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Olimpic story: Trebisonda Valla, la prima donna italiana medaglia d’oro
Storia della velocista italiana, la prima donna a vincere alle Olimpiadi.
Trebisonda Valla nacque a Bologna il 20 maggio 1916. L’originale nome le fu dato dal padre in omaggio all’omonima città turca, da lui ritenuta la più bella del mondo. Un giorno un giornalista la chiamò erroneamente Trebitonda e da quel momento qualcuno prese a chiamarla Trebitondina e così si arrivò ad Ondina, il nome con cui è passata alla storia. In famiglia però accettarono quel nomignolo solo dopo i Giochi di Berlino del 1936. Già, Berlino, l’Olimpiade che la fece entrare nell’Olimpo dello sport. Ma come ci arrivò Ondina? Cominciò giovanissima e si mise subito in luce per le sue doti, rivaleggiando con la compagna di scuola Claudia Testoni. A tredici anni era già una promessa dell’atletica e l’anno dopo entrò in nazionale. Nel 1936, a sedici anni, il Vaticano si oppose alla sua convocazione olimpica perché riteneva sconveniente che una sedicenne, unica donna della spedizione, affrontasse una traversata oceanica.
Ondina Valla era un’atleta versatile che otteneva ottimi risultati nel salto, nella corsa e negli ostacoli e divenne subito una beniamina del pubblico. Persino il governo fascista la elevò ad esempio della sana e robusta gioventù nazionale. Per la stampa era “il sole in un sorriso“.
Berlino e gli 80 metri ostacoli, appuntamento con la storia
Ondina aveva 20 anni quando partecipò ai Giochi di Berlino, un’Olimpiade controllata dall’allora cancelliere Adolf Hitler che presenziò alle gare ed ebbe anche delle delusioni, come abbiamo già visto con Jesse Owens.
Ondina Valla si fece subito notare il 5 agosto, vincendo la semifinale degli 80 metri ostacoli in 11″6, tempo che gli valse il record del mondo. Il giorno dopo si corse la finale, equilibrata sino all’ultimo con quattro atlete che piombarono insieme sul traguardo. Tuttavia non ci furono dubbi sulla vittoria dell’atleta azzurra, che corse in 11″7, ma si dovette ricorrere al fotofinish per stabilire l’ordine d’arrivo delle sue inseguitrici. Fuori dal podio, invece, si ritrovò Claudia Testoni. Le due poi parteciparono insieme alla staffetta 4×100 con altre due compagne di squadra e conquistarono il 4° posto.
Tornata in Italia divenne un simbolo per le ragazze italiane, conquistando un’immensa popolarità nel pieno dell’epoca fascista. La gara di Berlino, inoltre, portò il governo ad ammorbidirsi, anche se non ad aprirsi del tutto, sulla partecipazione delle donne all’attività sportiva. Le competizioni femminili vennero quindi usate per esaltare la forza della razza ariana, cosa che già faceva con le gare degli uomini.
Dopo le Olimpiadi la Valla fu costretta a ritirarsi dall’attività sportiva per un problema alla schiena, che poi si rivelò una spondilosi vertebrale. Gareggiò fino ai primi anni quaranta, cimentandosi anche nel getto del peso e nel lancio del disco, specialità in cui conquistò il primo posto ai campionati abruzzesi del 1952.
Terminata l’attività sportiva, Ondina Valla sposò Guglielmo de Lucchi e con lui si trasferì a L’Aquila. Nel 1978 subì il furto della medaglia d’oro che non fu mai recuperata ma nel 1984 la FIDAL le consegnò una copia. Morì a 90 anni il 16 ottobre 2006.
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Milan, Fabio Ravezzani:” Due allenatori in grado di garantire fiducia risultati ed entusiasmo” | I nomi
Milan, il noto giornalista Fabio Ravezzani si è espresso in merito all’avvicendamento in panchina dei rossoneri. Andiamo a leggere qui di seguito le sue parole sul social X.
