Milan: che fine hanno fatto i ricavi commerciali?

Un calo vertiginoso, in soli quattro anni quasi 30 milioni di ricavi in meno sono numeri che preoccupano molto dirigenza e tifosi. Il confronto dei dati attuali con quelli del bilancio 2015 è impietoso e sono a testimonianza che il brand Milan non tira più, manca d’appeal dopo le ultime stagioni scevre da trofei e con cambi societari discutibili.

Dalla rielaborazione dei dati di bilancio effettuati da Calcio e Finanza possiamo vedere come i ricavi siano passati dal 2015 ad oggi da 82,7 milioni a 56,8 con la sola sponsorizzazione della compagnia aerea Fly Emirates che nonostante tutto rimane solida partner dei rossoneri garantendo 14 milioni di euro stabiliti da un contratto la cui scadenza sarà nel giugno del 2020. Il calo dovuto al venir meno di parecchi partner commerciali è evidente, si è scesi dai 33 milioni

del 2015 ai soli 13 attuali con la dipartita di marchi storici quali Bpm, Betsson, Diesel, Konami, Snaitech e Trenitalia, giusto per ricordarne alcuni.

A tenere botta sono i ricavi da stadio la cui crescita da 16,6 milioni a 34 ha permesso di mantenere una certa stabilità nel fatturato netto. La partita da giocare e tentare di vincere sarà quella sui ricavi commerciali e tornare nelle coppe, preferibilmente in Champions, potrebbe dare quell’accelerata sperata dal club. Vincere aiuta a vincere, posizionarsi tra le prime quattro aiuta ad introitare più soldi ed attirare i principali sponsor che senza le coppe si defilano. Siamo certi che se il Milan dovesse finalmente arrivare in posizioni a lui più consone, i principali partner commerciali tornerebbero perchè il brand è importante ed ancora molto conosciuto nel mondo.