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Milan: alla finestra c’è Spalletti
Le prime quattro gare dei rossoneri hanno permesso di portare a casa sei punti, tanti o pochi è opinabile, perchè un derby si può anche perdere, soprattutto contro un’Inter in evidente supremazia di condizione, di idee e di gioco ed un passo falso alla prima di campionato ci può anche stare. Non mi soffermo un minuto di più sui punti, ma voglio sottolineare l’aspetto più sconfortante della mia disamina ossia la totale e costante assenza di gioco. Lungi da me in questo momento mettere sulla graticola Giampaolo, ritengo abbia ancoira bisogno di un po’ di tempo per plasmare la squadra ed inculcare ai ragazzi il suo credo calcistico che, giusto o sbagliato che sia, è il suo metodo e se è stato scelto per guidare il Milan devono permetterglielo. Ma il tempo necessario va circoscritto, ergo è obbligatorio mettere una data di scadenza entro la quale si è dentro o si è fuori. Ed il Milan attuale si trova impietosamente dopo quattro partite a sei punti dalla prima, nessun catastrofismo per carità, ma se la classifica piange, i punti non arrivano e nemmeno si vede una parvenza di gioco allora sì che i problemi possono diventare grandi e la panchina di Giampaolo bruciare.
Giovedì sera ci sarà il Torino ad aspettare i rossoneri, i granata sono nella stessa situazione, sei punti in classifica ed una sconfitta alle spalle. Il Milan non dovrà più sbagliare e soprattutto dovrà dare dimostrazione in campo di saper reagire con i gioco. Se così non fosse ecco che il futuro di Giampaolo potrebbe essere seriamente messo in discussione, quando non arrivano i risultati ed il gioco latita si sa perfettamente chi è che paga il conto. Una società accorta non può non avere individuato un piano B ed infatti il nome papabile qualora il tecnico abruzzese dovesse venire esonerato è quello di Luciano Spalletti, ex tecnico dei cugini interisti sostituito da Antonio Conte. La società non sarebbe più disposta ad aspettare nel caso in cui le prossime tre partite non dovessero dare le risposte sperate e soprattutto pretendono da Giampaolo di vedere in campo i nuovi acquisti, invocati a gran voce anche dagli stessi tifosi. Le prossime gare saranno quindi decisive, parlare oggi di crisi può apparire prematuro, ma è ovvio che più campanellini d’allarme stanno iniziando a suonare e non saper interpretare questi segnali sarebbe un errore, la possibilità di invertire la rotta c’è ed è nelle corde di tecnico e giocatori, basta soltanto farlo al più presto perchè le dirette avvversarie corrono ed un Milan che cammina zoppicando non è più accettabile.
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Milan, il treno Conte passa una volta: follia perderlo adesso
Milan, come essere a una stazione, vedere fermarsi il treno Antonio Conte e non fermarsi. Follia o ragione?
Il Milan potrebbe pentirsi amaramente di non salire sul treno Antonio Conte. Perché tirato così a lucido, ruspante e pronto a macinare chilometri non lo si vede molte volte. Ora, bando alle metafore, la situazione che si presenta ora in casa Milan è probabilmente la migliore per compiere quel doveroso upgrade sulla panchina.
Eh…ma Conte vuole allenare campioni. Bugia, o meglio, non esatto. Ricordiamo tutti da quali giocatori era composta la sua Juventus, oppure chi erano i protagonisti con la sua Nazionale. Ma poi, i giocatori del Milan sono da buttare via? Siamo certi che a Conte non piacerebbe allenare gente come Maignan, Tomori, Theo Hernandez, Loftus-Cheek Pulisic, Leao…non proprio gli ultimi arrivati.
