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Milan, così non va: esci dalla mediocrità! | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, già dal titolo si può capire di che tenore (senz’altro duro) è il taglio di questo articolo. Non si può sprecare un’altra stagione.
Parlare con mesi di anticipo a volte può dare delle soddisfazioni, in quanto, spesso si viene smentiti. Ed è quello che spero vivamente accada. Perché altrimenti dovremo nuovamente assistere a un anno, il prossimo, sotto il segno della mediocrità.
Mediocrità, parola ricorrente durante questa stagione, basti vedere alcuni elementi in rosa. Che vanno cambiati, o meglio, vanno sostituiti con rinforzi qualitativamente superiori. Iniziamo da Calabria, bravo bello educato e con un cuore grande così, ma vederlo capitano di una squadra come il Milan appare, scusatemi, una bestemmia. Sapete vero di cosa stiamo parlando? Del Milan, squadra che ha alzato al cielo 7 Champions. Giusto per ricordarlo.
Una squadra che per due anni non è stata in grado di trovare un vice Theo Hernandez facendo giocare al suo posto terzini destri, difensori centrali e facendo il segno della croce in settimana augurandogli lunga vita calcistica.
Un centrocampo inesistente, caratterizzato da giocatori bravissimi ad accarezzare il pallone, un po’ meno a picchiare. Quanto servirebbe un Kessiè qualsiasi. E quanto servirebbe una punta centrale che non avesse 38 anni, con tutto il rispetto per Giroud, un ex campione, ma che da marzo in avanti deve giocare con l’ossigeno perché non ha un vero e proprio sostituto.
Quindi che si fa? Con Pioli a fine ciclo ci si trova praticamente a maggio senza avere deciso un allenatore e con gli altri club che stanno praticamente prendendosi i migliori attaccanti, lasciando a noi – forse – qualche briciola per quando decideremo di fare mercato.
Capitolo allenatore. Da qui capiremo se aspettarci un altro campionato mediocre, oppure no. Antonio Conte avrebbe permesso di alzare l’asticella, ma un Van Bommel, brava persona eh, ha pure pianto quando se ne è andato, pensate possa rappresentare la scelta giusta? Uno che ha la stessa esperienza di Palladino che almeno ha allenato in Serie A? Uno che ha subìto le stesse reti di Pioli, ma in Belgio? Giovane, parla 5 lingue, ma a noi serve uno con gli attributi che sappia strigliare Leao quando passeggia come fosse in Via Montenapoleone a Milano, durante un derby.
Ripeto, se sarò smentito sarò felice. In realtà è quello che voglio, essere smentito coi fatti. Con uno come Conte in panchina, con Gyokeres in attacco, magari uno come Amrabat in mediana, Buongiorno o Scalvini in difesa. Un forte terzino destro. E poi ne parliamo. Altrimenti…la solità mediocrità.
Questa deve essere la stagione della svolta, non serve molto. L’ossatura della squadra c’è, servono 4-5 rinforzi di qualità nei posti giusti. È un allenatore con le palle quadrate.
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Milan-Allegri, contatti già in estate: il tecnico continua a dire sì
Milan-Allegri, noi di Calcio Style avevamo raccontato in estate, prima dell’arrivo di Fonseca, di alcuni contatti tra Allegri e Ibrahimovic. Peraltro confermati. Vediamo cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane.
Il futuro di Paulo Fonseca è appeso a un filo e decisivo potrebbe già essere il derby di domenica sera. Una sconfitta, a maggior ragione se di proporzioni rotonde, potrebbe seriamente compromettere la permanenza del tecnico sulla panchina rossonera.
Come scritto ampiamente in estate, Fonseca è mai stato tra i desiderata di Zlatan Ibrahimovic, tanto che lo svedese già adesso sarebbe propenso al cambio. E il summit di ieri sera è stato piuttosto ruvido nei confronti del resto della dirigenza. Senza mezze misure Ibrahimovic ha preteso di essere ascoltato, questa volta.
Sappiamo che in estate Massimiliano Allegri, una volta lasciata la Juventus, aveva direttamente chiamato Ibrahimovic per proporsi al Milan, disposto eventualmente anche a ridursi l’ingaggio intorno ai 4-5 milioni di euro. Sappiamo poi come è finita, tuttavia i contatti sono ripresi e l’indiscrezione di questa mattina di Maurizio Pistocchi non ha fatto altro che confermare questa tesi.
Il tecnico livornese, più che Maurizio Sarri, è considerato il profilo ideale per mettere a posto le cose sotto l’aspetto dell’equilibrio in campo con un particolare occhio di riguardo alla fase difensiva. Allegri ha già detto sì in estate, lo sta facendo anche adesso. Resta da capire se il Milan vorrà anticipare i tempi, oppure ascoltare quella parte della dirigenza che predica prudenza e caldeggia ancora Fonseca.
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Maignan, si teme lo stop: le condizioni del francese
Maignan, ultimamente non tira una bella aria sulla galassia rossonera e soprattutto la sfortuna ci vede benissimo. Come nel caso del portiere francese uscito ieri sera per infortunio. Vediamo qui di seguito le sue condizioni.
Oltre il danno la beffa, non solo il Milan è uscito dal San Siro con le ossa rotte ad opera del Liverpool, ma rischia anche uno stop del suo portiere uscito malconcio durante la gara.
Gli esami strumentali hanno infatti riportato un trauma contusivo al ginocchio.
Maignan verrà quindi valutato nelle prossime giornate. A rischio il derby con l’Inter di domenica sera. Si pensa infatti che non riuscirà a recuperare nel giro di così pochi giorni. Al suo posto Torriani
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Milan, crocevia derby: per Fonseca è un dentro o fuori | Due i nomi per sostituirlo
Milan, i rossoneri sono oggi a raccogliere i cocci della gara di ieri sera. Nessuno si salva, nemmeno l’allenatore il quale, più di tutti, è ora sulla graticola.
Il Milan di Paulo Fonseca fa acqua da tutte le parte e come succede sempre in questi casi, a pagare per tutti sarà proprio l’allenatore. Ce ne sarebbero di attenuanti per il tecnico portoghese, da un mercato finito troppo tardi alla scelta di giocatori senza interpellarlo fino ad un’eccessiva pressione e fretta di arrivare al risultato.
Detto questo, se il Milan perderà in maniera rovinosa contro l’Inter domenica sera, le sorti di Fonseca sono pressoché segnate. Sarà esonero al 99%.
Nella serata di ieri, nel post partita, come già raccontato questa mattina, c’è stato un summit allo stadio tra Ibrahimovic e Moncada. Si è appunto discusso dell’allenatore.
Da oggi il club non avrà più a libro paga Stefano Pioli volato in Arabia e al contempo si stanno vagliando due specifiche strade, quella di Massimiliano Allegri e quella di Maurizio Sarri. Due allenatori smaniosi di tornare ad allenare quanto prima e perfetti per i giocatori rossoneri. Sappiamo infatti che il tecnico livornese già in estate aveva mandato direttamente a Ibrahimovic la sua candidatura, poi scartata.
Lo stesso Sarri sarebbe felice di allenare a Milano e tra le righe lo ha fatto capire durante una recente intervista alla Gazzetta dello Sport.
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