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Programmi VIP: premi, cashback e altri vantaggi
Hai presente quel momento in cui, dopo l’ennesimo deposito e mille giri a vuoto, ti chiedi: “Ma almeno mi torna qualcosa indietro?” Ecco, i programmi VIP dei casinò online nascono proprio per farti sentire meno… spremuto.
O quantomeno per farti illudere che spendere come se fossi l’erede di una famiglia reale abbia un senso. Su NineCasino, ad esempio (sì, parliamo proprio di un casinò online italiano), entrare nel programma fedeltà può trasformarti da semplice comparsa digitale a protagonista della scena.
Chi è davvero un VIP in un casinò online?
C’è chi pensa che basti una carta di credito dorata per essere considerati VIP. In realtà, nei casinò online, il concetto è un po’ più… algoritmico. Niente autisti, niente champagne (al massimo uno spritz da solo sul divano), ma parecchie attenzioni digitali.
Per essere etichettato come “molto importante”, basta dimostrare che giochi con costanza, che versi una certa somma e, possibilmente, che non chiami l’assistenza ogni tre ore. Sì, è tutto un po’ meno glamour di quanto sembra, ma il riconoscimento può tradursi in vantaggi reali. Ogni piattaforma ha le sue regole, ma i meccanismi si assomigliano: più giochi, più sali. E se non molli, a un certo punto iniziano ad arrivare piccole coccole sotto forma di bonus e privilegi.
I vantaggi più comuni dei programmi VIP
Ti sei mai chiesto se tutta questa fedeltà viene premiata? Bene, in molti casi sì. Anche se non ti mandano a Monte Carlo con jet privato, i benefici ci sono e possono risultare molto interessanti. Alcuni sono immediati e visibili, altri più discreti ma utili nel lungo termine. In ogni caso, sapere cosa ti aspetta può aiutarti a decidere se vale la pena inseguire il badge dorato. Ecco i vantaggi che potresti trovare in un tipico programma VIP:
- Bonus personalizzati sulla base del tuo stile di gioco;
- Giri gratis extra su slot selezionate;
- Cashback settimanale sulle perdite (più giochi, meno piangi);
- Limiti di prelievo aumentati e transazioni più veloci;
- Accesso prioritario all’assistenza clienti (niente più code infinite in chat);
- Inviti a tornei riservati o eventi esclusivi (online o dal vivo).
Se già ti brillano gli occhi, capiamo il perché. Ma tieni a mente che i vantaggi variano molto da sito a sito, e quello che oggi sembra un regalo domani potrebbe sparire senza avviso.
Dopo tutto, i casinò online non sono enti di beneficenza: ti premiano, ma perché sanno che tornerai.
Livelli VIP: scalare la vetta a colpi di click
Una cosa è certa: nessuno ti regala il livello Platino con il primo login. Dietro ogni status VIP c’è una scalata. E no, non è romantica come l’Everest.
L’idea è semplice: giochi → accumuli punti → sali di livello → ottieni vantaggi. Il tutto condito da un’interfaccia che cerca di farti sentire un agente segreto ogni volta che sblocchi una nuova soglia. Ogni gradino della scala ha le sue “ricompense”, ma anche i suoi paletti. Alcuni livelli si raggiungono con facilità, altri richiedono depositi più sostanziosi o frequenza da cardiopalma. Generalmente, la struttura è qualcosa del genere:
- Livello 1 (Novizio fedele) – ricevi qualche punto fedeltà, giusto per iniziare a sentirti parte di qualcosa;
- Livello 2 (Bronzo) – bonus mensili, qualche giro gratis, niente di trascendentale ma meglio di niente;
- Livello 3 (Argento) – cashback più corposo, limiti di prelievo un filo più umani;
- Livello 4 (Oro) – bonus settimanali su misura e un manager personale che ti chiama “carissimo”;
- Livello 5+ (Platino, Diamante, Uranio impoverito?) – giri gratis su richiesta, regali fisici, viaggi (sì, anche quelli veri), e un senso di onnipotenza digitale.
Ogni programma ha la sua nomenclatura: alcuni si inventano nomi esotici tipo “Elite Reale” o “Astronauta del Casinò”. Ma alla fine il succo è sempre lo stesso: chi spende, riceve.