Lui vuole il Milan, ma ribadisco con fermezza che è il Milan ad avere bisogno di lui. Per fare lo step successivo, quello di acquistare 3-4 giocatori di livello ed affidarsi a colui che sa perfettamente costruire un ciclo vincente. Senza lasciare le macerie, come si dice erroneamente. Chiedete ad Allegri o a Simone Inzaghi se hanno trovato resti di giocatori, o una solida base di partenza per fare bene. Probabilmente vi risponderanno la seconda.
Conte è pronto per il Milan ed il Milan è pronto per Conte. Anche a livello economico. La presenza stabile in Champions ed una situazione solida di bilancio può ora permettere di spendere una cifra importante alla voce allenatore. Se non ora quando?
Che senso avrebbe disperdere energie e soldi per allenatori mediocri, alla Pioli per intenderci, quali Lopetegui o Fonseca o Gallardo? Gente che non sa minimamente quali difficoltà vi possano essere nel nostro campionato? Non sarebbe di certo un passo avanti, forse uno indietro. E non era stato lo stesso Cardinale ad avere detto che ci vuole un’evoluzione? Non era stato lo stesso Cardinale a definire Ibrahimovic la sua estensione in Italia?
E Ibra vuole Conte. Ma quindi perché non prenderglielo? Chi finge di comandare ed in realtà viene comandato da altri? A quale gioco si sta giocando? Sono tutte voci per distogliere l’attenzione sul vero obiettivo che è Conte? Vorrei crederlo, ma in cuor mio sto aspettando la sorpresa. E temo non piacerà a me ed ai tifosi rossoneri.
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Milan, il futuro di Abate in Serie A: il club interessato
Milan, la mano di Abate sulla buona stagione della sua Primavera è palpabile, tanto che un club di Serie A si starebbe muovendo per averlo.
È un Ignazio Abate al settimo cielo per la qualificazione alla finale contro l’Olympiacos, gara che si giocherà lunedì alle 18.
Da lì in avanti le cose potrebbero muoversi molto in fretta con l’ex centrocampista rossonero pronto per il grande salto, quello di allenare un club di Serie A.
I buoni rapporti con Adriano Galliani potrebbero quindi permettere ad Abate si sedersi sulla panchina del Monza la prossima stagione. Qualche contatto c’è stato, ci aspettiamo novità a stretto giro a partire dalla prossima settimana.
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Milan-Conte, altri contatti con Ibrahimovic: o dentro o fuori
Milan-Conte, noi di Calcio Style avevamo dato la notizia di un accordo con il tecnico leccese e stiamo proseguendo su questa strada, visto che si è mai interrotta. Vediamo cosa accadrà nelle prossime giornate.
La prossima settimana potrebbe essere importante per il futuro del Milan e di Antonio Conte. Le strade potrebbero unirsi, o separarsi definitivamente. Il derby di lunedì non sarà lo spartiacque in quanto si era già deciso di esonerare Pioli diverso tempo fa.
Stando alle ultime indiscrezioni in nostro possesso, la situazione è sempre la stessa. Ibrahimovic sta provando a convincere il resto della dirigenza sul fatto che Conte possa essere la scelta giusta. Ovviamente l’assetto economico non dovrà essere stravolto, ma l’ingresso in Champions, unito ad una cessione che sarà inevitabile, oltre ai riscatto di alcuni giocatori, renderanno l’operazione Conte fattibile e soprattutto sostenibile.
Inutile ricordare che Conte sta aspettando il Milan e non lo farà in eterno. Di certo potrebbe non fargli piacere questo continuo accostamento di altri allenatori al mondo Milan. Leggendo diverse altre testate, negli ultimi giorni sono venuti fuori i nomi di Lopetegui, Motta, Farioli, Palladino, Gallardo, Galtier, Allegri, Sarri, Italiano. Decisamente troppi e alcuni opera di fantasia.
Come detto da Gerry Cardinale, Ibrahimovic sarà la sua estensione in Italia. Se si rimarrà coerenti su questo punto, riteniamo che la decisione la potrà prendere quindi lo svedese. Attendiamo la prossima decisiva settimana,
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