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Milan, tutti gli errori di una dirigenza assente
Milan, andremo qui di seguito a sviscerare alcune cause, probabilmente non tutte, per le quali i rossoneri sono ora ad arrancare sia in campionato che in Champions.
I tifosi rossoneri si dividono su chi sia il maggiore responsabile di questa iniziale debacle. Perché di debacle bisogna parlare. Essere a meno 11 punti dalla capolista Napoli agli inizi di novembre significa avere un mezzo passo fuori dalle zone alte del campionato.
Eppure i propositi erano ben diversi. Un club che migliora nel bilancio, che saluta Pioli per puntare più in alto e che chiama Ibrahimovic.
A dimostrazione che la fame di vittorie è ai massimi livelli. Niente di tutto questo dopo soli 3 mesi.
Milan, errate valutazioni di mercato
Esonerare Pioli è stata una mossa che ci poteva stare, quantomeno perché il ciclo sembrava essere terminato. Assoldare Paulo Fonseca è stato visto come un downgrade. E nel cuore degli stessi giocatori purtroppo il messaggio è passato esattamente così.
Una dirigenza inesistente avrebbe dovuto puntare su un accentratore dalle spalle larghe, tipo Antonio Conte con il quale in primavera i colloqui erano in fase avanzata.
Poi la paura di assoldare un personaggio troppo forte caratterialmente, scomodo e costoso. E il pentimento attuale.
Un mercato che ad oggi si presenta sbagliato, o che poteva essere gestito meglio. Pavlovic viene visto come la riserva di Tomori ed è un giocatore palesemente fatto e formato per una difesa a tre. Emerson Royal ad oggi non è pervenuto e il trattamento reso a Calabria, il capitano, è stato vergognoso.
Si poteva tenere Kalulu, quantomeno si poteva decidere di non regalarlo ad una diretta avversaria.
Si poteva non illudere il classe 2005 Jimenez il quale, a detta di Ibrahimovic davanti alle telecamere, sarebbe stato il vice Theo Hernandez. E invece si sono perse le tracce in favore di Terracciano.
Fonseca lasciato colpevolmente solo
Ma probabilmente l’errore più grave è stato quello di non difendere Fonseca esponendolo al pubblico ludibrio dei tifosi che già avevano storto il naso al suo ingresso in Italia.
Peraltro nessuno lo aveva accolto in aeroporto, salvo qualche tifoso passato di lì per caso. Conte non avrebbe avuto bisogno di difesa alcuna, Fonseca sì e il silenzio è assordante.
Giusto parlare con altri allenatori se le cose vanno male, ma gli spifferi su Edin Terzic sono evidenti ed eccessivi. Sarà infatti lui a prendere il posto del portoghese qualora le cose dovessero continuare ad andare male.
Nuovamente contro il volere dei tifosi che invece invocano Sarri o Allegri, due allenatori che si sono realmente offerti e proposti al Milan, ma che ad oggi hanno ricevuto la porta di Via Aldo Rossi sul naso.
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Lazio-Napoli, le ultimissime sulle formazioni
A poche ore da Lazio-Napoli, arrivano le ultime indiscrezioni sulle formazioni che scenderanno in campo all’Olimpico per gli ottavi di Coppa Italia.
Mancano ormai poche ore a Lazio–Napoli, ultimo ottavo di finale di questa settimana. All’Olimpico si sfidano due delle squadre più in forma del nostro campionato. I capitolini sono in cerca di riscatto dopo la sconfitta di Parma, mentre i partenopei, reduci dalla vittoria contro il Torino, puntano a un’altra dimostrazione di forza contro i biancocelesti.
Qui Lazio
Baroni opterà per il 4-2-3-1 con Mandas tra i pali e con Marusic, Gigot, Romagnoli e Pellegrini a completare il reparto arretrato. In mediana confermati Guendouzi e Rovella. Sulla trequarti spazio a Dele-Bashiru con Tchaouna e Pedro. Noslin sarà il riferimento centrale.
Qui Napoli
Anche Conte metterà da parte il 4-3-3 per passare al 4-2-3-1. In porta Caprile sostituirà Meret, mentre in difesa confermati il capitano Di Lorenzo e Rrahmani, ancora in vantaggio su Rafa Marin, insieme a Juan Jesus e Spinazzola. Davanti alla difesa agiranno Gilmour e Folorunsho, mentre sulla trequarti, alle spalle del Cholito Simeone, agiranno Ngonge, Raspadori e Neres.
