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Napol-Sassuolo: pagelle e parole di Ancelotti
In un pomeriggio domenicale dal cielo coperto ci pensa il Napoli a dare luce al San Paolo: i ragazzi di mister Ancelotti infilano la seconda vittoria in questa settimana dopo, quella di mercoledì con i reeds di Liverpool.
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Ancelotti cambia ancora i titolari
E’ l’ennesima rivoluzione in campo quella attuata dal mister di Reggiolo in questa partita di campionato. Novità preannunciata quella del terzino sinistro Malcuit che sposta Hysaj sulla corsia di destra, causa defezione di Mario Rui. Cambiato quasi in toto il centrocampo: con gli innesti dal 1′ di gioco di Rog e Diawara per le vie centrali ed Ounas e Zieliński ad agire sulle corsie di fascia spesso scambiate tra i due. In avanti il tandem composto dal funambolo belga Dries Mertens, che ebbe un buon impatto nella notte europea, assieme al sempre pronto Verdi.
La cronaca del match
Pronti via ed il Napoli, dopo qualche fraseggio a centrocampo, è già in vantaggio con Ounas lesto a sfruttare una palla allontanata male dalla difesa avversaria che rimbalza proprio nei pressi del fantasista algerino che, con una botta secca sotto la traversa trafigge il portiere del Sassuolo Consigli. Dal gol in poi il Napoli gioca in scioltezza: pochi tocchi, cambi di campo e verticalizzazioni come piacciono al mister, più di una volta il Napoli sfiora il raddoppio con Mertens impreciso sotto porta mentre il Sassuolo non è quasi mai in partita nel primo tempo, salvo qualche scambio tra le punte di De Zerbi, senza creare alcun problema per l’estremo difensore Ospina.
Si va a riposo tra gli applausi dello stadio che gradisce fin qui il gioco offerto dal ‘Napoli B’ così ribattezzato dai tifosi sugli spalti. Nella ripresa il Napoli ci mette un po’ a carburare, tanto che il protagonista diventa Ospina: il portiere del Napoli con due interventi prodigiosi nega il gol del pareggio agli uomini di De Zerbi, entrati in campo nella ripresa con voglia di far bene. È il campanello d’allarme che obbliga Ancelotti a fare dei cambi: dentro i big Allan, Insigne e Callejon, fuori Ounas autore del gol, Diawara non male come play basso, e Verdi che ha sfoderato una prestazione generosa ma e’ stato impreciso sotto porta.
Giusto il tempo di prendere le misure e la musica cambia: in avanti i tre si cercano e si trovano a memoria, dopo un’incursione di Hysaj sulla fascia sinistra la palla arriva ad Insigne che, dalla sua mattonella, trova un tiro a giro che si piazza nel sette della porta di Consigli. È il gol cercato e trovato da Lorenzo che da quella posizione difficilmente sbaglia. Il Sassuolo dal canto suo, con alcuni cambi in formazione, si rende altresì pericoloso con il subentrato Babacar, ma è sempre Ospina in giornata di grazia che, con una parata di piede, gli nega il gol. La gara si chiude con un possesso palla del Napoli che, nonostante un po’ di stanchezza, sfiora più volte il tris sia con Zieliński che con Mertens, impreciso sotto porta ma con lo scroscio finale di applausi che vengono giù dagli spalti.
Il giudizio di Ancelotti
È sempre un Ancelotti pacato quello di fine match, ma soddisfatto del risultato: “Là si doveva chiudere già nel primo tempo la gara, abbiamo dato possibilità a loro di rientrare in partita. Gara dopo gara acquisiamo consapevolezza dei nostri mezzi ed ora abbiamo più certezze in mezzo al campo, oltre ad una brillante condizione fisica”. Esordisce così ai microfoni in sala stampa il mister partenopeo che si coccola i suoi giocatori ed allo stesso tempo rimurgina sui troppi errori sotto porta.
La gestione della rosa? “Non vado a simpatia, semplicemente attraverso gli allenamenti quotidiani si provano tanti schemi e varianti. Adesso con questa vittoria ci aspetta qualche giorno di meritato riposo a seguito del tour de force appena passato, sperando che al ritorno dagli impegni delle nazionali non ci ritroviamo con nessun infortunio”.
Le pagelle
Ospina 7 Sempre pronto, salva il Napoli in almeno tre occasioni
Malcuit 7 attento, non disdegna di attaccare.
Albiol 6,5 Quasi insuperabile non sbaglia nulla
Koulibaly 6,5 come il suo compagno di reparto non sbaglia nulla, anche se rimane ancora molto irruento in alcuni interventi
Hysaj 6 molte volte viene battuto da Lirola, ma si impegna tantissimo.
Verdi 6 – poco concreto.Dal 69′ Callejon 6,5 molto più vivace di Verdi, entra subito in partita
Rog 6 poco propositivo e molte volte confusionario
Diawara 6 ancora acerbo per questo Napoli ne deve fare di strada- Dal 56′ Allan 6 una diga, entra lui è sistema le distanze tra i reparti
Zielinski 6 jolly tutto campo
Mertens 5,5 non sembra ancora il giocatore dell’anno scorso, in alcune occasioni troppo frettoloso
Ounas 7 primo gol in seria sfrutta l’errore di Locatelli al meglio. Tante buone azioni.- Dal 51′ Insigne 7,5 in questo momento riesce a fare tutto quello che vuole. Riceve un pallone al limite dell’area e disegna una parabola perfetta, all’incrocio dei pali. Che Gol.
