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Quali sono i favoriti dei bookmaker per vincere l’Europa League?
La competizione più prestigiosa d’Europa resta sicuramente la Champions League, ma l’Europa League sta lentamente aumentando il proprio valore anche grazie alla partecipazione dei grandi club che accedono per via indiretta a questa manifestazione. Infatti club come l’Atletico Madrid, il Manchester United, e poi ancora il Siviglia e poi ancora il Chelsea, hanno contribuito ad accrescere il fascino della seconda manifestazione europea di calcio per club. Tutti gli occhi sono puntati sulle italiane, visto e considerato che Atalanta, Napoli e Lazio hanno tutte e tre assolute possibilità di arrivare in fondo, e riportare in Italia un trofeo europeo che manca dal 2010, in cui l’Inter ha alzato la Champions League.
Le spagnole dominano da oltre 10 anni
Forse più che le spagnole potremmo dire che a dominare negli ultimi dieci anni è stata una sola spagnola, che risponde al nome di Siviglia. Sono infatti sei le vittorie in Europa League per gli andalusi, che hanno con questo risultato anche conseguito il record nella competizione, a seguire c’è l’Atletico che negli ultimi dieci anni ha vinto due volte, così come il Chelsea. Difatti le squadre inglesi sono state le uniche a interrompere il dominio spagnolo, ma quest’anno non potranno aggiungere questo titolo alla bacheca della “corona inglese”, visto che non c’è nessuna squadra della Premier in Europa League. In ogni caso se non tutti, ma quasi tutti i bookmaker compreso Zodiacbet, concordano nel vedere ancora il Siviglia come la squadra da battere, è infatti la squadra allenata da Lopetegui che sta facendo anche bene in Liga, quella che sembra avere i favori dei pronostici. A seguire un’altra spagnola, blasonata ma in piena rifondazione: parliamo del Barcellona nel primo anno dopo Messi.
Le italiane: quanto peserà il campionato?
Passiamo alle italiane. Sulla carta, come valori in campo e come blasone, le tre italiane sono assolutamente attrezzate e preparate per portarsi a casa il trofeo. La sola variabile che potrebbe far cambiare questa situazione è l’andamento in campionato, e quindi le risorse mentali e fisiche a disposizione di calciatori, allenatori e staff. Prendendo ad esempio il Napoli, i partenopei che saluteranno Insigne a giugno, non possono esimersi dal lottare fino alla fine per la conquista della scudetto, visto e considerato che sono stati primi per oltre quattro mesi, e che la distanza dall’Inter può essere assottigliata o annullata nel giro di poche partite. Ciò potrebbe ovviamente pesare sulla qualità degli uomini di Spalletti, che abbiamo visto è andato in grossa difficoltà di formazione non appena il Napoli ha avuto infortunati uomini chiave come Osimhen. Discorso che cambia di poco per l’Atalanta e per la Lazio: il raggiungimento dei posti validi per giocare in Europa l’anno prossimo sono troppo importanti per entrambi i club, e si potrebbero perdere energie nervose in campionato, e quindi arrivare alle sfide di Europa League meno concentrati.
Dovranno essere degli ottimi strateghi quindi Spalletti, Gasperini e Sarri per riuscire a competere su due fronti senza perdere qualità.
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Milan, Cardinale stai attento: così giochi col fuoco | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, con questo mio editoriale vogliono prendere la voce di ogni singolo tifoso e portarlo idealmente al quarto piano di Via Aldo Rossi. La situazione non è di certo facile e la pentola potrebbe scoperchiarsi nel giro di poco tempo.
Dovessi iniziare una lettera rivolta alla presidenza rossonera esordirei col dire:” Cardinale, stai attento“.
Sì, perché probabilmente qualcosa all’interno dell’AC Milan, della sua storia e della sua tifoseria deve essersela persa per strada. Ok, la gaffe sulle Champions League vinte, peccati di inesperienza, ma i tempi dell’improvvisazione sono finiti.
I tifosi pretendono chiarezza, un progetto serio e ambizioso e una linea comune. Il casting sull’allenatore, a fine aprile, è una cosa che non si può vedere se ci si chiama AC Milan. Dirigenza spaccata sul nome, un mercato da iniziare e per il quale si è già in ritardo, insomma…lasciatemo dire, un gran casino.
Ma questo è niente rispetto a quello che realmente potrebbe accadere. Dell’insurrezione popolare dei tifosi di sabato fino a quella che potrebbe scatenarsi tra i giocatori. Perché gente come Maignan, Tomori, Leao, Theo Hernandez pretendono – per restare – un progetto serio e difficilmente rimarrebbero tranquilli, o tranquillizzati, da un Lopeteguei qualsiasi. Ogni riferimento non è volutamente casuale. Nemmeno Fonseca lascerebbe la piazza tranquilla.
