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Quand je l’ai vu, j’ai eu le coup de foudre: il punto sulla 25esima giornata di Ligue 1

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Bentornati sulla prima rubrica di Calcio Style dedicata alla Ligue 1, dove cercherò di trasmettervi la passione per il calcio francese.

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Farioli non vince più in Ligue 1

Il Nizza di Farioli è in caduta libera. La difesa rossonera, granitica e coriacea nella prima parte di stagione e tallone d’Achille dal nuovo anno in poi, si è nuovamente sgretolata alla prima difficoltà. Anche tanta sfortuna per il tecnico italiano, prima con il goffo autogol di Todibo (uno dei migliori giocatori della squadra) e poi con il calcio di rigore ingenuamente concesso da Laborde.

Succede tutto nel primo tempo. Il Nizza era addirittura riuscito a contraddire la dura legge del gol, che lo ha (quasi) sempre visto incapace di raddrizzare le gare una volta andato in svantaggio, pareggiando lo sfortunato autogol del centrale francese con l’ex-Sassuolo e Atalanta Boga. Una reazione improvvisa, che è arrivata subito dopo il vantaggio trovato (più che segnato) dal Montpellier.

Eppure quella di Farioli si conferma una squadra che fa una fatica enorme a trovare la via della rete: appena 24 reti in Ligue 1. Gli stessi del Le Havre terzultimo, peggio hanno fatto soltanto il Metz (20 reti) e il Clermont (17): rispettivamente penultima e ultima della classifica.

Soprattutto per questo Farioli, il primo a essere consapevole dei limiti della sua squadra, aveva inizialmente impostato una squadra la cui forza verteva principalmente sulla fase difensiva. E fin quando la roccaforte nizzarda ha retto, questa squadra è stata in grado di stupire la Francia ma anche di illudere l’opinione pubblica: fissando l’asticella ad altezze irrealistiche.

Il Nizza non vince in Ligue 1 dal 27 Gennaio e in generale dalla vittoria esterna in Coupe de France proprio contro il Montpellier. La zona Champions non è lontana, dato che il Lille quarto dista appena un punto sebbene con una partita in meno, ma ora deve guardarsi dal ritorno di Marsiglia, Lens e Rennes.

Il Brest frena, ma il PSG non scappa

Il Brest di Roy non assaporava il sapore amaro della sconfitta in Ligue 1 dallo scorso 5 Novembre: 2-0 in casa del Monaco. Una striscia di tredici risultati utili consecutivi, interrotta solo momentaneamente dal k.o. in Coupe de France al Parco dei Principi. In generale, nelle ultime sedici uscite stagionali fra tutte le competizioni, la formazione bretone ha perso soltanto una volta.

Una run incredibile, che gli ha permesso di assottigliare le distanze proprio dai parigini e di restituire una parvenza di competizione ai vertici della massima serie transalpina. Uno status, quello di seconda della classe, non delegittimato dalla sconfitta sul campo del Lens. Non solo per il coefficiente di difficoltà preteso dalla contesa, unita comunque alla buona prestazione (quantomeno nell’ultimo terzo di gara) sciorinata da Les Pirates, ma anche per il mezzo passo falso dei Campioni in Francia: inciampati (2-2) in casa contro il Reims.

Il PSG va quindi a +10 dal Brest, ma non in fuga. La Champions League, ora che è entrata nella fase a eliminazione diretta, toglierà sicuramente risorse fisiche e mentali ai parigini. E già lo sta facendo, dato che non vince da tre partite in Ligue 1. Il cedimento dei campioni in carica, complice anche l’impiego part-time di Mbappé, non ha sin qui sortito l’effetto di riaprire il campionato.

Probabilmente dieci punti sono troppi da recuperare per questo Brest, al netto dell’assenza di coppe nazionali o internazionali da giocare, ma soprattutto l’impalcatura di squadra portata da Luis Enrique, nonostante tutti i suoi comprovati difetti, fa apparire il PSG meno battibile di quanto non lo sia stato negli ultimi anni. Quando dovrebbero perdere pareggiano e quando dovrebbero pareggiare invece vincono, a fine stagione sono tutti punticini che inficiano su quanto sia agguerrita la concorrenza. 

Le altre della 28esima di Ligue 1

Il Lione riprende la rincorsa alla zona europea da dove l’aveva interrotta, ossia vincendo sul campo del Lorient. Perdura l’assenza di Lacazette, ma Sage ci mette una pezza rispolverando l’ex-Troyes Mama Baldé al posto dell’inutile Orban. Proprio Baldé segna il gol del due a zero, che chiude i conti meno di dieci giri di lancette dopo l’iniziale vantaggio di Tagliafico, e, complice la sconfitta del Nizza, rimette Les Gones a nove punti dalla zona Europa.

