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Moviola style, i casi del dott. Sarli| La 22° giornata

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Cari lettori, bentrovati a Moviola style, oggi analizzeremo le partite della ventiduesima giornata, tantissimi goal e molto divertimento. Pronti? Si parte!

Dieci partite con clamorosi colpi di scena, la ventiduesima giornata non è stata avara di emozioni con risultati clamorosi come quelli di Reggio Emilia, Bergamo e, soprattutto Milano. Analizziamo insieme questi avvincenti match.

Indice

Moviola style, Sampdoria-Torino

Il Toro sbanca il “Marassi” e porta a casa tre preziosissimi punti che lo proiettano verso l’Europa che ora dista solo 4 punti. 2′ e la Samp va vicina al vantaggio con Candreva, il suo tiro finisce fuori di un nulla sulla sinistra. Al 13′ reagisce il Toro, Praet ci prova ma il suo tiro potente e centrale è parato da Falcone con un ottimo intervento. Al 18′ bel passaggio di Gabbiadini per Caputo che non ci pensa due volte e calcia rasoterra al centro della porta, il pallone s’insacca per il vantaggio blucerchiato.

Il Torino reagisce subito e al 27 perviene al pareggio con Singo pescato da Vojvoda, l’ivoriano sovrasta il suo marcatore e colpisce di testa, il pallone s’insacca basso in mezzo ai pali. Nel primo tempo non accade più nulla, termina 1-1.

Nella ripresa al 60′ ci prova Thorsby che colpisce il pallone di testa indirizzandolo verso il centro della porta, un difensore salva sulla linea. Al 67′ Praet riporta avanti il Toro, cross teso di Lukic e il belga incorna perfettamente spedendo la palla nell’angolino basso di destra. Al 76′ Sanabria prova a mettere la doppia mandata ma il suo tiro, indirizzato nel sette di destra, è respinto con un grande intervento da Falcone. L’ultima occasione della partita è per la Samp, Quagliarella salta e colpisce di testa ma la palla termina fuori di un soffio sulla destra. Triplice fischio, il Torino vince e sogna.

Moviola style, Salernitana-Lazio

Lotito torna a Salerno per sfidare la sua ex squadra e la sua Lazio trionfa 0-3. Al 7′ Immobile porta in vantaggio i suoi, raccoglie un passaggio testo di Sergej Milinkovic-Savic, si libera del suo marcatore e calcia forte nel sette di sinistra, 0-1. 3′ e ancora Immobile raddoppia, stavolta l’assist in area e di Pedro e il tiro, forte e preciso, sorprende Belec, 0-2. Al 36′ ci prova ancora Immobile, il suo colpo di testa si schianta sulla traversa. Fine primo tempo.

Ripresa, al 66′ la Lazio fa 3-0 e chiude i conti: Manuel Lazzari riceve sulla corsa un passaggio corto di Felipe Anderson e, dopo un bel dribbling, lascia partire un missile che s’insacca sulla destra. All’86’ l’ultima occasione della partita capita ancora sulla testa di Immobile, stavolta è Belec a togliere le castagne dal fuoco. Fine dei giochi, la Lazio rimane agganciata ai cugini giallorossi.

Moviola style, Juventus-Udinese

La Juventus vince il derby bianconero e consolida il quinto posto in classifica. Al 19′ Kean scambia con Dybala che fulmina il portiere con un gran botta che s’insacca nel sette di sinistra. Questa è l’unico lampo del primo tempo, si va al riposo con la Juventus in vantaggio.

Ripresa, al 61′ Cuadrado ci prova su punizione da distanza interessante, il suo potente tiro indirizzato sotto la traversa è respinto da Padelli con un bell’intervento. Al 65′ Dybala calcia da posizione interessate, palla fuori di un nulla. Al 79′ Mckennie incorna un cross perfetto di De Sciglio, 2-0 e partita in archivio. All’88’ Success prova a dimezzare lo svantaggio ma il suo tiro, indirizzato sotto la traversa, è deviato da Szczesny. Finisce 2-0 per la Juventus che continua a inseguire la Champions che adesso dista soltanto 1 punto.

