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Rigori contro: nei top 5 campionati sorridono Milan e Inter

Nella stagione che volge al termine Milan e Inter, sono le squadre del nostro campionato -ed in generale- nei to5 campionati europei ad aver subito meno rigori.
L’analisi dei penalty fischiati a sfavore di un club è un dato di certo da tener conto. Questo perchè, va ad analizzare la concentrazione e l’assenza di impudenza del gioco difensivo all’interno dell’area di rigore. Arrivati a questo punto della stagione, emergono dati significativi per delineare al meglio questa statistica, che tiene conto di tutte le competizioni giocate.

Conceiçao,Milan
Penalty o non penalty
Secondo i dati aggiornati, a comandare questa classifica annuale c’è il Saint Etienne, con 15 rigori contro (13 gol subiti). Si dividono il podio il Brest (12 con 10 subiti), e tre squadre di Liga: Real Madrid, Sociedad ed Alaves (11 penalty).
Le italiane più penalizzate invece sono state, ad oggi, l’Udinese, il Venezia ed il Lecce, con 9 rigori a sfavore. Tra le prime 10 posizioni, poi si annovera solamente un team di Premier League (il Southampton con 9 rigori), ed altre 3 squadre di Liga: Atletico Madrid, Las Palmas e Girona, con la prima a 10 penalty e le altre due a 9.
Rigori: Serie A?
In Serie A ovviamente regnano le 3 squadre della classifica precedente (Venezia, Udinese e Lecce). Uno in più della Juventus e del Genoa.
A sorridere in questo dato sono Atalanta, Milan, Verona, Empoli ed Inter. I bergamaschi sono il club con meno rigori a sfavore (2 in tutte le competizioni). Verona, Empoli e Milan ne hanno collezionati 3, mentre i nerazzurri 4.
Nel mezzo i 5 della Lazio, del Napoli e del Bologna, i 6 della Roma e i 7 della Viola.
Il dato rigori nell’ultimo lustro
Prendendo in considerazione gli ultimi 5 anni dei top 5 campionati europei, al comando di questa speciale classifica c’è il Nantes con ben 49 penalty a sfavore e con il 14% di gol evitati. Per trovare la prima rappresentante del nostro campionato non bisogna scendere di molto. Infatti, al secondo posto, troviamo l’Udinese (46 e 11% di reti evitate).
Chiude il podio la Fiorentina, con 45% e 20% di evitabilità. Nella top 10 troviamo altri 3 team del nostro campionato: Juventus (44 e 23%), Bologna (42 e 31%) e il Torino (40 e 20%). Nella top ten di questa classifica quella dei felsinei è la percentuale più alta di reti evitate.
Tra le altre italiane si segnala il Milan, 20esima, a pari con l’Atalanta, Lazio 28esima, Roma 38esima, Inter 66esima ed il Napoli 72esimo. Quest’ultime due sono divise da un solo rigore, ma con una percentuale di gol evitati maggiore per i partenopei (42% vs 20%).
Volendo dare a “Cesare quel che è di Cesare” però, la maggior percentuale di evitabilità spetta all’Empoli (45%).
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UEFA, Marchetti annuncia delle modifiche nel fuorigioco: “L’IFAB sta facendo degli esperimenti”

