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Milan: 13° posto in Europa
Il celebre osservatore statistico CIES ha stilato una classifica sul valore delle rose delle squadre europee calcolato in relazione a quanti soldi sono stati impiegati per allestirle. Il calcolo è stato effettuato mediante un elaborato algoritmo grazie al quale possiamo notare un sostanziale predominio delle squadre inglesi. Un occhio particolare lo si deve però lanciare a favore del Milan entrato prepotentemente nella top 20 ed assestatosi al 13° posto appena dietro il Napoli e distante dalla prima italiana – la Juventus – di 7 lunghezze. La particolare classifica vede Manchester City, Liverpool e Barcellona occupare i primi tre posti, ma andiamola a vedere tutta qui di seguito:
1. Manchester City 1458 milioni di euro (spesi 964)
2. Liverpool 1387 mln (spesi 659)
3. Barcellona 1220 mln (spesi 689)
4. Tottenham 1044 mln (spesi 365)
5. Manchester United 1001 mln (spesi 754)
6. Juventus 924 mln (spesi 498)
7. PSG 888 mln (spesi 810)
8. Atletico Madrid 882 mln (spesi 337)
9. Real Madrid 806 mln (spesi 500)
10. Arsenal 743 mln (spesi 429)
11. Chelsea 738 mln (spesi 547)
12. Napoli 635 mln (spesi 276)
13. Milan 576 mln (spesi 411)
14. Roma 510 mln (spesi 301)
14. Lione 510 mln (spesi 153)
16. Inter 506 mln (spesi 366)
24. Lazio 313 mln (156 spesi)
27. Fiorentina 307 mln (107 spesi)
Il Diavolo prende quota
Momento d’oro per il Milan che dopo 7 anni di purgatorio e complicate vicende societarie vede finalmente alla sua portata la qualificazione alla Champions grazie al terzo posto momentaneo in classifica dietro Juventus e Napoli. Dal pareggio per 1-1 contro il Frosinone di fine dicembre, la squadra di Gattuso ha cambiato volto ed ha saputo invertire la rotta scalando posizioni in classifica e sapendo riportare i propri tifosi allo stadio, si è infatti passati dai 45.000 di Milan-Torino ai 61.000 di Milan-Sassuolo nel giro di pochi mesi e l’entusiasmo generale che gravita intorno al club lascia presagire un finale di stagione da incassi record. Importante e conseguente l’aumento del valore della rosa caratterizzato dall’aumento dei cartellini di giocatori chiave come Romagnoli, Piatek e Donnarumma che grazie alle loro prestazioni sono arrivati ad una valutazione intorno ai 60 milioni seguiti a 50 da Paquetà.
Lo stesso Cutrone che ultimamente non sta avendo molte occasioni per mettersi in mostra ed esprimere il suo potenziale ha una valutazione intorno ai 30 milioni. Il rendimento della squadra influisce decisamente sulla valutazione e l’esplosione di certi elementi, vedasi anche Calabria valutato 20 milioni o Kessiè 35, non può che far bene ad un Milan che sta cercando con metodo e programmazione di ritornare ai fasti del passato consapevole che l’attuale posizione non gli compete.
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Milan, giorni di riflessione: Nkunku vuole rimanere
Milan, sono giorni di riflessione in merito all’immediato futuro dell’attaccante francese autore ieri pomeriggio di una doppietta.
Una doppietta liberatoria quella di ieri pomeriggio per Christopher Nkunku, attaccante approdato a Milano in estate per la cifra di 37 milioni più 5 di bonus.
Una stagione per ora da dimenticare, nonostante i gol di ieri pomeriggio. Il francese infatti arrivava da 306 giorni di astinenza in campionato e le ultime apparizioni, sebbene ci fosse la totale fiducia di Allegri, erano state deludenti.
Le due reti di ieri tuttavia possono averlo sbloccato. Sicuramente hanno acuito le sue convinzioni di rimanere in rossonero, cosa peraltro mai nascosta al suo entourage e alla dirigenza.
