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Premio Calciobidone 2023: Angel Di Maria tra i bidoni d’oro

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premio calciobidone

Premio Calciobidone 2023 al via. Un 2023 da dimenticare per i bianconeri: come conseguenza, ben quattro suoi giocatori sono stati nominati per la votazione più controversa del calcio italiano. 

Giunto al compimento dei suoi primi tre lustri, il Calciobidone non cambia la sua (nobile) mission perché, come e più dei migliori interpreti (vedi Messi che un mese fa ha ritirato il suo 8° Pallone d’Oro), è impossibile dimenticarsi dei peggiori. Quelli che ci fanno correre un brivido lungo la schiena, quelli che caratterizzano le nostre espressioni facciali più disgustate.

Al grido di “abbiamo toccato il fondo” (anche se non ci crediamo, anche perché… “Al peggio non c’è mai fine”), oggi parte la votazione più controversa del calcio italiano. Ebbene, il Calciobidone 2023. Deputata a proclamare a furor di popolo, lo straniero più deludente del 2023, colui il quale raccoglierà l’eredità di Arthur Melo. Si tratta del brasiliano che ha combattuto per il titolo con l’ex compagno di squadra Aaron Ramsey, già vincitore nel 2021 (e 5° nel 2020).

CALCIOBIDONE 2023: L’OSCAR MENO AMBITO DEL CALCIO ITALIANO

Il Calciobidone, realizzato da anni dal portale Calciobidoni.it insieme allo storico partner Guerin Sportivo (la rivista sportiva più antica del mondo), oltre che dal mensile Calcio 2000. Come ormai da tradizione, in Giuria ci sono, tra gli altri, i Direttori delle citate riviste: Ivan Zazzaroni e Fabrizio Ponciroli. Gli altri giurati sono, invece: Daniele Bartocci (pluripremiato Giornalista marchigiano), Gianmaria Borgonovo (ex Calciogourmet.it), Carmine Cassandra (Direttore Editoriale Fantacalcio.it).

Quindi Vittoria Castagnotto (Conduttrice presso 7 Gold), Alfredo De Vuono (Project Manager di Fantacalcio.it), Darwin Pastorin (Giornalista e Scrittore), Matteo Politanò (Il Secolo XIX). E la new entry Eleonora Cristiani. Quest’ultima è attiva su Sportitalia e conosciuta soprattutto per il format «Oltre il 90°», che prevede la sua presenza nelle adiacenze degli Stadi d’Italia al termine di gare di campionato e coppa. Con l’obiettivo di intervistare la voce dei tifosi più caldi, strambi ed appassionati. A dirigere questo prestigioso parterre, come sempre, il Blogger e Scrittore Cristian Vitali.

I CANDIDATI AL BIDONE D’ORO DELL’ANNO 2023

Quest’anno ci sono parecchi grandi nomi, e nessuno banale o poco conosciuto: ABRAHAM (Roma), ALEX SANDRO (Juventus), DE KETELAERE (Milan/Atalanta). Poi DI MARIA (Juventus), JOVIC (Fiorentina/Milan), MAXIMIANO (Lazio), ORIGI (Milan). Infine PAREDES (Juventus/Roma), POGBA (Juventus), SABIRI (Sampdoria/Fiorentina). Nessuna conferma rispetto alle precedenti Edizioni, ma spicca la presenza di ben quattro “colonne” della Juventus, chiaro sintomo del deludente 7° posto della scorsa stagione, peggior risultato dei bianconeri da 13 anni a questa parte. Nel 2011 si piazzarono sempre settimi, prima di dare il via al ciclo più vincente della storia con ben 9 Scudetti consecutivi.

COME VOTARE – Si vota, come di consueto, tramite i Profili Social (Facebook, X (ex Twitter) e Instagram) di Calciobidoni.it. In alternativa attraverso gli appositi form, sul Calciobidoni.it e Guerinsportivo.it! Ma non dimenticatevi di giocarvi il “Jolly”. Oltre a comunicare la vostra preferenza, potete suggerire un ulteriore calciatore straniero non presente nella “Flop Ten”. Ciò dando così libero sfogo alla vostra personale opinione citando un giocatore che è rimasto escluso dai finalisti selezionati dalla Giuria. Il calciatore che sarà maggiormente citato succederà a Kelvin Yeboah, ghanese del Genoa dalle polveri bagnate.

Il Calciobidone, come noto, è riservato ai calciatori stranieri; tuttavia, da diversi anni, è nata una consuetudine che vende apparire nella Locandina Ufficiale un personaggio italiano. Volto legato al mondo del calcio, che ha deluso nello stesso periodo oggetto della votazione. Ebbene, quest’anno, dopo aver considerato anche Belotti. Proprio il “Gallo” capace di lasciare il Toro da svincolato dopo anni da Capitano – facendo infuriare i tifosi per il suo silenzio – e di scegliere la Roma. Team in cui è stato capace di non realizzare neppure una rete in campionato. Ma alla fine riteniamo sia stato più giusto scegliere Nicolò Zaniolo, che ben presto ha rappresentato l’ennesimo dimostrazione del detto che vede il genio andare a braccetto con la sregolatezza. W il Razzie Awards del Calcio Italiano.

