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Milan-Verona 1-1: le pagelle dei rossoneri
Il Milan lascia lo stadio San Siro con l’amaro in bocca, i tre punti sperati non hanno trovato conferma in campo ed il rammarico di aver buttato la vittoria alle ortiche è evidente, palpabile, innegabile ed aggiungo io inspiegabile. Non c’era Ibra, verissimo, ma una squadra che deve scalare punti in classifica si deve presentare con tutt’altro piglio in campo, indipendentemente dall’ avversario che si trova di fronte. La gara di oggi è stata deludente sotto tutti gli aspetti, parte malissimo il Milan che subisce il gol del Verona al 13’ ad opera di Faraoni che approfitta di una dormita complessiva della difesa rossonera e colpisce su cross di Zaccagni. Il Milan incassa il colpo e riesce a rialzarsi trovando al 29’ il gol del pareggio ad opera di Clahanoglu che di punizione trova la deviazione di Verre. Nel secondo tempo il Verona va ancora vicinissimo al gol con due pali colpiti da Pessina e Zaccagni. Nel finale il Milan alza la testa, ma nonostante tutto pare troppo lezioso e non riesce a trovare il tap in vincente. 1-1 e sesto risultato utile consecutivo, anche sei festeggiare proprio non se ne parla.
Le pagelle dei rossoneri
Donnarumma 6: può nulla sul gol subìto ad opera di una dormita della difesa, appare leggermente imbambolato in occasione dei pali del Verona.
Calabria 4,5: Lazovic lo sovrasta per tutta la gara, imbarazzante. Una serie di errori che nemmeno innTerza Categoria, con tutto il rispetto. (Dal 57’ Saelemaekers 6,5: grande personalità per il giovane belga, prova immediatamente due tiri, seppur sbagliati ha il coraggio di farli dopo pochi minuti dal suo ingresso, incoraggiante).
Musacchio 6: svolge il suo compito senza strafare, amministra discretamente, la fase di impostazione non è conosciuta.
Romagnoli 6: buon intervento in chiusura su Pessina, per il resto ordinaria amministrazione per il capitano rossonero.
Theo Hernandez 6: costante spina sul fianco con la grave colpa di lasciare Faraoni libero di ribadire in rete il gol del vantaggio del Verona. Forse la sua peggiore partita in rossonero, nonostante l’impegno mai in discussione.
Castillejo 6: prova generosa composta da grande corsa e dalle solite imprecisioni. Si ma già un gol nel finale da posizione vantaggiosa.
Kessie 4,5: errori imbarazzanti durante tutti i novanta minuti, tiene palla, cerca di costruire, ma senza lucidità. Non è da Milan, lo conferma in ogni gara.
Calhanoglu 6,5: il più in forma dei rossoneri, trova il gol e giostra la squadra. Molto lucido e preciso, l’arma in più dei rossoneri questo pomeriggio. Dai suoi piedi partono le occasioni più pericolose.
Bonaventura 5: periodo negativo, non entra nel vivo del gioco praticamente mai. (Paquetá 4,5: entra in campo svogliato, impreciso, senza alcuna voglia di rivalsa, peccato non averlo ceduto).
Leao 4,5: irritante, mai nel vivo dell’azione. Non si spiega una tale involuzione. Evidenti ed enormi limiti, non riesce a centrare la porta, non sa tirare. Il tempo ritengo sia già scaduto.
Rebic 6: tanto carattere ed orgoglio, oltre a questo nulla di più, mai pericolo, anche se nel vivo dell’azione. Non gli si possono affidare le chiavi dell’attacco, non è comunque colpa sua.
Pioli 5: una squadra senza spina dorsale, molle come una pera cotta. Mancava Ibra, va bene, ma in casa contro il Verona ci si aspetta decisamente di più. Aveva un’occasione grande come una casa, l’ha sprecata.
