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Milan, progetti ambiziosi: la lettera di Gazidis
Il Milan centra il pass per l’accesso alla Champions League e conquista il secondo posto in classifica in seguito alla vittoria di ieri sera contro l’Atalanta per 2-0. Grande euforia negli ambienti rossoneri, lo stesso Amministratore Delegato Ivan Gazidis ha deciso di scrivere una lettera a tutti i dipendenti dell’AC Milan, in questo articolo il testo.
Milan, grandi progetti all’orizzonte, la sensazione che il club potrà in futuro finalmente tornare ad essere protagonista in Italia prima ed in Europa poi è quantomai concreta e palpabile. I rossoneri hanno finalmente quel riconquistato blasone e quella forza economica alle spalle per potere ambire fin da subito a traguardi importanti forti dell’eccezionale risultato conseguito in questa stagione, ossia il secondo posto in classifica dietro all’Inter.
E’ lo stesso AD Ivan Gazidis ad esporsi in maniera importante con una lettera inviata ai dipendenti del Milan appena dopo l’accesso alla Champions League, qui di seguito il testo.
“Gentile Collega,
dopo una serata entusiasmante, per chi ama i colori rossoneri, con straordinaria felicità concludiamo una stagione emozionante entrando in Champions League, con tutti i nostri Team.
In un momento storico difficile per chiunque nel mondo, compreso tutti i milanesi e i milanisti, siamo davvero orgogliosi di aver raggiunto tutti insieme questo importante traguardo per il Club.
Siamo ancora all’inizio di un percorso ambizioso: riportare il Milan dove merita, ai vertici del calcio mondiale, creando un modello innovativo, dentro e fuori dal campo, con un futuro solido e sostenibile, attraverso valori forti in cui rispecchiarsi.
Ma nonostante le difficoltà dovute anche all’effetto della Pandemia, la nostra realtà è sempre più concreta. Siamo un Club che ha suscitato grandi emozioni, che ha dimostrato il proprio valore sul campo, esprimendo un’identità di gioco all’avanguardia, con una modello unico sul campo, con giovani talenti e notevole potenziale di crescita. Siamo un Club che sta impegnandosi per raggiungere la sostenibilità finanziaria e che si è confermato come brand riconosciuto e ammirato a livello internazionale.
Queste sono le fondamenta che abbiamo costruito e che rafforzeremo ulteriormente, da domani, con rinnovata energia e ambizione, insieme all’Area Tecnica, a tutto il management e i collaboratori del Club. Abbiamo intrapreso la strada giusta e dobbiamo proseguire il nostro percorso uniti, con il sostegno dei nostri meravigliosi tifosi e dei nostri prestigiosi partner.
So bene che sono ancora tempi difficili e per questo voglio ringraziare tutti voi, per quello che fate e dimostrate quotidianamente per il Club.
Continuiamo così: insieme, siamo la forza di questo Club, siamo lo spirito e l’energia del Milan.
Forza Milan, Sempre !
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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