Il post derby non ha fatto altro che alimentare molte certezze già insite nel tifoso rossonero. Qui di seguito le parole di Fabio Ravezzani in merito all’allenatore che potrà sedersi sulla panchina del Milan.
“Pioli ha fatto cose importanti, ma 6 derby persi consecutivamente sono una macchia indelebile per la sua gestione. Una macchia che oscura tutti i meriti precedenti. L’ambiente è depresso, rassegnato, sfiduciato, il che è molto pericoloso. Oggi, a parte Conte, esistono solo due allenatori in grado di garantire al Milan fiducia, risultati ed entusiasmo. Sono Sarri e Motta. Tentare un altro Moneyball su un tecnico straniero sarebbe rischiosissimo”.
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Pioli-Napoli, ci siamo: De Laurentiis prepara un triennale
Pioli-Napoli, quella che era una voce anticipata proprio da noi di Calcio Style, sta trovando sempre più conferme. Vediamo qui di seguito in dettaglio.
Le parole di circostanza di Giorgio Furlani al termine della gara di ieri sera contro l’Inter non devono di certo fuorviare. Ovviamente l’intento della dirigenza è quello di non destabilizzare l’ambiente in vista della gara di sabato contro la Juventus ed in generale per provare a centrare il secondo posto in campionato che assicurerebbe la presenza in Champions League la prossima stagione.
La decisione tuttavia è stata presa, Stefano Pioli lascerà l’AC Milan in estate per volare a Napoli dove lo attenderà una sfida complicata, ma stimolante allo stesso modo. Più o meno la stessa situazione di quando, cinque anni fa, si è trovato sulla panchina del Milan.
Stando alle ultime nostre indiscrezioni, Pioli avrebbe già comunicato alla squadra la sua partenza e si starebbe accordando proprio con lo stesso De Laurentiis il quale ha pronto per lui un triennale da 3,5 milioni a stagione più bonus legati al raggiungimento di determinati obiettivi.
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Milan, Pioli via al 100%: settimana decisiva per il successore | Abbandonata la pista Conte?
Milan, continuano i ragionamenti in casa rossonera per il successore di Stefano Pioli. Questa sarà una settimana decisiva per arrivare ad una soluzione condivisa.
Le certezze a oggi sono due: Pioli lascerà il Milan e nel mese di gennaio c’è stato un accordo di massima con Antonio Conte. Tutto il resto è noia, come cantava Califano, o quasi. Abbiamo letto sentito in questi ultimi giorni decine di nomi per il prossimo allenatore. Siamo passati da Lopetegui a Fonseca, da Pellegrini a Potter, da Xavi ad Allegri, fino ad arrivare a Thiago Motta e al tecnico leccese, coi quali a gennaio i contatti erano stati più assidui.
Juventus e Milan stanno tuttavia avendo un comportamento speculare. Una parte delle rispettive dirigenze starebbe caldeggiando Conte, il quale gradirebbe in egual misura sia la soluzione bianconera che quella rossonera, perché rispetterebbero la volontà di rimanere in Italia e possibilmente vicino a Torino. Conte alla Juventus e Motta al Milan? Soluzione possibile, ma ci risulta che l’attuale tecnico del Bologna stia accelerando per sostituire Allegri.
Quindi Conte al Milan? Non è matematico, né scontato, nonostante una grossa fetta dei tifosi rossoneri starebbe in queste ore acclamando il suo nome. Parte della dirigenza è contro l’arrivo di Conte e lo stesso Ibrahimovic, che invece lo vuole, si trova al momento in un forte stato di difficoltà. Imporsi da ultimo arrivato, oppure ragionare su un profilo condiviso? A occhio potrebbe prevalere la seconda scelta, tuttavia continuiamo a registrare contatti con Conte. Non abbandoniamo di certo questa pista.
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