Moviola style, Sassuolo-Hellas Verona

Un ottimo Hellas Verona s’impone a sorpresa a Reggio Emilia e con ampio scarto, al “Mapei Stadium” finisce 2-4. Al 16′ Gunter, di testa, segna ma l’arbitro, dopo aver consultato il VAR, annulla per un fuorigioco in fase d’impostazione dell’azione. Al 25′ il Sassuolo protesta per un fallo in area ma l’arbitro non concede il rigore.

Al 37′ l’Hellas, decisamente più in palla, passa in vantaggio con Caprari che da due passi non sbaglia, palla nell’angolino basso di destro col portiere immobile. Dopo aver consultato il VAR, l’arbitro convalida la rete, 0-1. Al 44′ un rimbalzo termina sui piedi di Barak che non si pensa due volte e spara il pallone nell’angolino basso di sinistra, 0-2. Fine primo tempo con l’Hellas saldamente e meritatamente in doppio vantaggio.

Nella ripresa il Sassuolo riapre subito il match (54′) con Scamacca che, su assist di Kyriacopoulos, segna con un bellissimo tiro centrale . Al 56′ gli ospiti però ripristinano subito il doppio vantaggio grazie ad un rigore scaturito da un fallo di mano, dal dischetto si presenta Barak che non sbaglia, Consigli tocca ma il tiro è ben angolato e s’insacca.

Passano 11′ e il Sassuolo la riapre, stavolta con Defrel che colpisce di testa nell’aria piccola raccogliendo un perfetto cross di Raspadori, palla che s’insacca sulla sinistra, imparabile, 2-3. Al 94′ Barak riceve palla in area e con un tocco sotto beffa Consigli che era uscito incautamente dai pali, 2-4 con una tripletta del ceco e più niente da segnalare, l’Hellas Verona vince e supera in classifica proprio il Sassuolo, adesso ha un vantaggio di 2 punti sugli emiliani.

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Moviola style, Venezia-Empoli

I toscani, vera sorpresa del Campionato, frenano a Venezia pareggiando 1-1. Al 14′ i toscani si fanno pericolosi con Pinamonti, Lezzerini para egregiamente la conclusione centrale. Al 26′ Bandinelli serve Zurkowski che aggancia in area e spara in porta, conclusione centrale e palla che s’insacca per l’1-0. Nel primo tempo non succede più nulla, all’intervallo i toscani sono in vantaggio.

Ripresa, al 73′ Okereke ristabilisce la parità con una bella conclusione che s’insacca a sinistra, risultato sull’1-1. Non succede più nulla, il Venezia conquista un punto fondamentale per la salvezza e l’Empoli perde ancora ma resta comunque la vera sorpresa del campionato.

Moviola style, Roma-Cagliari

Il Cagliari cade in casa della Roma e si complica la vita in chiave salvezza col Venezia, diretta concorrente, adesso a due punti di distanza. All'”Olimpico” la Roma vince senza troppa fatica, la partita è praticamente senza storia. Dopo 5′ Zaniolo cade in area ma per l’arbitro, dopo aver consultato il VAR, non è rigore ma la Roma non molla e al 14′ Abraham va vicino al goal ma Cragno si supera con un prodigioso intervento. Al 32′ Dalbert tocca con la mano in area, il signor Maggioni, col supporto del VAR, assegna il calcio di rigore che Sergio Oliveira trasforma con un’imparabile fucilata nell’angolino basso di destra. Il primo tempo si chiude coi giallorossi meritatamente in vantaggio.

Ripresa, al 66′ Veretout calcia nell’angolino basso di destra ma Cragno si supera respingendo con entrambe le mani. Al 74′ Zaniolo supera la difesa e calcia, il pallone sembra diretto in porta ma all’ultimo istante cambia traiettoria e termina fuori sulla sinistra. All’84’, finalmente, si vede il Cagliari, Rui Patricio è bravissimo a negare la gioia del goal a Joao Pedro. Triplice fischio, la Roma vince e convince.