Igli Tare è infatti dibattuto sul da farsi, aspettare oppure cederlo in Turchia visto che qualche offerta sta arrivando, soprattutto da parte di Galatasaray e Fenerbahce? Il rammarico più grande è se il giocatore, una volta uscito da Milano, dovesse sfondare.
Alla luce anche dei fatti recenti, riteniamo che Nkunku possa rimanere per giocarsi al meglio le carte a disposizione nel suo mazzo.
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Milan, l’emergenza in attacco continua: ultima chance per Nkunku?
Il Milan aprirà la domenica della 17° giornata di Serie A alle 12.30 contro l’Hellas Verona. Max Allegri si affida ancora a Nkunku in attacco, non avendo Leao.
Il Milan vuole ritrovare la vittoria dopo gli ultimi passi falsi. La squadra di Massimiliano Allegri affronterà a San Siro l’Hellas Verona a partire dalle 12.30. I rossoneri devono ripartire dopo il pari contro il Sassuolo, ultima gara giocata dal Milan in campionato, per continuare a restare a ridosso dell’Inter e superare le difficoltà avute contro le medio-piccole.
Vietato quindi sottovalutare gli scaligeri, terzultimi in classifica, ma in crescita nelle ultime uscite. La squadra allenata da Paolo Zanetti è in salute ed reduce da 2 vittorie consecutive in Serie A. Un’ ulteriore ostacolo per il Milan sono ancora una volta i ricorrenti problemi in attacco. Soprattutto viste le poche alternative disponibili.
Niclas Fullkrug è sbarcato a Milano come primo nuovo acquisto dei rossoneri nel mercato invernale, non può essere tesserato prima dell’apertura ufficiale della sessione di gennaio. Santi Gimenez resterà ai box fino a fine febbraio.
Milan, aspettando Fullkrug serve il vero Nkunku

Massimiliano Allegri e Christopher Nkunku ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inoltre, come annunciato da Allegri in conferenza stampa, non ci sarà nemmeno Rafa Leao. Il tecnico ha confermato il forfait del numero 10 rossonero, non ancora pronto al 100% dal problema al polpaccio. Scelte quindi contate per Max nel reparto offensivo, che dovrà ancora una volta affidarsi, almeno di scelte sorprendenti, a Pulisic e Nkunku.
In particolare ci si aspettano finalmente risposte da parte del francese. Troppo poco fin qui il suo apporto alla causa, sia per quanto riguarda l’atteggiamento in campo, ma ancor di più per i preoccupanti numeri.
La scriminante per l’ex Chelsea delle sue difficoltà di ambientamento in Italia possono essere legate alla disabitudine ad agire da prima punta, di fatto ruolo mai ricoperto in carriera. Allegri lo ha difeso ancora una volta in conferenza stampa, dimostrando a parole di credere nella rinascita di un talento un pò perduto.
Ma, aldilà delle parole, è chiaro che il tecnico sia il primo ad aspettarsi di più da lui. Pagato 40 milioni di euro in estate, la partita di oggi contro l’Hellas può rappresentare per lui quasi l’ultima spiaggia. Un ulteriore prova negativa potrebbe portare ad un cambiamento non solo nelle gerarchie, ma anche in chiave mercato.
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Napoli, De Laurentiis il più vincente della storia azzurra
Napoli, con la vittoria in Supercoppa Italiana De Laurentiis è il presidente più vincente del club partenopeo.
La vittoria di Riad segna un sorpasso storico nel blasonato club azzurro: De Laurentiis supera Ferlaino.
La Supercoppa vinta è la seconda alzata al cielo da Aurelio De Laurentiis, la terza della storia del Napoli. Con quest’ultimo trofeo alzato dal produttore cinematografico sono 7 i titoli totali della sua gestione, che sono i due scudetti e le tre Coppe Italia e l’altra Supercoppa.
Il mitico Ferlaino, che portò Maradona e il primo scudetto a Napoli, vinse appunto due titoli italiani, due Coppe Italia, una Supercoppa e una Coppa Uefa.
I trionfi di De Laurentiis sono stati tutti italiani, il patron spera di aggiungerne anche di internazionali: la Storia deve ancora essere aggiornata…
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