Il vice segretario generale della UEFA, Giorgio Marchetti, ha parlato soffermandosi sulle possibili modifiche delle regole riguardanti il fuorigioco.
Giorgio Marchetti, vice segretario generale della UEFA, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su Radio Rai soffermandosi su diverse tematiche. Dal nuovo format delle competizioni europee alla questione stadi in Italia passando per l’Inter in finale di Champions League fino alla possibilità di modificare le regole del fuorigioco.
UEFA, le parole di Marchetti
Ritocchi sul nuovo formato delle coppe europee?
“Non è un formato temporaneo, è il nuovo formato per tutte le competizioni europee. È stato pensato perché diventi il formato del futuro. Darà grandi soddisfazioni e migliorerà una formula che ha avuto un successo enorme e mondiale. Abbiamo constatato che funziona per incertezza, imprevedibilità, sorpresa e interesse. Ragioneremo con i club su qualche piccolo dettaglio. Ma il formato rimarrà tale”.
L’anno prossimo 6 squadre inglesi in Champions. Possono cambiare i criteri di selezione?
“Tutti i dettagli sono studiati con cura. Con la nuova formula abbiamo aggiunto un elemento di grande interesse per tutti i campionati nazionali, cioè la possibilità che i club che giocano in Europa, con i loro risultati, possano aggiungere un posto alla loro nazione. Poi con la vittoria dell’Europa League si aggiunge un ulteriore posto in Champions, ma questo esisteva già prima. Va anche ricordato che ora ci sono 36 squadre, non riteniamo sia un elemento di disturbo”.
Utilizzo e considerazioni sul Var:
“Il Var è uno strumento essenziale per tutti. Nessuno può immaginare il calcio di oggi privato di questo supporto tecnologico. Ma è anche un elemento da maneggiare con cura, per evitare che trasformi il gioco in qualcosa che gli sportivi non amerebbero vedere. Per quanto riguarda il fuorigioco millimetrico, l’IFAB sta facendo degli esperimenti per testare una modifica delle regole del fuorigioco, che non sia più bastata su qualunque parte del corpo.
Vedere annullato un gol per tre centimetri di piede o di spalla è qualcosa che si fatica a sopportare a livello di spirito di gioco. Vedremo a cosa porteranno questi esperimenti e se sarà possibile in futuro un fuorigioco non più basato più sui tre centimetri ma magari su una parte più significativa del corpo”.
Questione stadi dopo le critiche di Ceferin, con quale occhio ci segue l’Uefa?
“Con un occhio estremamente attento. L’Italia è uno dei grandi paesi del calcio europeo e mondiale. Vedere una situazione infrastrutturale così precaria e così fuori dal tempo non è un elemento di beneficio per calcio italiano. Ci auguriamo che l’Italia riesca a dare una sterzata ai propri stadi, trasformandoli in stadi moderni e confortevoli, cosa che purtroppo non è in questo momento. Questo deve avvenire per forza, l’Italia non può mancare questo appuntamento col futuro”.
In caso di mancati adempimenti, c’è il rischio di avere un numero inferiore di stadi rispetto alla Turchia, altro paese organizzatore di Euro2032?
“Manca ancora tempo, c’è tempo fino a ottobre 2026. Non posso pensare che l’Italia non sarà in grado di presentare cinque stadi con tutti i requisiti necessari. L’Italia deve farlo”.
Inter finalista in Champions:
“Per tutti gli italiani è un motivo d’orgoglio avere un’italiana in finale di Champions. Negli ultimi anni l’Italia ha piazzato squadre nelle finali delle tre competizioni. Questo dice molto dello stato di salute calcio italiano, un calcio che fa risultati in Europa e speriamo adesso qualificandosi con la Nazionale anche alla Coppa del Mondo 2026”.
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Inter, Asllani: “Andare in finale di Champions non è una cosa che succede tutti gli anni”

Al termine della sfida contro il Torino, ha parlato il centrocampista dell’Inter Asllani, autore della rete che ha chiuso il risultato sullo 0-2.
Inter, le parole di Asllani
Essere determinanti? “È sempre bello essere determinanti però non è questo. Adesso pensiamo a vincere tutte le partite che ci mancano per poi arrivare bene alla finale di Champions League. Siamo li vicino al Napoli, vediamo cosa può succedere: noi non dobbiamo sbagliare, ma dobbiamo aspettare loro”.
Quanta voglia di vincere c’è? La voglia di vincere è tanta. Io sono da 3 anni in questo spogliatoio e e ogni volta che c’è un pareggio o una sconfitta, non si può parlare. Adesso sappiamo che siamo li sotto, ma siamo orgogliosi. Andare in finale di Champions non è una cosa che succede tutti gli anni.
Dedica? Alla mamma, perché è la festa della mamma, ma in realtà è per tutta la mia famiglia che è sempre con me”.

L’ESULTANZA DI SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Demografia e salute: idee per le sfide di domani

Demografia e salute: scopri come affrontare le sfide dell’invecchiamento! Ti aspettiamo l’11 maggio a Roma per un evento gratuito con esperti e testimonianze.
Demografia e salute: idee per le sfide di domani. Data e orario dell’evento
L’Italia sta vivendo una trasformazione demografica significativa, con un progressivo invecchiamento della popolazione che pone nuove sfide per il nostro sistema sanitario e per la società nel suo complesso.
Come possiamo prepararci al meglio?
Quali strategie innovative possiamo adottare per garantire un futuro in salute e benessere per tutti?
Unisciti a noi domenica 11 maggio 2025 alle ore 18:00 presso la sede dell’UNAR a Roma per “Demografia e Salute: Idee per le Sfide del Futuro”, un incontro illuminante e multidisciplinare in cui esploreremo le interconnessioni tra i cambiamenti demografici e l’evoluzione del concetto di salute.
All’evento interverranno:
Corrado Garofalo, consulente finanziario e founder della community “Eventi &Co®, che offrirà una panoramica sui dati demografici e sulle loro implicazioni socio-economiche.
Augusto Ottaviani, osteopata e fisioterapista, responsabile del settore riabilitativo in un prestigioso centro medico, che condividerà il suo punto di vista qualificato sulla situazione sanitaria attuale e futura, con un focus sulle strategie per migliorare il benessere fisico.
Claudio Castana, manager dell’Associazione Fair Play CONI, allenatore federale CONI e regista, che porterà la sua testimonianza diretta dello sport quale strumento fondamentale di prevenzione.
L’incontro sarà moderato dalla dott.ssa Silvia Troiani, avvocato abilitato, autrice e presentatrice tv e radio, che guiderà il dibattito e faciliterà l’interazione tra gli ospiti e con il pubblico.
Un’occasione imperdibile per riflettere, apprendere e trarre ispirazione da esperti di diversi settori, con l’obiettivo comune di delineare un futuro più sano e consapevole.
Ingresso libero e gratuito, consentito fino a esaurimento posti a sedere.
Vi aspetto!
Francesco Ugolini
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