Moviola style, Atalanta-Inter

La capolista frena a Bergamo impattando 0-0 contro un’ottima Dea. L’Inter prende subito le redini del gioco, al 16′ Dzeko di testa manda di poco a lato sulla destra. Al 26′ Sanchez prende la mira e calcia, palla indirizzata nel sette di sinistra ma Musso dice no con un grande intervento. Al 45′ reazione bergamasca con Pasalic che va giù in area, gli orobici chiedono il rigore ma l’arbitro non lo concede. Fine primo tempo.

Secondo tempo, al 49′ Pessina riceve in area un passaggio millimetrico e calcia, rasoterra potente e centrale ma Handanovic si supera e para con un prodigioso intervento. Al 71′ Dzeko ci riprova di testa, palla di nuovo a lato sulla destra. All’87 Pasalic incorna bene ma Handonovic, ancora una volta, si supera, grande parata deviando il pallone sopra la traversa con la punta delle dita e poi non accade più nulla, il match termina 0-0 e l’Inter sfrutta la sconfitta clamorosa dei cugini per allungare in classifica.

Moviola style, Bologna-Napoli

I partenopei vincono e convincono avvicinandosi così al Milan protagonista, come vedremo, di una partita sfortunata e condizionata da un errore arbitrale. A Bologna il Napoli passa in vantaggio dopo 20′, Lozano riceve palla in area e, tenendola bassa, con una grandissima conclusione la insacca nell’angolino basso di sinistra, 0-1. Al 44′ Fabian Ruiz colpisce la traversa a botta sicura, il primo tempo si chiude col Napoli meritamente in vantaggio.

Ripresa, al 47′ Lozano chiude subito i conti con un preciso rasoterra che s’insacca nell’angolino basso di sinistra, 0-2. Al 64′ il Napoli protesta per un presunto fallo in area ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per assegnare il rigore. All’88’ Osimhen va vicino allo 0-3 ma il pallone termina fuori largo sulla destra. Al 93′ sussulto Bologna con Svanberg, punizione dalla media distanza che si schianta sul palo destro. Al 94′ a provarci sempre su punizione è Mario Rui, la sua conclusione termina alta sulla traversa. Triplice fischio, il Napoli sale a quota 46 punti e si avvicina minacciosamente al Milan, distante ora solo 2 punti.

Moviola style, Milan-Spezia

Lo Spezia espugna il “San Siro” tra le proteste rossonere e conquista tre punti d’oro in chiave salvezza. Al 16′ il Milan prova a passare in vantaggio, azione personale di Leao ma la conclusione, indirizzata nell’angolino basso di destra, è deviata da Provedel. Il portiere spezino si ripete al 40′ stavolta su Saelemaekers, la conclusione è indirizzata nell’angolino basso di sinistra ma l’estremo dice no. Al 43′ interviene il VAR che concede un rigore al Milan, Theo Hernandez si presenta dal dischetto ma calcia al lato. Il Milan però continua a spingere e al 46′ passa in vantaggio con Leao, pallonetto dal limite e 1-0. Fine primo tempo.

Ripresa, al 57′ Provedel si oppone ancora a Saelemaekers, grande parata e palla deviata. Al 59′ lo Spezia fa le prove del pari con Kiwior, Maignan con un ottimo intervento toglie la palla dalla porta. Al 64′ ecco il goal del pari con Agudelo che conclude a giro sulla sinistra, Maignan battuto ed è 1-1. Al 92′ il Milan protesta per un presunto tocco di mani di Erlic in area ma l’arbitro lascia correre. In quel che resta dei minuti di recupero succede di tutto: al 94′, nel giro di pochi secondi, Ibrahimovic si costruisce una doppia occasione, prima su punizione indirizza il tiro nel sette di sinistra ma Provedel è attento, poi sul successivo corner colpisce di testa e il portiere spezzino con un mezzo miracolo toglie il pallone da sotto la traversa deviandolo sul palo.

