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Milan: ecco i prossimi tre colpi
Ecco i prossimi tre colpi del Milan, questo articolo non vuole essere alcunché di profetico, ma cercherò di spiegare quali possano essere i movimenti di Paolo Maldini con la doverosa premessa che quest’anno sarà difficile per chiunque cercare di interpretare al meglio le mosse dell’ex capitano rossonero. Eh si, perché il dirigente é diventato abilissimo nel depistaggio, come il Galliani dei tempi d’oro lavora sotto traccia, nell’ombra e soprattutto sa come muoversi, sa come essere incisivo, sa come parlare ai giocatori ed ai club, ero diffidente lo scorso anno, mi sono dovuto favorevolmente ricredere.
La difesa
Per la difesa ritengo possibile un ritorno di fiamma per Wesley Fofana, centrale del Saint-Etienne risultato perdente in casa per 3-0 ad opera del Rennes. Il giocatore é apparso stranito durante la gara complici senza dubbio una partenza non proprio sugli scudi del suo club e le pressanti voci di mercato che un giorno lo vedono con la maglia del Leicester, quello dopo in rossonero.
Secondo il portale francese Le10 Sport, ci sarebbe un pre accordo con il Milan e per Paolo Maldini il difensore classe 2000 é il primo nome sulla lista per mettere un puntello importante al reparto arretrato.
Un nome in……Hauge
É Jens Petter Hauge il giocatore che ha stregato Paolo Maldini durante questi mesi è sicuramente durante la gara di giovedì sera in Europa League terminata con il risultato di 3-2 per il Milan contro il Bodo Glimt. Il giovane classe 1999 da tempo era sul taccuino del dirigente rossonero e le risposte avute giovedì sono state del tutto convincenti con una rete ed un assist. Il giocatore viene valutato 6 milioni, il Milan ne offre 4, in considerazione della minima differenza e soprattutto della poca spesa, ritengo l’operazione assolutamente fattibile.
Questa mossa andrebbe ad escludere Bakayoko le cui probabilità di vederlo in rossonero sono in netto calo, non perché non sia ritenuta una pedina importante, ma perché il Milan vuole regalare al tecnico Pioli uno dei suoi principali pupilli dopo che non si è stati in grado di prendergli Nikola Milenkovic.
All in su Chiesa
Ebbene sí, continua ad essere Federico Chiesa l’obiettivo del Milan per la fascia destra. Castillejo non convince ed il solo Saelaemakers non potrà sostenere il peso del reparto per tutti gli impegni stagionali. Serve una svolta importante ed il ragazzo classe 1997 di Genova rappresenterebbe un importante salto di qualità che potrebbe portare il Milan a competere per posti ambiziosi in campionato.
Su Chiesa c’è forte anche l’interesse della Juventus che però prima dovrà cercare di mettere ordine in un reparto in cui vi é sovrabbondanza. Riteniamo altresì che per Chiesa la Juventus rappresenterebbe probabilmente una prima scelta, ma anche la maglia rossonera non sarebbe da meno potendo egli avere la possibilità di riabbracciare Pioli con la possibilità di giocare titolare nella stagione che porta agli Europei.
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Djokovic al World Sports Summit di Dubai: “I miei idoli erano Sampras, Kobe Bryant e Alberto Tomba. Da bambino amavo giocare a calcio”
Novak Djokovic, campione del Tennis e grande appassionato di calcio, rivela i suoi idoli di infanzia al World Sports Summit di Dubai, tra cui Pete Sampras, Kobe Bryant e Alberto Tomba.
Djokovic: Un Viaggio tra Tennis e Altri Sport
Durante il prestigioso World Sports Summit di Dubai, Novak Djokovic ha condiviso con il pubblico i nomi dei suoi idoli sportivi. Tra questi, spiccano leggende come Pete Sampras nel tennis, Kobe Bryant nel basket e Alberto Tomba nello sci. Djokovic ha sottolineato come queste figure abbiano influenzato la sua carriera e ispirato il suo percorso nel mondo del tennis. “Ero un grande fan di Sampras, Bryant e Tomba, i più grandi nei loro sport”, ha affermato il campione serbo.
Un Amore per il Calcio
Oltre a parlare dei suoi idoli, Djokovic ha rivelato un dettaglio inaspettato circa la sua infanzia: la passione per il calcio. “Se non fossi diventato un tennista, cosa avrei fatto? Da bambino, amavo anche giocare a calcio”, ha confessato. Questa dichiarazione ha suscitato interesse tra gli appassionati di sport, evidenziando la versatilità e i molteplici interessi di Djokovic al di là dei campi da tennis.