Bidone d’oro Calciobidone 2023

Giornalista marchigiano classe 1989, in oltre 17 anni di giornalismo si occupa di argomenti quali cronaca e sport. Laureato in Economia e Commercio (110 e lode), ha lavorato come telecronista, radiocronista e inviato, rivestendo l’incarico di responsabile ufficio stampa (Jesina Calcio) e collaborando con magazine, settimanali, quotidiani cartacei (Corriere Adriatico) e online. Eletto Professionista dell’anno 2021 Giornalismo Sport & Food a novembre 2021 presso Hotel Principe Savoia Milano, in occasione del prestigioso premio Le Fonti Awards. Ha partecipato negli anni a eventi sportivi come Gran Galà Calcio Serie A Milano, Gran Galà Calcio Serie B, Sport Digital Marketing Festival e Olimpiadi del Cuore di Forte dei Marmi. Nel suo cv un Master Sport – Digital Marketing & Communication del Sole 24 Ore. A marzo 2022 è stato eletto Professionista dell’Anno Comunicazione e Giornalismo Settoriale a Piazza Affari – Borsa Italiana Milano in occasione di Innovation&Leadership Awards. Risulta tra i vincitori del premio ‘Overtime Web Festival 2018’ (miglior articolo sport individuali), si conferma nel 2019 e ottiene il premio giornalistico nazionale Mimmo Ferrara 2019 (menzione speciale all’Odg - Napoli). E’ tra i vincitori del concorso letterario Racconti Sportivi 2019 (Centro Sportivo Italiano – Historica) la cui cerimonia di premiazione si è svolta in occasione della settimana del Salone del Libro di Torino 2019 e al Teatro Arena di Bologna. Si ripete nell’edizione 2020 di Racconti Sportivi. È stato premiato a Maggio 2019 come miglior giornalista under 30 ‘Premio Renato Cesarini 2019’. Nominato tra i migliori 30 millennials d’Italia 2019, vincitore del prestigioso Myllennium Award all’Accademia di Francia a Roma in ambito comunicazione sportiva. A settembre 2019 riceve la menzione d’onore al Premio Letterario Città di Ascoli Piceno. Ha all’attivo interventi e docenze in giornalismo e comunicazione in università e master (Roma, Bologna, Ancona, Macerata). A luglio 2020 viene premiato dal Ministro Sport Vincenzo Spadafora al Myllennium Award 2020 (Accademia di Francia – Villa Medici), alla presenza del Presidente Coni Giovanni Malagò, e ottiene il premio speciale di migliore giornalista giovane al Premio Cesarini ad agosto 2020. A Torino vince sempre nel 2020 il Premio Giovanni Arpino - Inedito dedicato alla letteratura sportiva. Vincitore del titolo di miglior blogger sportivo 2020 (Blog dell’Anno 2020) e del premio di giornalismo sportivo Simona Cigana 2020 (Friuli Venezia Giulia). Vince il Premio Giornalismo Internazionale Campania Terra Felix 2021 (sezione web), anche la menzione speciale al Premio Internazionale Città di Sarzana e al Premio Santucce Storm Festival sempre in ambito storytelling sportivo. Premiato al festival Nazionale del Giornalismo e Racconto Sportivo 2023 e al premio giornalismo internazionale Campania Terra Felix 2023. Autore del libro Happy Hour da fuoriclasse al Bartocci. E’ giornalista Giudice del programma King of Pizza 2022 (Sky Canale Italia - talent-show cucina gourmet). Il suo blog principale è www.danielebartocci.com Ha vinto anche il Premio Pizza d'oro 2022 (giornalismo - evento World Masterchef Milano Marittima) e il premio miglior giornalista giovane 2023 (Teatro dell'Aquila - Fermo - Premio R.Cesarini 2023). Eletto blogger dell'anno 2022 (Blog dell'Anno). Ha ricevuto il riconoscimento (food storytelling) a Excellence Food Innovation (Stadio Olimpico Roma - Cucina della Nonna), confermato tra i migliori professionisti horeca anche per il 2023 (BarAwards 2023). Vincitore del premio 100 Eccellenze Italiane alla Camera dei Deputati (food) e Food and Travel Awards 2022. Eletto miglior giornalista sportivo giovane in occasione del Premio Andrea Fortunato 2024 al Salone d'Onore del Coni; vincitore del Premio Sportivo Internazionale Pietro Mennea 2024 e premio comunicazione d'eccellenza 'Parola d'Oro in Campidoglio' nel 2025.

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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”

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Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.

Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.

Sul momento buio:

“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.

Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:

“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.

Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.

“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.

Vanoli.

“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.

Rigore contestato da Kean e Mandragora.

“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.

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Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”

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Lazio

Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.

Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.

Lazio, la reazione di Lotito

Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Lazio

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.

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Esteri

Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce

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Besiktas

Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.

Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.

Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

Galatasaray

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga

L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.

Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.

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