Ultimo giro di lancette ed ecco il clamoroso errore arbitrale che condiziona pesantemente il match, l’arbitro non concede il vantaggio al Milan e fischia un fallo su Rebic, peccato che sul prosieguo dell’azione Messias insacca, il goal però non è valido perché il gioco era stato fermato e il VAR in questi casi non può intervenire. Lo Spezia, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, reagisce e al 96′ beffa i rossoneri con Gyasi che insacca basso sulla sinistra, conclusione potente imparabile, all’ultimo respiro i liguri vincono e la salvezza si avvicina.

Moviola style, Fiorentina-Genoa

La Fiorentina travolge il Genoa 6-0, i liguri sprofondano sempre più in basso. All’11 la Viola ha l’occasione di sbloccare subito il match grazie da un rigore assegnato per un fallo su Saponara, dal dischetto si presenta Vlahovic ma la sua conclusione indirizzata sotto la traversa viene parata da Sirigu. Il goal però è nell’aria e arriva al 16′ con Odriozola, un rimbalzo in area termina sui suoi piedi e da due passi non può sbagliare, la palla s’insacca centralmente per il vantaggio della Viola, interviene il VAR ma il goal viene convalidato. Al 23′ Maleh ha sui piedi la palla del raddoppio ma la sua conclusione termina a lato, al 28′ ci prova Torreira ma Sirigu in tuffo respinge.

Al 34′ un rimbalzo in area termina sui piedi di Bonaventura che non sbaglia, il pallone s’insacca sotto la traversa. Al 42′ splendida punizione di Biraghi dalla distanza, la palla si insacca nel sette di destra. Fine primo tempo, 3-0 per la Viola.

Nella ripresa Vlahovic con una conclusione velenosa dal limite (51′) beffa Sirigu, poker Fiorentina e al 69′ Biraghi, ancora su punizione, tiro a giro che s’insacca sulla destra, cala il pokerissimo. Al 77′ arriva il sesto sigillo con Torreira che di testa su cross di Ikoné insacca da due passi nell’angolino basso di destra. All’87 finalmente si vede il Genoa con Caicedo, palla che sibila alta sulla traversa. Un 1′ dopo il Genoa reclama un calcio di rigore ma l’arbitro non lo concede, il match termina con la goleada della Viola che rimane davanti a Roma e Lazio e sogna l‘Europa.

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Milan-Conte, ci siamo? Le (ultime) resistenze di Furlani

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Milan-Conte, un accostamento che noi di Calcio Style scriviamo da gennaio, mese del famoso accordo di massima con l’allenatore. Vediamo le evoluzioni della situazione.

Vediamo cosa succede”, queste le poche parole di Antonio Conte dette a un tifoso rossonero il quale una settimana fa gli aveva chiesto se vi fossero possibilità concrete di vederlo sulla panchina del Milan la prossima stagione. Avrebbe potuto rispondere diversamente, con un no comment, oppure con un’altra frase di circostanza ed invece la speranza nel leccese di una chiamata è viva più che mai. Soprattutto nel day after la sconfitta contro la Roma che è valsa l’uscita dall’Europa League.

Il treno Conte non passa tante volte, bisogna salirci. Questa è un po’ l’idea di Zlatan Ibrahimovic il quale, fin dall’inizio della sua nuova esperienza da dirigente, ha fatto il nome del tecnico leccese stringendo con lui un accordo di massima a gennaio. Le vicende poi le abbiamo seguite tutti. Un Milan che si è fortemente ripreso in campionato, l’indagine della Procura di Milano che ha di fatto rallentato l’ingresso di nuovi soci di minoranza, operazione solo rimandata e la ritrosia di Giorgio Furlani il quale preferirebbe proseguire con Pioli o con altre tipologie di tecnici maggiormente aziendalisti.

Giusto o sbagliato che sia, un ministro senza portafoglio come Ibrahimovic può lanciare l’idea, ma ci vuole il consenso dell’Amministratore Delegato e della proprietà. Gerry Cardinale ha praticamente detto a Ibra di fare quello che serve per rilanciare il Milan, dimostrazione di piena fiducia, ma c’è ancora da scardinare quell’idea comune che vede in Conte un possibile destabilizzatore dell’ambiente. L’aspetto economico in questo caso sembra essere in secondo piano.

