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Milan, Rebic e Tomori non convocati: i motivi
Milan, Rebic e Tomori non convocati: i motivi. Hanno fatto rumore le esclusioni dalla lista mondiale dell’esterno e del centrale
Nella vita di un calciatore, l’obiettivo massimo è quello di partecipare a un campionato del mondo con la maglia della propria nazionale. Sogno precluso a due giocatori rossoneri: Ante Rebic e Fikayo Tomori.
La delusione è stata molto forte, i ragazzi hanno accusato il colpo. Soprattutto l’ombroso croato non ha preso bene la scelta del ct Zlatko Dalic. Mentre l’inglese essendo giovane, ha accusato meglio il taglio dalla lista.
La dirigenza rossonera e i compagni di squadra hanno cercato di incoraggiare i ragazzi, capendo il loro stato d’animo. Anche la tifoseria si è mobilitata sui social per stare accanto agli atleti e per contestare le scelte dei ct.
Sia il croato, sia l’inglese hanno ricevuto una telefonata dai loro rispettivi ct. I quali hanno voluto spiegare personalmente ai giocatori quali sono stati i criteri delle convocazioni. Una sensibilità apprezzata e gradita.
L’esclusione di Ante Rebic nell’aria da tempo
L’assenza di Ante Rebic, in realtà, non ha sorpreso gli addetti ai lavori. Nell’ultimo anno, infatti, i rapporti tra il rossonero e lo staff della sua nazionale si sono fatti sempre più freddi. Complice anche il carattere particolare del ragazzo.
In seguito all’eliminazione della Croazia per opera della Spagna a Euro2020, Ante Rebic era finito nel mirino dei media e dei tifosi, che giudicavano insufficienti le sue prestazioni in campo.
Qualche giorno più tardi, nell’agosto 2021, il quotidiano croato Sportske Novosti ha preannunciato la mancata convocazione del giocatore, raccontando di un duro confronto tra Ante Rebic e Zlatko Dalic.
Il ct non avrebbe gradito l’atteggiamento del milanista e, già all’epoca, sembrava determinato ad allontanarlo dalla squadra. E così e stato, ma Zlatko Dalic ha voluto comunque fare una telefonata al giocatore, per rincuorarlo. Nonostante tutto.
Per Fikayo Tomori ha pesato la maggiore esperienza internazionale degli altri centrali
Il destino di Fikayo Tomori è stato segnato dalla crescita delle prestazioni di Harry Maguire. Il capitano del Manchester United e della nazionale inglese era finito nel mirino della critica, ma ha recuperato posizioni.
Il ct Gareth Southgate ha dato delle chance a Fikayo Tomori nelle partite di Nations League, rimanendo soddisfatto dell’atteggiamento in campo e fuori. Ma al momento delle convocazioni mondiali ha fatto altre scelte.
In lista ci sono Harry Maguire (Manchester United), Eric Dier (Tottenham), John Stones (Manchester City), Conor Coady (Everton) e Ben White (Arsenal). Tutta gente che ha una certa esperienza internazionale.
Ma soprattutto Eric Dier e Ben White si disimpegnano molto bene anche sulle fasce, come terzini. Mentre Fikayo Tomori, anche nel Milan ha dimostrato di non essere tagliato per ruoli da esterno. Avrà altre occasioni, è giovane.
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Lazio, Sarri: “Il rosso a Zaccagni mi è parso eccessivo”
Grandissima vittoria della Lazio contro il Parma al Tardini. Nonostante la doppia inferiorità numerica, la banda Sarri vince con un gol di Noslin al minuto 82.
Dopo la sconfitta contro il Milan e il pareggio contro il Bologna, torna a vincere la squadra biancoceleste in modo abbastanza clamoroso. La squadra di Sarri sbanca il Tardini con un gol di Noslin (82′), nonostante le espulsioni di Zaccagni (42′) e Basic (77′).
