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La nazionale verso gli spareggi contro la Macedonia
Per la nazionale italiana la magia degli europei è finita, Mancini medita una mezza rivoluzione. La mancata qualificazione ha aperto una falla in federazione
La mancata qualificazione diretta ai prossimi mondiali del 2022, centrata dalla Svizzera a discapito degli azzurri, ha aperto una minicrisi in federazione. Che imputa a Mancini l’ostinazione nel puntare su Jorginho rigorista e soprattutto una eccessiva riconoscenza verso il gruppo campione, anche di fronte all’evidenza di stati di forma fisica non ottimali.
Il commissario tecnico Roberto Mancini e il suo staff sono consapevoli che la situazione empatica creatasi durante i campionati europei è irripetibile, così come sono consci del fatto che il gruppo va rinnovato in alcuni ruoli chiave, fra difesa e attacco soprattutto. In questo senso gli osservatori federali e lo staff di Mancini stanno vedendo molte partite di serie a e anche di serie b, alla ricerca di possibili profili adatti alla maglia azzurra.
Come dimostra la chiamata di Zaniolo, quando era ancora una scommessa, Mancini non si farà problemi a chiamare elementi nuovi e sui quali scommettere. E lo farà.
Le manovre per gli oriundi e le nuove idee reparto per reparto
I dirigenti federali dopo un lungo colloquio con Roberto Mancini, Gianluca Vialli, Gabriele Oriali e Alberico Evani hanno deciso di proporre ai difensori Ibanez (Roma) e Luiz Felipe (Lazio) la maglia della nazionale.
Stessa proposta è stata fatta a Joao Pedro, attaccante e capitano del Cagliari. Essendo oriundi, possono indossare la casacca azzurra. Con questi tre nomi si vuole porre rimedio alla penuria di difensori centrali e soprattutto al mal di gol in attacco, dove Immobile non riesce a replicare il rendimento del club e dove Belotti ormai non offre nessuna garanzia
. Ma andiamo a vedere la situazione reparto per reparto a cominciare dalla difesa. Fermo restando il totem Donnarumma, nelle prossime amichevoli saranno chiamati Cragno, Meret e Gollini. Per Sirigu maglia sicura negli spareggi, ma non per l’eventuale mondiale in Qatar.
In difesa la nazionale come difensori centrali, punta a convincere gli oriundi, mentre sulle fasce Calabria e Dimarco saranno parte del gruppo in pianta stabile aggiungendosi a Di Lorenzo ed Emerson Palmieri sulle fasce, mentre si studiano i progressi di Luca Pellegrini e si attende con ansia il ritorno di Spinazzola.
Si fa strada l’idea Darmian in aggiunta per le fasce, nonostante un’età non verdissima. A Mancini piacciono molto l’under 21 della Spal, il centrale Okoli e l’atalantino Lovato: possibili sorprese. In mediana potrebbe essere clamorosamente escluso Jorginho, a favore di Tonali. Il pacchetto su cui si punterebbe sarebbe quello con Barella, Verratti, Tonali, Locatelli, Cristante, Lorenzo Pellegrini, Cataldi, Pessina e Pobega.
Lo staff tecnico della nazionalecomincia a valutare con interesse un possibile passaggio al 4-3-1-2 per immettere un trequartista in aiuto alle punte. Per questo motivo stanno seguendo i vari Aramu, Vignato, Castrovilli e Zaniolo ritenuti adatti al ruolo. Mentre in attacco il citti ha parlato con Balotelli ed è possibile un suo ritorno in nazionale al posto di Belotti.
Insieme a lui Scamacca ed Immobile. Seconde punte/esterni Chiesa, Berardi, Insigne, Raspadori, Kean, Orsolini e Politano. Bernardeschi potrebbe essere insieme a Jorginho un altro silurato eccellente. Ma c’è un nome che potrebbe sparigliare i giochi offensivi: Lucca del Pisa. Il ragazzo gioca in b, ma è di un livello superiore e Mancini pare intenzionato a chiamarlo nelle prossime amichevoli.
