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Milan: un passo indietro
Nella semifinale di andata di Coppa Italia disputata ieri sera Lazio e Milan non vanno oltre il pareggio, uno 0-0 che può stare stretto ai laziali e che non rappresenta nulla per i rossoneri in quanto tra due mesi, il 24 aprile, nella partita di ritorno a San Siro avranno un solo risultato per centrare la finale ossia la vittoria. Segnare in trasferta era importante, invece quella di ieri è stata una partita scialba con poche occasioni e tutte le la squadra padrona di casa. Con buone probabilità una partita del genere gli scorsi ultimi anni il Milan l’avrebbe persa, ma questa non deve essere una giustificazione per digerire il pareggio. Sebbene la semifinale vada giustamente vista nell’ottica dei 180 minuti, una squadra dalla storia, dal blasone, dalle ambizioni e dalle capacità come quella rossonera avrebbe dovuto scendere in campo con tutt’altro piglio, poi il gol può anche non arrivare, ma l’arrendevolezza di ieri sera è stata un qualcosa che a mio avviso non si addice a questa compagine.
Nel primo tempo la Lazio ci prova prevalentemente con tiri dalla distanza che non impensieriscono minimamente l’estremo difensore Donnarumma. Particolarmente vivaci e pericolosi i tiri di Patric, Immobile e Milinkovic, ieri sera in grande spolvero, ma senza fortuna. Il Milan si difende bene e con ordine confermando l’ottimo momento della difesa capace di subìre soli tre gol da inizio 2019. Nel secondo tempo la situazione non cambia, Lazio che fa la partita, Milan che si arrocca in difesa alla ricerca di ripartenze che non ci saranno. Si cerca di difendere lo 0-0 insomma e Piatek viene colpevolmente lasciato solo là davanti nella speranza faccia uscire l’ennesimo coniglio dal clindro ieri sera vuoto. I laziali colpiscono un palo con Immobile, ma l’arbitro ne aveva già fischiato il fuorigioco. Si va tutti negli spogliatoi ed i tifosi se ne tornano a casa tra gli sbadigli generali.
Le pagelle dei rossoneri
Donnarumma 6: non eccessivamente impegnato, amministra con ordine.
Calabria 6: neutralizza bene Lulic e Correa, preciso e pulito negli interventi. Freno a mano tirato in fase propositiva.
Musacchio 6: soffre in alcune occasioni le incursioni di Immobile, ma alla lunga riesce a prenderne le misure. Risicata sufficienza.
Romagnoli 6,5: imbattibile nel gioco aereo si dimostra in ottima forza guidando la difesa da capitano vero.
Laxalt 5: poca spinta e nulla sostanza. Svolge il compitino con troppe sbavature.
Kessiè 6: fino a che rimane in campo è il migliore dei suoi, costretto al cambio per problemi muscolari.
Calhanoglu 5,5: entrato in campo al posto dell’infortunato Kessiè. Si muove bene, ma non fa nulla per impensierire Strakosha.
Bakayoko 5,5: da diga a parete di cartongesso, poco lucido come da tempo non gli succedeva.
Paquetà 6: è ovunque, copre difesa centrocampo ed attacco, ma non con la dovuta lucidità. Probabilmente affaticato siccome il tecnico Gattuso finora lo ha sempre utilizzato dal primo minuto in ogni occasione.
Suso 5: prestazione del tutto negativa, mai in partita, svogliato, non salta l’uomo. Serata decisamente no per lo spagnolo.
Castillejo 5,5: rilela Suso, ma la sostanza non cambia. Cerca di fare qualcosa in più, ma va a sbattere contro l’improvvisata difesa laziale.
Piatek 5: non riceve palloni e Acerbi gli sta attaccato come un francobollo. Il polacco non riesce a toccare molti palloni e per una volta la pistola si inceppa. Perdonato.
Borini 5,5: ci mette cuore, muscoli e cervello, ma lo spessore del giocatore è questo. Lodevole quanto etereo nella dinamica del gioco rossonero.
