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Marsiglia, ecco l’erede di Aubameyang: colpo dal Lens
L’Olympique Marsiglia continua la rivoluzione della propria rosa. Fatta anche per il nuovo attaccante che andrà a sostituire il gabonese, visite a breve.
Roberto De Zerbi ha completamente cambiato il modo di lavorare del club francese, tanti colpi e parecchi investimenti per tornare a vincere subito.
Olympique Marsiglia, chiuso il colpo Elye Wahi dal Lens
Le trattative per assicurarsi la nuova punta si sono concluse. La scelta si era ridotta ai soli Eddie Nketiah e Elye Wahi, tuttavia i colloqui con l’Arsenal si sono interrotti a causa delle richieste di ingaggio troppo elevate del giocatore.
Dunque i dirigenti bianco azzurri si sono concentrati sull’attaccante del Lens, che ha subito accettato la destinazione. I due club si sono accordati sulla base 25 milioni di euro + 5 di bonus.
Nella scorsa stagione ha collezionato 12 goal e 4 assist tra campionato, Champions League ed Europa League. Il francese ha così deciso, nonostante le tante richieste, di restare in Ligue 1 per continuare a segnare con regolarità.
🔵⚪️🛬 Eyle Wahi, in Marseille set for medical at OM on Tuesday after €25m plus €5m agreed.
🛩️🇫🇷 pic.twitter.com/ONmYdqvZbC
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) August 12, 2024
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Milan, per Leao è l’anno della verità? La risposta di Clarence Seedorf
Milan, in molti si interrogano sul valore di Rafael Leao. La risposta non è certamente semplice, tuttavia ha provato a dare una sua interpretazione l’ex giocatore e tecnico rossonero Clarence Seedorf. Qui di seguito le sue parole.
Clarence Seedorf si è concesso a una lunga intervista per la Gazzetta dello Sport toccando vari argomenti tra i quali Rafael Leao.
Ecco la sua risposta in merito al fatto che questo possa essere il suo anno, quello della verità:” Leao è padrone del suo destino. Ha talento e deve sfruttarlo bene per diventare uno dei migliori”.
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Lazio-Verona, Zanetti: “La Lazio? Ha grandi meriti”
La partita Lazio-Verona ha portato una sconfitta alla squadra di Paolo Zanetti una sconfitta, che il tecnico ha analizzato onestamente nel post-partita.
Nel post-partita di Lazio-Verona, Paolo Zanetti ha analizzato la sconfitta dei suoi partendo da un elogio degli avversari in campo.
Lazio-Verona, le dichiarazioni di Paolo Zanetti
Con queste assenze è difficile giocarsela con una squadra come la Lazio.
“La Lazio non la scopriamo di certo oggi, è una squadra forte ed è normale che quando si affrontano squadre con obiettivi diversi ci sia qualità diversa. Abbiamo avuto il merito di restare sempre in partita, abbiamo avuto il carattere di riprenderla e giocare come l’avevamo preparata.
La Lazio è molto dinamica e ti metti in difficoltà nell’uno contro uno, ci ha fatto soffrire più del solito. Hanno grandi meriti, per l’atteggiamento posso dire poco ai ragazzi. Potevamo fare di più sul calcio d’angolo, su quell’aspetto lavoriamo tanto. Abbiamo battuto tanti corner veramente male, sono situazioni che spostano i risultati”.
Un giudizio sui nuovi? Che partita ha fatto Belahyane?
“Non voglio esagerare, magari me lo portano via subito ma ha fatto un’altra partita incredibile, con grandissima personalità tecnica e lettura del gioco. È un giocatore importante, ai nuovi bisogna dar tempo.
Mi è piaciuto l’impegno, si è vista qualche giocata ma devono ancora crescere e diventare più concreti ed efficienti. Tengstedt ha avuto bisogno di tempo ma ha già fatto due gol in quattro partite, sono giovani che devono adattarsi al campionato”.
La squadra è stata troppo bassa?