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Matri, niente ritorno in campo: il motivo
Matri dovrà rinunciare a tornare in campo, non potrà aiutare la Graffignana, società della seconda categoria lombarda.
Una norma federale impedisce all’ex attaccante di Milan, Cagliari, Juventus, Fiorentina, Lazio, Sassuolo, Genoa e Brescia a tornare in campo a quattro anni dal ritiro. Aveva accolto con entusiasmo la richiesta della società del suo paese, fatta di amicizie e conoscenze.
Lo stesso Matri, attualmente opinionista tv, a spiegare su Instagram il motivo:
“Purtroppo non potrò tornare a giocare. Ho accettato con molto piacere l’invito dei miei amici della Graffignana, il mio paese natale, ma esiste una norma che impedisce il tesseramento, se si è iscritti all’albo degli allenatori professionisti. Non voglio assolutamente polemizzare, avrei fatto sicuramente una brutta figura, ma voglio sensibilizzare questa tematica. Può capitare di giungere a trent’anni e non riuscire a trovare squadra, a questo punto si pensa subito di restare nel settore frequentando corsi di allenatore”.
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Serie A eBay: il derby Como-Inter chiude il sabato
Serie A eBay: il secondo anticipo della sesta giornata di campionato è Como-Inter. Le probabili formazioni e dove vedere la sfida tutta lombarda.
I risultati della scorsa settimana non sono stati troppo soddisfacenti per entrambe le squadre.
Voglia di rivalsa quindi, per un derby che scalda la sesta giornata del campionato di Serie A eBay.
La voglia oggi in campo
Il Como vuole spezzare una serie negativa di risultati, dopo il debutto vittorioso proprio nell’altro derby contro il Milan, ora al quinto posto.
L’Inter di Gianpiero Piovani terza in classifica e reduce da un pareggio contro la Roma, vuole approfittare di questo match per mettere pressione alla Juventus, che domani alle 15.30 incontrerà proprio le giallorosse.
Dove vedere Como-Inter, 6a giornata di Serie A eBay
Il match è in programma allo stadio Ferruccio di Seregno alle 18:00.
Sarà trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma Dazn.
Probabili formazioni
Como (4-4-2): Gilardi, Marcussen, Rizzon, Bou Salas, Spinelli,Bergersen, Vaitukaityte, Del Estal, Kramzar, Karlernas, Nischler.
All. Stefano Sottili
Inter (4-3-1-2): Runarsdottir, Merlo, Bowen, Andres, Bartoli, Detruyer, Milinkovic, Serturini, Magull, Cambiaghi, Wullaert.
All. Gianpiero Piovani
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Ferraris, oggi l’offerta di Genoa e Samp per acquistare lo stadio
La Genova Stadium, società pariteticamente partecipata da Genoa e Sampdoria, è pronta a inviare oggi una PEC al Comune di Genova con la proposta di acquisto dello stadio Luigi Ferraris, valutata attorno ai 14 milioni di euro.
Questo passaggio consentirà al sindaco Marco Bucci di dichiarare l’offerta di pubblico interesse, avviando così la procedura per formalizzare l’acquisto e presentarsi al Ministro per lo sport, Andrea Abodi, con un’offerta concreta.
Negli ultimi giorni, Bucci ha intensificato la pressione sui club affinché si arrivasse a questo momento decisivo, fondamentale per mantenere viva la candidatura di Genova come una delle cinque sedi italiane per EURO 2032, torneo che si svolgerà in Italia e Turchia.
Sebbene le trattative siano state lunghe e complesse, le uniche alternative concrete emerse fino a ora sono state legate a Cds Holding, che ha mostrato interesse in passato.
Ci sono stati diversi punti da chiarire tra Genoa e Sampdoria, in particolare riguardo all’aspetto economico dell’operazione, le modalità di investimento e le garanzie necessarie.
Nelle settimane precedenti, entrambi i club avevano affermato di avere le potenzialità per affrontare l’acquisto anche autonomamente.
Ora, con gli ultimi dettagli da definire, sembra che la proposta di acquisto possa finalmente partire, a meno di imprevisti dell’ultim’ora.
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