GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
<p><strong>Andrea Conti, ex giocatore dell&#8217;<a href="https://www.calciostyle.it/calciomercato/atalanta-le-big-della-premier-league-stregate-da-ederson">Atalanta</a> e del <a href="https://www.acmilan.com/it">Milan</a>, ha annunciato il ritiro dal calcio giocato. Ha solo 31 anni, ma non ha più la forza per proseguire.</strong></p>
<p>Cresciuto nel settore giovanile dell&#8217;<a href="https://www.atalanta.it/"><strong>Atalanta</strong></a>, dopo il prestito al <strong>Lanciano</strong> in Serie B <strong>Andrea Conti</strong> debutta in prima squadra il 6 gennaio 2016 contro l&#8217;<strong>Udinese</strong>. Un mese dopo a <strong>Verona</strong> segna il suo primo gol in Serie A. La stagione seguente, con l&#8217;arrivo in panchina di <strong>Gian Piero Gasperini</strong> al posto di <strong>Edoardo Reja</strong>, è quella della sua esplosione: con 8 reti e 5 assist, è tra i protagonisti di un&#8217;annata magica che si conclude col quarto posto in campionato.</p>
<p>In estate si trasferisce al <strong>Milan</strong> per 24 milioni. Sarebbe dovuto essere il grande colpo sulla corsia di destra, eppure Conti iniziò a infortunarsi con una certa regolarità, e purtroppo questi continui problemi fisici ne hanno segnato la carriera. Per un anno e mezzo praticamente non gioca, a causa della rottura del legamento crociato. Torna a disposizione nel dicembre 2018, ma nonostante tutto <strong>Gennaro Gattuso</strong> non lo considera un elemento cardine del suo Milan</p>
<p>Nella stagione 2019/20 con <strong>Stefano Pioli</strong> torna ad avere parecchio minutaggio, fino a quando il 21 luglio 2020 contro il <strong>Sassuolo</strong> non arriva l&#8217;ennesimo infortunio al ginocchio. Rientra nell&#8217;autunno seguente, ma nel frattempo <strong>Davide Calabria</strong> sta fornendo ottime prestazioni ed è difficile da scalzare. Così a gennaio si trasferisce in prestito al <strong>Parma</strong> per rilanciarsi. Con i ducali colleziona 11 presenze ma non viene riscattato a fine stagione.</p>
<p>Pioli ormai non lo considerà più, così nel gennaio 2022 lascia definitivamente il Milan per accasarsi alla <strong>Sampdoria</strong>. La sua avventura in Liguria inizia con 2 gol nelle prime 4 gare, ma presto i guai fisici tornano a tormentarlo, finché a novembre non arriva il problema al linguine che lo costringe nuovamente a fermarsi. Sta fuori un anno, torna con la Samp retrocessa in B, ma nonostante tutto è ormai una riserva vera e propria. Gli scade il contratto, nessuno bussa alla alla porta e così Conti è costretto alla drastica decisione.</p>
<p><img class="size-full wp-image-347136" src="http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/05/Depositphotos_329488702_S-e1716447039402.jpg" alt="Atalanta" width="1000" height="600" /></p>
<h2>Uno dei tanti &#8220;what if&#8221; dell&#8217;Atalanta: Conti si ritira dal calcio giocato</h2>
<p><b>Andrea Conti si ritira dal calcio giocato a soli 31 anni</b>. Ad annunciarlo è stato lo stesso giocatore a <a href="https://www.gazzetta.it/"><em>La Gazzetta dello Sport</em></a>: &#8220;<em><strong>Ormai non ho più la forza fisica e mentale per andare avanti</strong>. Sono anni che cerco di rialzarmi, ma non è più possibile. Ho sofferto moltissimo, e non ci sarà nessun annuncio particolare sui social. Dico basta, e la decisione è irrevocabil</em>e&#8221;.</p>
<p><strong>Su Gasperini</strong><br />
&#8220;<em><strong>Gasp è il miglior allenatore con cui abbia lavorato</strong>, senza dubbio. È uno che in settimana ti massacra, ti sfinisce fisicamente, ma poi la domenica vedi i risultati sul campo. Ti senti invincibile, capisci tutto al volo. Lui non ha bisogno di troppe parole, sa farti capire ciò che vuole</em>”.</p>
<p><strong>Sull&#8217;Atalanta</strong><br />
&#8220;<em>Forse l’errore più grande è stato andarmene dall’Atalanta. Quando lasci Bergamo, spesso accade qualcosa, perdi quella spinta straordinaria che Gasperini riesce a darti. In altri club il lavoro è differente, le aspettative altissime, la pressione enorme. Tanti ex compagni si sono trovati male dopo il trasferimento, e oggi capisco perché</em>”.</p>
<p><strong>Il Milan e Pioli</strong><br />
&#8220;<em>Ricordo perfettamente il giorno dell’infortunio, sembrava un incidente normale, invece fu l’inizio di un calvario infinito. Al Milan mi sentivo realizzato, ero felice: Milanello, i tifosi che ti aspettano, San Siro… Ma l’infortunio cambiò tutto. Quando arrivò Pioli giocai subito, mi sembrava la svolta. Poi mi fermai ancora e per lui ero scomparso totalmente. Mi sentivo bene, ero pronto, ma era come se non esistessi più. Non mi diede mai una spiegazione: fu uno schiaffo dolorosissimo</em>”.</p>
<p><strong>Cosa farà in futuro</strong><br />
&#8220;<em>Non so ancora cosa farò, forse rimarrò nel calcio, magari da allenatore. Oggi provo solo ad accettare che è finita e non è semplice. Rimpianti? Impossibile non averne. Penso ogni giorno a come sarebbe stato senza quegli infortuni. Vedo gli altri giocare e mi chiedo: perché loro sì e io no? Non troverò mai una risposta</em>”.</p>
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Aggiornato al 18/04/2025 17:45
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