“Non siamo riusciti ad essere aggressivi nel primo tempo, Zaccagni un paio di volte ci ha puntato e ha fatto saltare il banco, ci siamo un po’ impauriti.
Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, ci siamo alzati e siamo stati più presenti nella loro area. Abbiamo toccato tanti palloni in area loro, ci sono state tante situazioni interessanti ma abbiamo tirato poche volte”.
Un giudizio su Faraoni e Mosquera?
“Faraoni è entrato bene, può darci una mano anche perché Tchatchoua può giocare bene a sinistra. Mosquera si impegna, ha qualità ma gioca in maniera istintiva perché viene da un calcio diverso, molto meno tattico.
Ha problemi comunicativi perché non parla italiano né inglese, io non so lo spagnolo e cerchiamo di migliorarlo con i video, sia facendogli vedere gli allenamenti che le partite. Ha potenzialità importanti, ha tante belle cose ma ha bisogno di tempo per capirci”.
Montipò viene criticato troppo?
“È uno dei pilastri della squadra, per adesso ha sempre fatto buone prestazioni. Anche i portieri hanno uno stato di forma e quindi siamo a inizio campionato anche per lui, oggi ha fatto 2-3 parate interessanti.
Le critiche le prendiamo tutti, ma metterlo in discussione è esagerato. Ha dimostrato tanto a Verona in questi anni, quando sono arrivato ho pensato di avere un grande portiere e lo sta dimostrando”.
Come giudica la prestazione di Coppola?
“Ha fatto la sua solita buona per non dire ottima partita. Ha fatto duelli importanti con giocatori forti, poi c’è stato un errore di malizia e gioventù che non deve farsi spostare visto che è un ragazzone di un metro e 96. Credo di dimostrare di credere in lui, l’ho sempre messo in campo ed è un ragazzo che merita.
Ci dà personalità, ha grande margine e può ambire a situazioni diverse perché è molto giovane. La Serie A è difficile e verrà messo a dura prova ogni partita, dovrà crescere come tutti.
Nella Lazio mi ha impressionato il terzino sinistro, ha una fisicità straripante. Zaccagni e Guendouzi poi sono i due giocatori che spostano gli equilibri per personalità e tecnica, hanno dei valori da grandissima squadra”.
Come esce la squadra dopo questo calendario difficile?
“Il calendario quando è uscito ad agosto sfidavo chiunque a pensare che il Verona potesse avere sei punti. Le partite più semplici in realtà non esistono, bisogna ragionare gara per gara.
Nessuno pensava potessimo fare questi punti in partite dove non abbiamo rubato nulla, abbiamo fatto punti con prestazioni. A volte siamo riusciti a ottenere il risultato altre no, ma mi interessa che la squadra possa uscire sempre con la sensazione di avere dei valori. Potevamo fare cose migliori oggi, ma abbiamo tenuto bene il campo e la squadra se l’è giocata.
Abbiamo fatto molti gol su azione, per una squadra che deve salvarsi non è facile segnare su azione e non su episodi. Venerdì avremo una partita difficilissima, abbiamo giocato un posticipo e giocheremo in anticipo, non so come sia possibile. Avremo un giorno per preparare la partita col Torino“.
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Calciosociale si rialza. Ora si punta al futuro insieme
Grazie a Calciosociale il quartiere di Corviale e i suoi giovani tornano a vivere con un nuovo “ospite” da accogliere: un nuovissimo stadio.
Calciosociale, le parole di Vallati e la solidarietà pubblica
Massimo Vallati con Calciosociale, da 15 anni a questa parte, ha reso “Il Campo dei Miracoli” un luogo di aggregazione ed inclusione per giovani e giovanissimi del quartiere, che altrimenti avrebbero avuto solo la strada come maestra.
Ha risposto con compassione alle minacce, riuscendo a guardare al di là dell’odio e gettando il cuore oltre l’ostacolo. E, grazie alla solidarietà del Comitato di quartiere di Corviale e delle Istituzioni, oggi può dirsi fiero di tutto ciò che in questi 15 anni ha costruito.
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