Gattuso 5,5: il Milan tiene duro, resiste agli attacchi laziali. C’era però da osare di più, l’idea è che volutamente la squadra sia entrata in campo rinunciataria in partenza e con l’intenzione di difendere lo 0-0 per giocarsela davanti ai suoi tifosi senza esporsi troppo. Per gli esteti del calcio voto 4, per gli estimatori della linea di Nereo rocco voto 7.
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Ansia Roberto Carlos: intervento cardiaco d’urgenza per l’ex calciatore
Roberto Carlos, ex terzino sinistro di Inter e Real Madrid, ha avuto un infarto durante una vacanza in Brasile. Dopo un’operazione di tre ore, l’ex difensore brasiliano è ora fuori pericolo.
Roberto Carlos in Ospedale
Roberto Carlos, leggenda del calcio mondiale e simbolo di Inter e Real Madrid, ha avuto un grave malore durante una vacanza in Brasile. L’ex terzino sinistro ha infatti subito un infarto e attualmente è sotto osservazione nell’ospedale di San Paolo.
A seguito di un’operazione durata circa tre ore per risolvere una complicazione, il campione brasiliano è ora fuori pericolo di vita. Resterà però in osservazione per altre 48 ore prima di poter iniziare il percorso di riabilitazione.
Il messaggio di Roberto Carlos
Nonostante lo spavento, lo stesso Roberto Carlos ha voluto rassicurare tutti i suoi tifosi e ammiratori. Attraverso i suoi canali ufficiali, l’ex difensore ha infatti inviato un messaggio: “Ora sto bene e sono sotto stretta osservazione”.
Si tratta di parole che hanno sicuramente sollevato i cuori di tutti coloro che hanno seguito con apprensione le notizie riguardanti il suo stato di salute. L’intero mondo del calcio fa il tifo per Roberto Carlos, augurandosi che possa tornare presto in forma.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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Milan, un attacco spuntato: a rischio Nkunku e Pulisic per Cagliari
Milan, un attacco nuovamente spuntato in vista della trasferta di Cagliari del 2 gennaio. Vediamo qui di seguito la situazione.
Il Milan potrebbe affrontare la delicata trasferta di Cagliari con due importanti defezioni. Emergenza offensiva per Massimiliano Allegri il quale rischia di non avere a disposizione sia Pulisic che Nkunku. Il primo per un fastidio al flessore, il secondo per un dolore alla caviglia.
Segnali positivi invece per Rafael Leao che è tornato ad allenarsi, anche se il tecnico livornese preferirebbe non schierarlo, quantomeno dall’inizio, per gestire con cautela il rientro.
Spazio quindi al nuovo arrivato Niclas Fullkrug? Anche in questo caso si preferiva attendere per fargli recuperare la forma migliore, ma potrebbe tuttavia essere schierato se i suddetti giocatori non dovessero farcela. Ancora qualche dubbio sul tesseramento, si corre sul filo del rasoio affinché possa essere della partita.
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Milan, sorriso a metà: un 2025 record ma solo fuori dal campo
Milan, un sorriso solo a metà per il club di Via Aldo Rossi. Si celebrano infatti i numeri extra campo, vediamoli qui di seguito.
Un 2025 che di certo non ha regalato eccessive emozioni sul campo, ma che porta avanti un cammino virtuoso sotto l’aspetto economico e di bilancio.
Può sorridere Giorgio Furlani il cui mandato è stato portato avanti con successo grazie a crescenti sponsorizzazioni e dati di bilancio decisamente incoraggianti.
A iniziare dalla data del 5 novembre che ha visto il passaggio di proprietà dello stadio San Siro a Milan e Inter e che porterà ricavi importanti, oltre ad un aumento del valore dei club stessi in vista di una possibile cessione delle quote.
Oltre 100 milioni di ricavi da sponsor, un patrimonio netto che si assesta intorno ai 199 milioni e fatturato in crescita di oltre il 40% rispetto ai precedenti esercizi intorno ai 495 milioni.
Per quanto riguarda le presenze allo stadio il Milan ha una media superiore ai 73.000 spettatori, unica squadra presente nelle prime cinque in Europa.
L’obiettivo è quello di chiudere anche il prossimo anno in utile, nonostante l’assenza dalle coppe europee, proseguendo quel cammino che ha visto il club di Via Aldo Rossi chiudere per tre esercizi consecutivi verde.
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