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Milan: con Gazidis via Ibra e Donnarumma
Il Milan si appresta a sostenere l’ennesima rivoluzione, sono infatti i problemi societari ad tenere in allarme i tifosi rossoneri e a prendersi l’intera scena tanto da dimenticarsi quasi della sfida casalinga contro il Genoa di importanza vitale se si vuole arrivare a ridosso delle prime in classifica e sperare quantomeno ad una qualificazione alle coppe europee.
I pieni poteri a Gazidis spaventano non poco, l’idea che fossero Boban e Maldini a tentare un veloce recupero del ruolo e del blasone internazionale del Milan è comune a tutti i tifosi ed ora la domanda più classica e ripetuta è una sola: cosa succederà?
Il mal di pancia di Ibra
L’arrivo sulla panchina rossonera di Ralf Rangnick pare ormai certo e con lui stanno arrivando clamorose indiscrezioni secondo le quali la conferma di Ibrahimovic non sarebbe una priorità, anzi il tecnico considera lo svedese al di fuori dei progetti futuri del club. Ibra sappiamo essere tornato al Milan per volere soprattutto di Boban e Maldini e di fatto il suo arrivo ha portato vittorie, convinzione nei mezzi della squadra ed una mentalità vincente e combattiva del tutto assente nello spogliatoio rossonero. Resta logico immaginare che se lo svedese capisse di non fare più parte del progetto potrebbe fare le valigie quanto prima e siamo certi che alla luce delle ottime prestazioni mostrate fin qui avrebbe di certo mercato.
L’interrogativo è anche un altro: con che spirito entrerà lo svedese in campo alla luce di queste clamorose indiscrezioni? Conoscendolo probabilmente entrerà con la stessa cattiveria di sempre, ma i dubbi sono legittimi e le preoccupazioni pure.
In bilico Donnarumma
Il futuro di Gianluigi Donnarumma appare ora come non mai sempre più incerto. Da un lato il ridimensionamento del Milan lascia presagire ad ulteriori anni di limbo, lontani dalla Champions, di ricostruzione insomma. Il portierone rossonero difficilmente potrà accettare di continuare a stare lontano dai palcoscenici che contano, a maggior ragione che ad ogni sessione di mercato arrivano offerte a sei zeri di club uno più prestigioso dell’altro.
Secondo nodo quello dell’ingaggio. Attualmente Donnarumma percepisce sei milioni di euro, il dictat di Gazidis è di ridurre ulteriormente il monte ingaggi, pertanto i casi sono due, o Gigio deciderà di ridursi in modo importante lo stipendio, oppure dovrà lasciare Milano. La seconda ipotesi appare al momento la più concreta siccome difficilmente la proprietà Elliott concederà deroghe e difficilmente Donnarumma che ricordiamo essere seguito da Mino Raiola accetterà una riduzione di ingaggio.
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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Messi, il GOAT Tour in India precipita nel caos
Da sogno a incubo: l’arrivo di Messi in India scatena il caos. Tifosi infuriati, campo invaso e rabbia per un evento mal gestito.
Quella che doveva essere una festa per i fan di Lionel Messi in India si è trasformata in una giornata di caos e rabbia allo Salt Lake Stadium di Calcutta. La tanto attesa tappa del GOAT Tour dell’asso argentino, prevista per sabato 13 dicembre, ha infatti scatenato proteste violente da parte di molti dei circa 80mila spettatori presenti, delusi dall’organizzazione e dall’impossibilità di vedere la star da vicino.
GOAT Tour di Messu a Calcutta: ecco cosa è successo
Secondo i resoconti, gruppi di tifosi hanno sfondato cancelli, “invaso il campo”, danneggiato sedili e lanciato bottiglie e altri oggetti contro il terreno di gioco in segno di protesta. Molti spettatori, che avevano speso fino a 12 mila rupie per i biglietti, si sono detti furiosi per non essere riusciti “nemmeno a guardare in volto il Campione del Mondo e otto volte Pallone d’Oro”.
La presenza di Messi è durata solo una frazione di quella prevista: dopo circa venti minuti in campo, durante i quali è apparso circondato da organizzatori e personalità locali, l’argentino è stato costretto ad abbandonare il campo a causa dell’escalation. “Only leaders and actors were surrounding Messi … Why did they call us then?” ha lamentato un tifoso, secondo testimoni citati dai media internazionali.
Le critiche si sono rapidamente estese oltre il pubblico: la Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso pubblicamente rammarico per l’accaduto e ha annunciato un’indagine ufficiale sulla gestione dell’evento, definendo la situazione frutto di “mismanagement”
Questa prima tappa in India, che include anche altri appuntamenti in città come Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, era parte di un tour che prevedeva anche iniziative culturali e di beneficenza oltre alla partita amichevole. Ma, alla luce degli eventi di Calcutta, sua alte aspettative e l’organizzazione dei prossimi eventi saranno inevitabilmente sotto esame.
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Juventus, Exor rifiuta formalmente la proposta di Tether: il comunicato
Exor respinge un’offerta non richiesta di Tether Investments per acquisire tutte le azioni della Juventus. L’azienda ha ribadito la sua intenzione di non vendere nessuna delle sue azioni.

Juventus, il comunicato di Exor
Offerta Rifiutata
Exor N.V., la holding controllata dalla famiglia Agnelli, ha annunciato di aver respinto una proposta non richiesta da parte di Tether Investments per acquisire tutte le azioni della Juventus Football Club. Il comunicato ufficiale sottolinea che il Consiglio di Amministrazione di Exor ha rifiutato all’unanimità l’offerta di Tether, una società con sede a El Salvador.
Exor ha riaffermato le sue precedenti dichiarazioni secondo cui non ha intenzione di vendere nessuna delle sue azioni della Juventus a terzi, incluso Tether.
Impegno Continuo
“La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo” afferma il comunicato. Exor continua a essere pienamente impegnata nel club, sostenendo il suo nuovo team di gestione nell’esecuzione di una chiara strategia per fornire risultati forti sia dentro che fuori dal campo.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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