Dal nome dell’allenatore che si andrà a scegliere si capiranno le reali intenzioni di questa proprietà. Antonio Conte a parte, soltanto uno tra Thiago Motta, Sarri o De Zerbi lascerebbe la piazza tranquilla. E per tranquilla intendo anche il numero degli abbonamenti che verranno sottoscritti la prossima stagione. Perché di questo si parla, di minori introiti nelle casse rossonere se la piazza si raffredda. E minore coinvolgimento degli stessi giocatori i quali potrebbero decidere di virare su altre piazze, anche in considerazione del fatto che gli stipendi al Milan non sono propriamente di quelli faraonici.
Tutto ciò premesso, capirete benissimo come sia fondamentale la scelta dell’allenatore e in quali seri rischi possano incorrere Cardinale & Co. Già perdonare la cacciata di Paolo Maldini non è stata facile da digerire per i tifosi, e di fatto non è stata digerita. Ripetersi la stagione successiva con un Lopetegui qualsiasi…beh, errare è umano, perseverare diabolico.
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Stadio Roma, un intoppo rischia di bloccare i lavori
Il progetto dello Stadio della Roma va a rilento: ora un nuovo evento potrebbe rallentare i lavori per la costruzione del nuovo impianto in zona Pietralata.
È accaduto anche durante la costruzione delle linee metro nella Capitale: basta un ritrovamento per bloccare tutto. Lo stesso potrebbe accadere per lo Stadio della Roma, poiché nell’area di Pietralata sarebbe stato rivenuto un manufatto archeologico: un fatto che potrebbe rallentare i lavori per la costruzione.
Radio Roma Sound FM90 ha riportato che la Soprintendenza Speciale ha fissato un sopralluogo insieme all’archeologo incaricato dalla Roma. Ecco che cosa è riportato nel comunicato stampa:
“Nel comunicare che, dalle prime ricerche effettuate, non sembrerebbero risultare agli atti della Scrivente notizie in merito ad una precedente scoperta del manufatto – prossimo comunque al castellum aquae e alla cisterna di età romana individuati nelle indagini SDO degli anni ’90 del secolo scorso (webgis SSABAP www.archeositarproject.it, codice PA 14847 e 14580, codice OI 4011) – e che pertanto si ravvisa la necessità di effettuare un sopralluogo sul posto insieme all’archeologo incaricato per le attività archeologiche dalla AS Roma in data da concordare.
Si invita Codesta Amministrazione/Codesta Società a provvedere con urgenza alla messa in sicurezza dell’area interessata dalle evidenze, presso le quali – come indicato nella segnalazione del Comitato Popolare Monti di Pietralata – sarebbero “posizionate da ignoti delle reti posticce per impedire di caderci all’interno”.
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Milan, Furlani si piega ma non si spezza: la fiducia (condizionata) di Gerry Cardinale
Milan, andiamo ad analizzare qui di seguito alcune voci pervenute direttamente dai salotti del quarto piano di Via Aldo Rossi. La posizione di Giorgio Furlani non è ad oggi in discussione, ma…
La posizione di Giorgio Furlani all’interno dell’AC Milan è di certo ridimensionata. Nel momento in cui si chiuderà la stagione, verrà tirata una riga e inevitabilmente verranno fatte attente riflessioni, sarà impossibile non evidenziare le evidenti responsabilità dell’Amministratore Delegato, unite anche ai meriti ci mancherebbe, dell’attuale gestione.
La stagione, nonostante un secondo posto in campionato, non è certamente da ricordare. Eliminati dalla Champions League e dalla Coppa Italia, surclassati da ormai diverso tempo dall’Inter e con un allenatore che, col senno di poi, andava cambiato la scorsa stagione, quando – lo ricordiamo tutti – si pensò invece di cambiare il duo Maldini/Massara. Scelte forti, coraggiose, ma che giustamente devono essere analizzate e affrontate. Con le giuste conseguenze.
Siamo ragionevolmente certi, e queste sono le informazioni ricevute di recente, che Furlani verrà confermato, ma la fiducia non sarà incondizionata. Gerry Cardinale ha profonda stima per il dirigente, tuttavia la sua permanenza sarà apunto condizionata dai risultati e la scelta dell’allenatore sarà il primo aspetto. Riteniamo che il nuovo tecnico rossonero alla fine verrà scelto trai nomi della cordata Furlani/Moncada e quindi tendiamo a mettere in secondo piano Antonio Conte voluto invece da Zlatan Ibrahimovic e da gran parte dei tifosi.
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