Lazio-Napoli, le probabili formazioni
Lazio (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gigot, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Tchaouna, Dele-Bashiru, Pedro; Noslin
Napoli (4-2-3-1): Caprile; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Spinazzola; Gilmour, Folorunsho; Ngonge, Raspadori, Neres; Simeone
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Bayern Monaco, rinnovo pesante per Musiala
Investimento molto importante per il Bayern Monaco in prospettiva futura. Per la squadra di Kompany, possibile il rinnovo di Jamal Musiala.
Jamal Musiala sta trattando il rinnovo con il Bayern Monaco. Ed è un rinnovo pesante, ma necessario per la squadra di Vincent Kompany. A gennaio, Musiala potrebbe firmare sino al 2030.
Bayern Monaco, Musiala prolunga sino al 2030
Il Bayern Monaco pensa al futuro, si tiene stretto i suoi prezzi pregiati. Come Jamal Musiala, centrocampista anglo tedesco in forza al Bayern dal 2019 ma di provenienza Chelsea ed ha giocato anche nelle giovanili del Southampton.
Classe 2003, con la squadra tedesca ha realizzato 39 gol in 124 presenze, vincendo 4 bundesliga, 1 Coppa di Germania e 3 Supercoppe di Germania, ed inoltre 7 reti in 38 match con la Nazionale tedesca, nonostante abbia anche giocato con l’under 21 inglese prima di prendere il passaporto tedesco, anche se ha giocato pure nell’under 16 tedesca.
Per il ds Eberl si tratta di un rinnovo molto oneroso, di circa 20 milioni di euro , alla pari di Lewandowski e Kane, ma con una differenza: quest’ultimi sono ormai sul viale del tramonto, strapagati ma ultratrentenni, mentre Musiala è giovane ed ha tutta la carriera davanti. Ed un giocatore così forte dal punto di vista offensivo non si può lasciarlo sfuggire.
Inoltre, secondo il tabloid tedesco sportivo Sportbild, sarebbe anche il rinnovo più oneroso di tutta la storia del club. Le due parti sono concordi alla prolungazione del contratto, in scadenza nel 2026, quindi rinnovando per un altro quadriennio.
Un contratto che supererebbe oltre 100 milioni di euro, stando quanto riporta il quotidiano tedesco. Il tutto alla luce di quanto ha dichiarato Musiala, felice di rimanere a Monaco in casacca rossa.
Quindi, chi pensava ad una rottura tra Musiala e Bayern può davvero restare deluso, anche se alla società di Monaco peserà dal punto di vista economico.
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ESCLUSIVA CS-Brozzi: “Bove come Eriksen? Edoardo passo avanti per la medicina. In Italia …”
Mario Brozzi, ex medico di Roma e Milan, ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni in merito alle condizioni di Edoardo Bove.
Intervistato dalla nostra redazione, Mario Brozzi, ex medico di Roma e Milan, è tornato a parlare della questione legata a Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina che si è accasciato al suolo domenica in occasione della sfida contro l’Inter.
Di seguito l’intervista completa
ESCLUSIVA CS, le parole di Brozzi su Bove
Cosa ci può dire in merito alle ultime informazioni legate alle condizione del centrocampista romano?
“La condizione che si è verificata è stata un’aritmia importante che ha comportato un arresto cardiaco. Una temporanea interruzione dell’attività cardiaca e si è ripreso dopo il defibrillatore e quindi ha stentato nelle riprese arrivando a non avere nessun problema. Naturalmente quello che riguarda la prognosi Quoad valetudinem è stata sciolta. E’ chiaro che i colleghi dovranno vederci chiaro, occorrerà fare una serie di accertamenti per cercare di comprendere i meccanismi che hanno portato a questa aritmia nel ragazzo e dopo di che si deciderà sulla sua ripresa dell’attività cardiaca”.
“Resta una situazione particolare, probabilmente Edoardo sarà un passo avanti per la medicina sportiva perchè tornerà a giocare in campo e sarà uno spartiacque rispetto alle considerazioni passate. Nel senso che in Italia la nostra medicina sportiva è molto restrittiva, rigida, rispetto a molti paesi come l’Inghilterra (vedi il caso Eriksen) dove viene considerata l’attività. Probabilmente si farà lo stesso percorso anche con Edoardo anche se è necessario comprendere cosa è accaduto. Essere certi che il cuore è sano, come sicuramente sarà e si faranno infine i passi dovuti”.
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