Il consiglio? Gioca come ti pare, ma occhio a non far diventare il “salto di livello” l’unico obiettivo. Non sei in palestra.
Cashback: il contentino che consola
Hai appena perso un’intera serata davanti alla roulette live, e il tuo saldo è a -20. Ti senti svuotato come il frigo a fine mese. Ma poi arriva il cashback, quel piccolo segnale che dice: “Ehi, ti vediamo. Ti ridiamo qualcosa”.
Il cashback non cancella la perdita, ma la rende un po’ meno amara. E spesso ti salva dal classico momento di autocommiserazione davanti allo schermo nero.
Funziona così: perdi → il casinò calcola una percentuale → te la restituisce, in bonus o contanti. Non male, no? Tieni presente però qualche dettaglio importante:
- Il cashback può essere giornaliero, settimanale o mensile;
- Di solito va dal 5% al 25%, ma solo sulle perdite nette;
- Spesso ha dei limiti massimi (tipo: “ti ridiamo qualcosa, ma non esagerare”);
- I rimborsi possono essere soggetti a requisiti di scommessa.
Anche qui, ogni casinò ha le sue condizioni. Alcuni ti danno cashback vero, altri solo sotto forma di bonus da rigiocare. Occhi aperti, sempre.
Non aspettarti che ti paghino la cena, ma almeno ti offrono il caffè (virtuale).
Come si entra in un programma VIP
Non serve essere figli del proprietario. In molti casi, diventare VIP è questione di costanza e numeri. Non numeri da Nobel, eh: parliamo di depositi, giri, e scommesse.
- Volume di gioco (quanto depositi e quanto scommetti);
- Frequenza di accesso e attività;
- Preferenze di gioco (slot, live, tavoli);
- Numero di prelievi o richieste di assistenza.
Più sei presente e “attivo”, più probabilità hai che ti notino. E sì, anche qui l’algoritmo comanda. Il bello? Una volta dentro, spesso ti assegnano un account manager personale. Una sorta di “buttafuori al contrario” che ti apre le porte.
Il brutto? Se smetti di giocare, puoi retrocedere. Non è un matrimonio: serve partecipazione continua.
Occhio alle fregature: leggere sempre il regolamento
Ah, il mitico regolamento scritto in corpo 8 con trecento asterischi. Lo ignoriamo tutti, finché non ci serve. I programmi VIP possono sembrare generosi, ma ci sono clausole, limiti, condizioni nascoste. Ed è lì che casca il giocatore. Prima di lanciarti nella corsa al Platino, dai una lettura critica a:
- I requisiti di scommessa legati ai bonus VIP;
- La validità dei vantaggi (scadono? Si azzerano ogni mese?);
- La trasparenza nei criteri di avanzamento: ci vogliono 1000 punti o 100.000?;
- Eventuali penalità o retrocessioni in caso di inattività.
Se ti sembra che sia troppo complicato, probabilmente lo è. Non è un brutto segno chiedere chiarimenti all’assistenza.
Ne vale la pena? Dipende da te
Se giochi molto, ti piace ricevere extra e vuoi avere qualche vantaggio concreto, allora sì, entrare in un programma VIP ha senso.
Se invece usi il casinò ogni tanto, come passatempo saltuario, non farti distrarre da lucine e titoli dorati. La tua esperienza non migliorerà magicamente con un badge.
C’è chi gioca per vincere e chi gioca per divertirsi. E poi ci sei tu, che magari vuoi anche ricevere un bonus personalizzato ogni tanto.
Conclusione
I programmi VIP servono a far sentire il giocatore speciale. Funzionano? Sì, in molti casi. Ma bisogna leggere tra le righe, capire cosa offrono davvero, e valutare se ne vale la pena per il proprio stile di gioco. Se ti piace sentire che il casinò ti riconosce come cliente abituale, e magari ti premia con qualche vantaggio concreto, allora fai pure un pensierino alla scalata.
Altrimenti, resta nella zona “non VIP” con orgoglio. Almeno lì, nessuno ti chiama per chiederti se vuoi un bonus alle 8 del mattino.
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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