Ancelotti 7,5 altto turnover, altra vittoria, fa girare i suoi giocatori alla perfezione, anche se in attacco i ragazzi dovrebbero essere più incisivi, troppi i gol sbagliati.
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Caso FIFA-Diarra, rescissione e contratti: cosa significa la sentenza della Ue
La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul caso Diarra, incentrata sulla compatibilità delle regole FIFA relative ai trasferimenti dei giocatori con il diritto comunitario, introduce importanti novità.
In particolare, la Corte ha esaminato le disposizioni del “Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei Giocatori” (RSTP) della FIFA che riguardano la responsabilità solidale dei nuovi club in caso di risoluzione del contratto di un giocatore senza giusta causa e le sanzioni sportive associate.
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Principali punti della sentenza:
1. Libertà di circolazione dei lavoratori: La Corte ha stabilito che le norme FIFA in questione costituiscono un ostacolo alla libertà di circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea. In particolare, la regola che obbliga il nuovo club a rispondere in solido delle indennità dovute dal giocatore al precedente club rappresenta un freno per i club che potrebbero voler ingaggiare giocatori da altri Stati membri, creando rischi giuridici e finanziari rilevanti.
2. Proporzionalità delle sanzioni: Le sanzioni imposte ai nuovi club, inclusi il divieto di tesserare nuovi giocatori e l’obbligo di versare l’indennità, sono ritenute sproporzionate rispetto all’obiettivo legittimo di garantire la regolarità delle competizioni. Inoltre, la Corte ha sottolineato che i criteri di calcolo delle indennità tendono più a proteggere gli interessi finanziari dei club che a preservare la stabilità competitiva.
3. Contrasto con le regole della concorrenza: Le regole del RSTP limitano la concorrenza transfrontaliera tra club per il reclutamento dei giocatori, in quanto impongono restrizioni permanenti che possono dissuadere i club dall’ingaggiare giocatori già sotto contratto con altre società.
Implicazioni della sentenza
La decisione della Corte non abolisce il sistema di trasferimenti o consente ai giocatori di rescindere i contratti senza conseguenze. Tuttavia, stabilisce che le norme attuali della FIFA, che impongono responsabilità solidali e sanzioni sportive senza considerare le specifiche circostanze di ogni caso, eccedono quanto necessario per garantire la regolarità delle competizioni. I giocatori possono trasferirsi anche in presenza di una controversia contrattuale, ma il club precedente ha comunque il diritto di fare causa per ottenere un risarcimento.
Commenti:
Secondo il legale di FIFPro (il sindacato internazionale dei calciatori), Pieter Paepe, la sentenza rappresenta una svolta nel mercato dei trasferimenti, mettendo in discussione le basi economiche delle attuali regole. Emilio Garcia, responsabile legale della FIFA, ha sottolineato che i principi fondamentali del sistema dei trasferimenti rimangono validi, ma che la FIFA continuerà a lavorare per garantire stabilità e integrità nelle competizioni.
Questa sentenza potrebbe avere un impatto significativo sul futuro delle controversie contrattuali nel calcio, aprendo la strada a una maggiore libertà di movimento per i calciatori, pur mantenendo un quadro di regole che tutelino i club.
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Milan, nessuna bocciatura per Pavlovic: l’idea di Fonseca
Milan, quarta panchina consecutiva per il neo acquisto rossonero. Tuttavia non è da intendersi come una bocciatura, i dettagli.
Era stato un ottimo esordio quello di Pavlovic, eppure adesso il serbo è da quattro gare che si accomoda in panchina.
Una bocciatura da parte di Fonseca? Il motivo è uno solo, l’esplosione di Matteo Gabbia, neo convocato in Nazionale, costringe di fatto il tecnico portoghese a schierare chi in questo momento appare più in forma.
Siamo infatti certi che il difensore serbo avrà le sue occasioni. La dirigenza rossonera, nonché l’allenatore, ripongono forti speranze sul difensore.
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Milan, a gennaio 20 milioni per tre acquisti: i nomi caldi
Milan, determinante sarà ovviamente la posizione in classifica e in Champions, tuttavia la dirigenza ha in mente di stanziare un budget per colmare alcuni importanti gap.
A gennaio si compra, poche spese mirate per colmare alcuni gap importanti. La coperta è corta in alcuni reparti, inadeguata in altri.
Ecco perché i 20 milioni di euro serviranno per un terzino destro, un mediano e un attaccante. Per la corsia destra ipotizziamo la partenza di Davide Calabria. Il capitano ha scadenza di contratto al 30 giugno 2025 e l’ultima finestra utile per ricavare ancora qualche euro è quella di gennaio se, come sembra, non c’è in previsione il rinnovo.
Al suo posto, viste anche le deludenti prestazioni di Emerson Royal, potrebbero essere stanziati 10 milioni per Kieran Trippier, esperto laterale del Newcastle.
A centrocampo il sogno è Samuele Ricci, ma probabilmente si andrà a ripiegare su un prestito con diritto di riscatto. Il nome è quello di Carney Chukwuemeka, esubero del Chelsea e in cerca di minutaggio in campo.
In attacco si proverà invece a cedere Luka Jovic per provare a prendere Jonathan David. Il nuovo modulo a due punte di Paulo Fonseca impone un ulteriore acquisto in attacco e il francese con scadenza di contratto la prossima estate, potrebbe venire via da Lille a prezzi di saldo.
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