zero i gol fatti fin’ora, ma sono tantissimi quelli subiti in appena 6 partite, ben 16, adesso la partita col Genoa è di vitale importanza.
Le pagelle del Frosinone
Sportiello 5,5: Forse poteva fare i più sul gol di Under.
Goldaniga 5:Molti errori, alcuni sono fatali per la sua squadra
Ariaudo 5,5: L’unio che prova a tenere in partita il frosinone, ma la sfida era difficilissima.
Capuano 4: Disastroso in occasione del 3-0 che chiude di fatto la partita.
Zampano 5,5: Spinge, ma non riesce mai a rendersi pericoloso.
Chibsah 6: Uno degli ultimi ad arrendersi: per lui anche un clamoroso palo interno.
Crisetig 5:Inconsistente in mezzo al campo, perde costantemente i duelli con gli avversari. Subisce un tunnel da Under in occasione del gol dell’ uno a zero.
Cassata 5.5: Buona tecnica, ma i ritmi sono bassi. Soddimo 5,5: Non può di certo essere il salvatore della patria.
Molinaro 5,5: Qualche cross interessante messo al centro, ma soffre molto gli esterni giallorossi.
Pinamonti 5,5: Qualche colpo di testa senza mai trovare la porta. Ciofani 6 – Non riceve palloni giocabili
Ciano 5,5: Poche occasione per mettersi in luce, serata difficile anche la sua. Campbell 5,5: Pochissimi minuti a disposizione.
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Milan, il treno Conte passa una volta: follia perderlo adesso
Milan, come essere a una stazione, vedere fermarsi il treno Antonio Conte e non fermarsi. Follia o ragione?
Il Milan potrebbe pentirsi amaramente di non salire sul treno Antonio Conte. Perché tirato così a lucido, ruspante e pronto a macinare chilometri non lo si vede molte volte. Ora, bando alle metafore, la situazione che si presenta ora in casa Milan è probabilmente la migliore per compiere quel doveroso upgrade sulla panchina.
Eh…ma Conte vuole allenare campioni. Bugia, o meglio, non esatto. Ricordiamo tutti da quali giocatori era composta la sua Juventus, oppure chi erano i protagonisti con la sua Nazionale. Ma poi, i giocatori del Milan sono da buttare via? Siamo certi che a Conte non piacerebbe allenare gente come Maignan, Tomori, Theo Hernandez, Loftus-Cheek Pulisic, Leao…non proprio gli ultimi arrivati.
Lui vuole il Milan, ma ribadisco con fermezza che è il Milan ad avere bisogno di lui. Per fare lo step successivo, quello di acquistare 3-4 giocatori di livello ed affidarsi a colui che sa perfettamente costruire un ciclo vincente. Senza lasciare le macerie, come si dice erroneamente. Chiedete ad Allegri o a Simone Inzaghi se hanno trovato resti di giocatori, o una solida base di partenza per fare bene. Probabilmente vi risponderanno la seconda.
Conte è pronto per il Milan ed il Milan è pronto per Conte. Anche a livello economico. La presenza stabile in Champions ed una situazione solida di bilancio può ora permettere di spendere una cifra importante alla voce allenatore. Se non ora quando?
Che senso avrebbe disperdere energie e soldi per allenatori mediocri, alla Pioli per intenderci, quali Lopetegui o Fonseca o Gallardo? Gente che non sa minimamente quali difficoltà vi possano essere nel nostro campionato? Non sarebbe di certo un passo avanti, forse uno indietro. E non era stato lo stesso Cardinale ad avere detto che ci vuole un’evoluzione? Non era stato lo stesso Cardinale a definire Ibrahimovic la sua estensione in Italia?
E Ibra vuole Conte. Ma quindi perché non prenderglielo? Chi finge di comandare ed in realtà viene comandato da altri? A quale gioco si sta giocando? Sono tutte voci per distogliere l’attenzione sul vero obiettivo che è Conte? Vorrei crederlo, ma in cuor mio sto aspettando la sorpresa. E temo non piacerà a me ed ai tifosi rossoneri.
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Milan, il futuro di Abate in Serie A: il club interessato
Milan, la mano di Abate sulla buona stagione della sua Primavera è palpabile, tanto che un club di Serie A si starebbe muovendo per averlo.
È un Ignazio Abate al settimo cielo per la qualificazione alla finale contro l’Olympiacos, gara che si giocherà lunedì alle 18.
Da lì in avanti le cose potrebbero muoversi molto in fretta con l’ex centrocampista rossonero pronto per il grande salto, quello di allenare un club di Serie A.
I buoni rapporti con Adriano Galliani potrebbero quindi permettere ad Abate si sedersi sulla panchina del Monza la prossima stagione. Qualche contatto c’è stato, ci aspettiamo novità a stretto giro a partire dalla prossima settimana.
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Milan-Conte, altri contatti con Ibrahimovic: o dentro o fuori
Milan-Conte, noi di Calcio Style avevamo dato la notizia di un accordo con il tecnico leccese e stiamo proseguendo su questa strada, visto che si è mai interrotta. Vediamo cosa accadrà nelle prossime giornate.
La prossima settimana potrebbe essere importante per il futuro del Milan e di Antonio Conte. Le strade potrebbero unirsi, o separarsi definitivamente. Il derby di lunedì non sarà lo spartiacque in quanto si era già deciso di esonerare Pioli diverso tempo fa.
Stando alle ultime indiscrezioni in nostro possesso, la situazione è sempre la stessa. Ibrahimovic sta provando a convincere il resto della dirigenza sul fatto che Conte possa essere la scelta giusta. Ovviamente l’assetto economico non dovrà essere stravolto, ma l’ingresso in Champions, unito ad una cessione che sarà inevitabile, oltre ai riscatto di alcuni giocatori, renderanno l’operazione Conte fattibile e soprattutto sostenibile.
Inutile ricordare che Conte sta aspettando il Milan e non lo farà in eterno. Di certo potrebbe non fargli piacere questo continuo accostamento di altri allenatori al mondo Milan. Leggendo diverse altre testate, negli ultimi giorni sono venuti fuori i nomi di Lopetegui, Motta, Farioli, Palladino, Gallardo, Galtier, Allegri, Sarri, Italiano. Decisamente troppi e alcuni opera di fantasia.
Come detto da Gerry Cardinale, Ibrahimovic sarà la sua estensione in Italia. Se si rimarrà coerenti su questo punto, riteniamo che la decisione la potrà prendere quindi lo svedese. Attendiamo la prossima decisiva settimana,
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