Clermont sempre più ultimo e staccato (-8 dalla zona playout) dopo la sconfitta sul campo del Metz. Risolutivo, ancora una volta, il figliol prodigo Mikautadze: tornato in prestito secco dopo l’esperienza semestrale all’Ajax.

Aperta più che mai la lotta salvezza in Ligue 1, con ben sette squadre racchiuse nel giro di sei punti. Dall’undicesimo posto del Tolosa (sconfitto uno a zero sul campo del Le Havre) con 29 punti al penultimo del sopracitato Metz con 23.

Nella parte alta della classifica da segnalare il colpo esterno del Monaco sul campo dello Strasburgo, grazie al primo gol stagionale dell’enfant prodige Eliesse Ben Seghir. Il prodotto del settore giovanile monegasco, considerato in patria come “il nuovo Mbappé“, ha finalmente superato il calvario dovuto a un infortunio che gli aveva fatto saltare tutta la prima parte della stagione.

Monegaschi terzi in classifica, a un punto dal Brest e a undici dalla capolista PSG, anche grazie alla brusca frenata del Lille. Les Dogues riprendono per i capelli la partita interna contro il Rennes, grazie a una doppietta di David negli ultimi dieci minuti che replica al doppio vantaggio iniziale dei bretoni firmato da Blas e da Kalimuendo nei primi venti minuti dell’incontro.

Ligue 1

Photo Source: LOSC.fr.

Gasset fa en plein, Auba’s on fire

Il Marsiglia è la squadra più in forma di Francia. 5 vittorie consecutive, fra tutte le competizioni, con 18 gol segnati e appena 3 reti subite. 8 di queste, nelle ultime 5 partite, le ha segnate Aubameyang: il 44,4%. Il gabonese ha una media realizzativa spaventosa in questa stagione: sono 23 in 37 partite.

Media di 0,62 gol per partita. La cura Gasset sta funzionando alla perfezione e non c’era modo migliore per presentarsi al momento più delicato della stagione dal punto di vista del calendario. Nelle prossime cinque partite l’OM sarà di scena a Villareal, una trasferta resa poco più che una scampagnata dal sontuoso quattro a zero dell’andata, per ipotecare i quarti di finale.

Poi ci sarà lo scontro diretto in casa del Rennes, staccato di tre punti in classifica proprio in questa giornata, prima della partita più importante della stagione: ossia il Le Classique al Velodrome contro il PSG. E non finisce qui, perché poi ci sarà la trasferta del Pierre-Mauroy contro il Lille (un altro scontro diretto) e infine un’altra partita sentitissima: quella contro il Nizza.

Il Marsiglia non poteva arrivarci in un momento migliore, dopo essersi rimesso pienamente in corsa per le zone europee in campionato (con questo ritmo non gli sono precluse neppure quelle altissime) e aver consolidato il proprio status di favorita per la vittoria dell’Europa League assieme al Liverpool. Il tour de force che attende i ragazzi di Gasset sarà decisivo per capire che piega prenderà la stagione dei marsigliesi in questi ultimi mesi.

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Milan, i tifosi bocciano Lopetegui: saranno ascoltati?

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Milan, nella giornata di sabato abbiamo assistito a una vera e prorpia gogna mediatica nei confronti del tecnico spagnolo. Andiamo adesso a vedere cosa potrebbe accadere nelle prossime giornate.

Questa settimana sarà decisiva per la definizione del nuovo allenatore. Conquistata la matematica qualificazione alla Champions, la dirigenza rossonera adesso si concentrerà sul mercato. E come affermato dallo stesso Giorgio Furlani, questa attività è già iniziata. Quindi impellente la scelta del tecnico per condividerne le strategie.

Il nome di Julen Lopetegui continua ad essere molto caldo, sebbene non abbiamo alcun indicatore che si voglia o si possa chiudere con lui in tempi brevissimi. Dalla Premier League giungono voci che parte della dirigenza del West Ham non sarebbe d’accordo ad assoldare il tecnico spagnolo. Sempre le stesse voci riferiscono di contatti avviati con il Milan, cosa che peraltro sappiamo anche noi.

Il fatto che ci sia stata una vera sommossa popolare e che si sia mossa anche la Curva Sud di Milano potrà fare cambiare idea alla dirigenza? La risposta è . Potrebbe, ma non abbiamo certezza che questo accada. Sicuramente il Milan sta seguendo anche altri profili e, checché se ne dica, Antonio Conte continua ad essere un nome caldo e una pista ancora percorribile. Ma non solo il tecnico leccese, ci sono stati contatti con Fonseca, ma la richiesta è arrivata direttamente dai suoi agenti e non la consideriamo una pista calda.

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Juventus, Galeone: “Allegri sta centrando tutti gli obiettivi, perché dovrebbe andar via?”