Per la partita di sabato prossimo contro la Cremonese, però, Sarri dovrà rinunciare a diversi giocatori. Oltre agli squalificati Zaccagni e Basic, Dele-Bashiru e Dia saranno impegnati in Coppa d’Africa con le loro rispettive Nazionali.
Lazio, le parole di Sarri

I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mister, una vittoria di coraggio. A caldo la sensazione è che questo sia uno snodo fondamentale?
“Ci può dare entusiasmo, però io penso che i ragazzi abbiano trovato convinzione già da fine settembre. Sono tre mesi che questa squadra gioca bene. Se guardiamo la partita nel contesto la vittoria ci sta tutta”.
Ha raggiunto quota 200 punti con la Lazio, è una squadra Sarriana?
“E’ una squadra in crescita per mentalità, per come si allenano e come affrontano le partite. Io con questo gruppo mi diverto e l’ho detto in tempi non sospetti”.
Le era mai capitato di vincere una partita così?
“Mi sembra di aver vinto una volta in otto contro dieci”.
Complimenti, si vede una squadra di Sarri negli ultimi tempi. Mi ha sorpreso che non avete concesso spazio al Parma nei momenti di difficoltà:
“E’ l’aspetto più importante, perché già contro il Bologna non avevamo perso ordine. La doppia inferiorità era più complicata, dalla panchina sono entrati ragazzi adatti a questo tipo di situazioni, nei minuti finali era chiaro che sarebbero stati cross continui. Sono entrati ragazzi di gamba che hanno aiutato nelle ripartenze”.
Tante assenze a partire dalla prossima:
“Siamo purtroppo abituati a questo tipo di situazioni, se non ci saranno abbastanza partiremo in dieci”.
Si è discusso tanto dei rossi, cosa ne pensa?
“Siamo una delle squadre meno fallose del campionato. A me sembra un po’ troppo il rosso a Zaccagni, non lo prende male”.
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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Messi, il GOAT Tour in India precipita nel caos
Da sogno a incubo: l’arrivo di Messi in India scatena il caos. Tifosi infuriati, campo invaso e rabbia per un evento mal gestito.
Quella che doveva essere una festa per i fan di Lionel Messi in India si è trasformata in una giornata di caos e rabbia allo Salt Lake Stadium di Calcutta. La tanto attesa tappa del GOAT Tour dell’asso argentino, prevista per sabato 13 dicembre, ha infatti scatenato proteste violente da parte di molti dei circa 80mila spettatori presenti, delusi dall’organizzazione e dall’impossibilità di vedere la star da vicino.
GOAT Tour di Messu a Calcutta: ecco cosa è successo
Secondo i resoconti, gruppi di tifosi hanno sfondato cancelli, “invaso il campo”, danneggiato sedili e lanciato bottiglie e altri oggetti contro il terreno di gioco in segno di protesta. Molti spettatori, che avevano speso fino a 12 mila rupie per i biglietti, si sono detti furiosi per non essere riusciti “nemmeno a guardare in volto il Campione del Mondo e otto volte Pallone d’Oro”.
La presenza di Messi è durata solo una frazione di quella prevista: dopo circa venti minuti in campo, durante i quali è apparso circondato da organizzatori e personalità locali, l’argentino è stato costretto ad abbandonare il campo a causa dell’escalation. “Only leaders and actors were surrounding Messi … Why did they call us then?” ha lamentato un tifoso, secondo testimoni citati dai media internazionali.
Le critiche si sono rapidamente estese oltre il pubblico: la Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso pubblicamente rammarico per l’accaduto e ha annunciato un’indagine ufficiale sulla gestione dell’evento, definendo la situazione frutto di “mismanagement”
Questa prima tappa in India, che include anche altri appuntamenti in città come Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, era parte di un tour che prevedeva anche iniziative culturali e di beneficenza oltre alla partita amichevole. Ma, alla luce degli eventi di Calcutta, sua alte aspettative e l’organizzazione dei prossimi eventi saranno inevitabilmente sotto esame.
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