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Milan, Fabio Ravezzani:” Due allenatori in grado di garantire fiducia risultati ed entusiasmo” | I nomi
Milan, il noto giornalista Fabio Ravezzani si è espresso in merito all’avvicendamento in panchina dei rossoneri. Andiamo a leggere qui di seguito le sue parole sul social X.
Il post derby non ha fatto altro che alimentare molte certezze già insite nel tifoso rossonero. Qui di seguito le parole di Fabio Ravezzani in merito all’allenatore che potrà sedersi sulla panchina del Milan.
“Pioli ha fatto cose importanti, ma 6 derby persi consecutivamente sono una macchia indelebile per la sua gestione. Una macchia che oscura tutti i meriti precedenti. L’ambiente è depresso, rassegnato, sfiduciato, il che è molto pericoloso. Oggi, a parte Conte, esistono solo due allenatori in grado di garantire al Milan fiducia, risultati ed entusiasmo. Sono Sarri e Motta. Tentare un altro Moneyball su un tecnico straniero sarebbe rischiosissimo”.
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Pioli-Napoli, ci siamo: De Laurentiis prepara un triennale
Pioli-Napoli, quella che era una voce anticipata proprio da noi di Calcio Style, sta trovando sempre più conferme. Vediamo qui di seguito in dettaglio.
Le parole di circostanza di Giorgio Furlani al termine della gara di ieri sera contro l’Inter non devono di certo fuorviare. Ovviamente l’intento della dirigenza è quello di non destabilizzare l’ambiente in vista della gara di sabato contro la Juventus ed in generale per provare a centrare il secondo posto in campionato che assicurerebbe la presenza in Champions League la prossima stagione.
La decisione tuttavia è stata presa, Stefano Pioli lascerà l’AC Milan in estate per volare a Napoli dove lo attenderà una sfida complicata, ma stimolante allo stesso modo. Più o meno la stessa situazione di quando, cinque anni fa, si è trovato sulla panchina del Milan.
Stando alle ultime nostre indiscrezioni, Pioli avrebbe già comunicato alla squadra la sua partenza e si starebbe accordando proprio con lo stesso De Laurentiis il quale ha pronto per lui un triennale da 3,5 milioni a stagione più bonus legati al raggiungimento di determinati obiettivi.
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Milan, Pioli via al 100%: settimana decisiva per il successore | Abbandonata la pista Conte?
Milan, continuano i ragionamenti in casa rossonera per il successore di Stefano Pioli. Questa sarà una settimana decisiva per arrivare ad una soluzione condivisa.
Le certezze a oggi sono due: Pioli lascerà il Milan e nel mese di gennaio c’è stato un accordo di massima con Antonio Conte. Tutto il resto è noia, come cantava Califano, o quasi. Abbiamo letto sentito in questi ultimi giorni decine di nomi per il prossimo allenatore. Siamo passati da Lopetegui a Fonseca, da Pellegrini a Potter, da Xavi ad Allegri, fino ad arrivare a Thiago Motta e al tecnico leccese, coi quali a gennaio i contatti erano stati più assidui.
Juventus e Milan stanno tuttavia avendo un comportamento speculare. Una parte delle rispettive dirigenze starebbe caldeggiando Conte, il quale gradirebbe in egual misura sia la soluzione bianconera che quella rossonera, perché rispetterebbero la volontà di rimanere in Italia e possibilmente vicino a Torino. Conte alla Juventus e Motta al Milan? Soluzione possibile, ma ci risulta che l’attuale tecnico del Bologna stia accelerando per sostituire Allegri.
Quindi Conte al Milan? Non è matematico, né scontato, nonostante una grossa fetta dei tifosi rossoneri starebbe in queste ore acclamando il suo nome. Parte della dirigenza è contro l’arrivo di Conte e lo stesso Ibrahimovic, che invece lo vuole, si trova al momento in un forte stato di difficoltà. Imporsi da ultimo arrivato, oppure ragionare su un profilo condiviso? A occhio potrebbe prevalere la seconda scelta, tuttavia continuiamo a registrare contatti con Conte. Non abbandoniamo di certo questa pista.
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