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Fonte: l’account X di Schira
Novak #Djokovic to #WorldSportsSummit in Dubai: “My idols were Pete #Sampras, Kobe #Bryant and Alberto #Tomba: they were the greatest in their sports and I supported them as a fan. If I hadn’t been a tennis player, what would I have done? When I was a child, I also loved to play football…”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 29, 2025
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Baggio e il Pallone d’Oro: il “Divin Codino” celebrato al World Sports Summit di Dubai
Roberto Baggio, leggenda del calcio, partecipa al World Sports Summit a Dubai, celebrando i 32 anni dalla vittoria del Pallone d’Oro.
Un’icona del calcio al World Sports Summit
Roberto Baggio, uno dei più grandi simboli del calcio mondiale, ha fatto il suo trionfale ingresso al World Sports Summit di Dubai. Questo evento prestigioso riunisce personalità di spicco dello sport globale per discutere delle sfide e delle opportunità future nel mondo sportivo. La presenza di Baggio non solo arricchisce ulteriormente il summit, ma rappresenta anche un omaggio alla sua straordinaria carriera. Esattamente 32 anni fa, nel dicembre del 1993, Baggio otteneva il massimo riconoscimento individuale per un calciatore, il Pallone d’Oro, consacrandosi tra i migliori di sempre.
Ricordi indelebili e un futuro nello sport
Durante il suo intervento, Baggio ha condiviso momenti salienti della sua carriera e ha discusso delle potenzialità del calcio moderno. L’evento ha offerto l’opportunità di riflettere su come il calcio abbia evoluto nel corso degli anni e sulle sfide che i futuri talenti dovranno affrontare. La partecipazione di Baggio al summit non è solo un tributo al passato glorioso, ma anche un invito a guardare avanti, esplorando nuovi orizzonti per lo sport e i suoi protagonisti.
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Fonte: l’account X di Schira
One of the greatest football legend Roberto #Baggio is just arrived at #WorldSportsSummit in Dubai. Exactly 32 years ago he won the Ballon d’Or. 💎
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 29, 2025
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FIFA, Infantino: “Non c’è mai troppo calcio, anzi ne servirebbe di più”
Gianni Infantino durante un intervento al World Sports Summit, ha delineato la visione della FIFA per un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile.
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, in un discorso pronunciato al World Sports Summit di Dubai, ha espresso la visione dell’organo di governo mondiale del calcio: un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile. Infantino ha affrontato uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni, il numero di partite e la presunta “saturazione” del calendario. Ha sottolineato la necessità di trovare un equilibrio tra calcio di club e calcio delle nazionali, tra partite significative e insignificanti.
Ha inoltre parlato degli investimenti della FIFA nello sviluppo del calcio in tutto il mondo e ha affermato: “Stiamo investendo miliardi di dollari nello sviluppo del calcio in tutto il mondo. Nei 211 Paesi tutti ricevono sovvenzioni per costruire campi e formare giocatori. Entro il prossimo anno avremo 100 accademie FIFA in 100 Paesi diversi”.
Infantino sul Mondiale per club e il Mondiale 2026
Infantino ha riservato spazio anche per parlare del Mondiale per club, uno dei progetti più ambiziosi della FIFA. Ha definito l’ultima edizione disputata negli Stati Uniti un successo commerciale e ha sottolineato l’importanza di dare spazio al calcio dei club.
Ha poi parlato delle impressionanti cifre previste per il Mondiale 2026, che si giocherà tra Stati Uniti, Canada e Messico: “48 squadre, 104 partite: 104 Super Bowl in un mese. Avremo sei o sette milioni di persone negli stadi e sei miliardi davanti alla televisione. In appena due settimane abbiamo ricevuto 150 milioni di richieste di biglietti. In 100 anni di storia della Coppa del Mondo la FIFA ne ha venduti 44 milioni in totale. È qualcosa di assolutamente incredibile”.
Il ruolo della FIFA nel calcio mondiale
Infantino ha infine ribadito il ruolo fondamentale della FIFA nel finanziamento del calcio mondiale: “Siamo l’unica organizzazione che finanzia il calcio in tutto il mondo. Senza la FIFA non ci sarebbe calcio in 150 Paesi”.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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