Lo svedese riuscirà a convincere Furlani? Per la risposta, questione di poche settimane.

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Pioli, secondo posto poi Napoli: il futuro del tecnico

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Pioli, una serata da dimenticare quella di ieri sera in Europa League contro la Roma. Andiamo a vedere cosa gli riserverà il futuro in base alle informazioni che abbiamo raccolto.

Portate pazienza fino alla fine della stagione”, questo ha detto ieri sera Stefano Pioli durante la conferenza stampa che ha messo i titoli di coda alla partecipazione in Europa League. E a dire il vero, di pazienza i tifosi ne hanno sempre meno.

Ma c’è un cammino in campionato da portare avanti, un secondo posto da difendere con le unghie e coi denti e soprattutto un derby da giocare lunedì sera. Ci si aspetta una reazione decisa, sebbene i cugini interisti abbiano mille motivazioni per fare bene proprio in quella serata.

Il futuro di Pioli è praticamente già scritto, noi di Calcio Style lo sosteniamo da tempo. Non è sicuramente una partita a spostare l’ago della bilancia a favore o contro il tecnico parmense. La decisione era già stata presa e, con la gara di ieri, si è solamente fortificata l’idea tra la dirigenza di avere fatto la scelta giusta.

Ci sono buone possibilità che Pioli possa scendere al sud Italia ed accasarsi al Napoli. Nonostante De Laurentiis abbia finora fatto una corte serrata ad Antonio Conte, anche l’ego ha una certa importanza. Vedersi respinto in almeno 3 occasioni non deve di certo essere piaciuto al vulcanico presidente partenopeo il quale avrebbe deciso di puntare su Pioli.

Un allenatore ideale per ricostruire un ambiente complicato. Lo abbiamo visto con il Milan quando da zero ha saputo portare la squadra allo scudetto. Anche dal punto di vista dell’ingaggio, Pioli sarebbe decisamente più a buon mercato rispetto al leccese. Tra De Laurentiis e Pioli ci sono stati contatti diverse settimane fa. Il tecnico parmense aveva fatto capire di essere lusingato dall’interesse, tuttavia non si era pronunciato perché concentrato sulla stagione in corso. Come più volte detto, si ragionerà a bocce ferme, ma siamo certi che le cose stiano andando avanti.

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Roma-Milan 2-1, De Rossi inchioda il Diavolo: le pagelle

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Milan

Roma-Milan 2-1, i capitolini battono i rossoneri e si guadagnano il passaggio del turno in Europa League. All’Olimpico i giallorossi si impongono grazie ai gol di Mancini e Dybala. A nulla è servito il gol di Gabbia nel finale.

Maignan 6: ultimamente gli tocca spesso raccogliere palloni alle sue spalle, ma di colpe ne ha ben poche.

Calabria 4: concorso di colpa con il tecnico che lo utilizza (sbagliando) a centrocampo (dal 46 Reijnders 5: inspiegabile questo cambio)

Gabbia 5,5: errore su Dybala, ma tiene botta e segna la rete dei rossoneri

Tomori 5: cerca di reggere una situazione non facile. Balla in maniera eccessiva, ma ha l’attenuante del rientro

Theo Hernandez 4: si vede poco e si fa espellere nel finale

Musah 5: si innamora troppo del pallone, ma ha grinta da vendere. Uno dei meno peggio

Bennacer 5: prova complicata, viene sostituito per lasciare spazio ad un altro attaccante (dal 40’ Jovic 4: non incide)

Pulisic 4,5: sbaglia troppi palloni, la peggiore partita da quando è al Milan

Loftus-Cheek 4: in un pessimo stato di forma, si vede praticamente mai (dal 46’ Chukwueze 6: il più in forma)

Leao 3: grandi premesse, ma imbarazzante e al limite dell’irritante

Giroud 3: non gli si può chiedere di più, non ne ha

Pioli 2: sbaglia tutto, cambi inspiegabili e sotto l’aspetto della mentalità in campo non si commenta nemmeno. Subìsce in due occasioni una lezione di calcio da De Rossi

 

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