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Juventus, Allegri

Galeone, ex allenatore e maestro di Max Allegri ha analizzato la stagione del tecnico della Juventus e i suoi possibili scenari futuri

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Allegri, tra alti e bassi alla Juventus

Oggi tutti parlano di Allegri via dalla Juventus. Un mister non all’altezza della squadra che allena, non in grado di restare al passo dell’Inter e colpevole di aver fallito diverse occasioni per far bene. Ma è davvero così? Le difficoltà che si è trovato a dover affrontare il tecnico livornese non sono certo di poco conto e la qualificazione alla prossima Champions League, insieme a una finale di Coppa Italia che potrebbe comunque regalare un trofeo in una stagione sbiadita non sono da sottovalutare. La pensa così Giovanni Galeone, ex allenatore e maestro di Max Allegri, che si è esposto in prima persona alla Gazzetta dello Sport per difendere il suo operato.

Allegri a cena con Giampaolo e Galeone juventus

Galeone salva la stagione di Allegri

Come anticipato, Galeone ha speso belle parole per il suo amico. Ha dichiarato: “L’altro giorno ho sentito Max sereno. E lo sarei anche io al suo posto. Sta raggiungendo gli obiettivi che gli ha dato il club e ha il contratto per il 2024-25″. Ci sarebbe una buona occasione per uscire di scena da vincenti. Portando a Torino la Coppa Italia, infatti, Allegri compierebbe il più classico dei canti del cigno per salutare con stile. Tuttavia Galeone non è d’accordo con l’addio. Ecco le sue parole in merito: “Perché dovrebbe farlo? Sta rispettando gli obiettivi e ha un contratto fino al 2025. Non lo sento stufo della Juve. Se lo dovessero lasciare a casa, io ci rimarrei male e penso pure lui. E sarebbe un’ingiustizia se vince la Coppa e si qualifica in Champions”.

Un futuro lontano dalla Juventus?

Galeone ha parlato anche delle possibilità che Allegri vada via dalla Juventus, come si sente spesso dire negli ultimi giorni. Non esclude una richiesta del Napoli, poiché anche in passato De Laurentiis ci aveva fatto un pensierino. Ma anche l’Arabia è un’opzione molto quotata, sebbene non gradita al tecnico, con l’approvazione dello stesso Galeone. Il consiglio del maestro è di considerare solo due strade: una permanenza alla Juventus o un’esperienza in Premier League.

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I verdetti di Serie C del Girone C

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Serie C

Nel campionato di Serie C, la corsa verso i playoff e i playout ha regalato emozioni intense e colpi di scena degni di nota.

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Il Catania si riscatta: vola ai playoff, mentre il Potenza si gioca la salvezza

Nel campionato di Serie C, la corsa verso i playoff e i playout ha regalato emozioni intense e colpi di scena degni di nota. Il Catania, nonostante una stagione altalenante, ha saputo rialzarsi conquistando una posizione nei playoff grazie alla vittoria della Coppa Italia Serie C, un trionfo che ha aperto le porte della fase nazionale direttamente per gli etnei. Questo significa che il Catania, pur chiudendo la stagione regolare in tredicesima posizione, ha ottenuto il biglietto per tentare il salto in Serie B.

La Situazione PlayOff

Venendo ai playoff, Avellino e Benevento si posizionano rispettivamente al secondo e al terzo posto, seguiti da Casertana e Taranto. Il Picerno si piazza al sesto posto, mentre l’Audace Cerignola, Giugliano, Crotone e Latina completano la griglia dei playoff. Nel frattempo, i verdetti portano la Juve Stabia in Serie B, mentre Avellino, Benevento e Catania si preparano per il primo turno della fase nazionale dei playoff. La Casertana si unirà al secondo turno della fase dei gironi dei playoff, mentre Taranto, Picerno e Audace Cerignola inizieranno dal primo turno come teste di serie. Giugliano, Crotone e Latina si troveranno anch’essi al primo turno dei playoff, ma come non teste di serie.

La situazione PlayOut

La situazione dei playout, invece, coinvolge diverse squadre in lotta per la salvezza. Il Potenza si troverà ad affrontare il Monterosi, con il vantaggio di giocare il ritorno in casa propria e la possibilità di salvarsi con due pareggi. Un’altra sfida importante sarà il derby tutto pugliese tra Virtus Francavilla e Monopoli, con quest’ultimo che giocherà in casa il ritorno. Il pareggio con la Virtus Francavilla ha invece costato al Potenza la salvezza diretta, mentre il Catania ha compiuto l’impresa che ha lasciato a bocca asciutta squadre come Foggia e Sorrento, speranzose fino all’ultimo di qualificarsi.

Il Potenza e il Monopoli affronteranno rispettivamente Virtus Francavilla e Monterosi, con queste ultime due squadre che non godono del vantaggio del turno di ritorno in casa propria. Infine, il Brindisi retrocede in Serie D, chiudendo così un capitolo della sua storia calcistica.

 

 

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