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Leicester shock: precipita elicottero del patron
Un sabato come tutti gli altri, dove si gioca la partita, i giocatori vanno negli spogliatoi, i tifosi delusi o contenti in base al risultato lasciano lo stadio e i dirigenti ritornano a casa. Questo è quello che avrebbe dovuto essere un sabato come sempre, ma ieri sera non è stato così: il Leicester è sotto shock e con loro tutto il mondo del calcio è stato scosso.
L’elicottero del proprietario del Leicester si è schiantato al suolo a poche centinaia di metri dallo stadio.
Indice
Presidente del Leicester
Vichai Srivaddhanaprabha è il Presidente del Leicester, era presente allo stadio per vedere la sua squadra contro il West Ham, poco dopo un’ora dal termine della partita, come sua abitudine, si reca all’interno del campo di calcio per prendere il suo elicottero per rientrare a Londra, sua dimora abituale. L’elicottero si alza in volo ma dopo alcuni minuti, si parla indicativamente di una distanza di circa 200 mt dallo stadio, qualcosa non funziona. L’elicottero si avvita su se stesso e si schianta al suolo incendiandosi all’interno dell’area dedicata al parcheggio auto adiacente allo stadio.
Il miliardario Srivaddhanaprabha aveva 61 anni, thailandese, anche se nato da una famiglia di origine cinese. E’ il fondatore CEO del King Power Group, gruppo leader a livello internazionale nella gestione di negozi duty free aeroportuali. Nel 2011 assume la Presidenza della cordata di imprenditori thailandesi che l’anno prima acquistarono il club inglese. Sotto la sua gestione il Leicester vince il campionato di Premiere League 2015/2016, sotto la guida del ct italiano Claudio Ranieri.
Nel 2017 acquistò il club nelga OH Leuven che ad oggi si trova in seconda divisione.
Padre di quattro figlia, ad oggi la conferma che insieme a lui sull’elicottero vi fosse la figlia.
Salvo il vice-presidente e allenatore
Tra le poche conferme ufficiali vi è quella che il figlio Aiyawatt, Vice Presidente del club di calcio, ieri sera non fosse presente allo stadio e pertanto non presente sull’elicottero che si è schiantato al suolo.
Solitamente sull’elicottero al termine della partita salgono una ventina di persone, membri della società, ieri sera pare vi fossero il Presidente, la figlia, i due piloti ed un’altra persona di cui l’identità rimane ancora sconosciuta. In salvo anche l’attuale ct del club Claude Puel, che inizialmente si ipotizzava fosse a bordo, ma ha dichiarato di stare bene anche se sconvolto:
Si sono temute numerose vittime, soprattutto per l’abitudine di essere in molti sull’elicottero, sia per il luogo dello schianto, il parcheggio dello stadio. Naturalmente il bilancio sino a questo momento è ancora provvisorio e ci auguriamo che il numero delle vittime non salga.
Le reazioni
Naturalmente la squadra e tutti i membri sono sotto shock ed increduli di tutto ciò che li ha travolti nelle ultime ore. Sin da questa mattina i tifosi si sono recati all’esterno del King Power Stadium per deporre fiori, sciarpe, bandiere ed altri ricordi in memoria dell’uomo che solo due anni fa aveva dato loro la realizzazione di un grande sogno.
Focus
Juventus-Salernitana 1-1, le pagelle
JUVENTUS – SALERNITANA 1-1
Nella partita che avrebbe potuto portare la qualificazione matematica in Champions League si è palesemente confermato che molti giocatori della Juventus non meritano di stare dove stanno!
Le pagelle di Juventus-Salernitana 1-1
SZCZESNY 6: Sul goal preso ha provato a compiere il miracolo ma non ci è riuscito. Per il resto della partita è stato attento.
GATTI 6: Usa le maniere forti agonistiche, quelle che nel calcio si vedono spesso. Nel secondo tempo si propone anche in avanti per provare a dare supporto.
BREMER 6: Unico giocatore che nel primo tempo ci ha messo impegno sfiorando anche il goal dalla distanza. Nel secondo tempo si vede in alcuni tratti come attaccante aggiunto.
RUGANI 5: Poco preciso! (dal 77′ YILDIZ 6: Dribbla, tira, crossa, con lui cambia sempre qualcosa).
CAMBIASO 6: Corre molto, colpisce un palo, cambia spesso posizione e cerca di darsi da fare.
MCKENNIE 5: Si vede che non ne ha più, stremato, si lascia saltare spesso dagli avversari. (dal 46′ MIRETTI 6: Corre ed ha voglia, colpisce una traversa, va ancora vicino al goal con un tiro da fuori).
LOCATELLI 5: Lui il regista di centrocampo non lo può fare alla Juventus, quel ruolo non fa per lui, lento! Mezzo punto in più solo per la deviazione di tacco che consente il pareggio!
RABIOT 6: Colpa sua sul goal della Salernitana lasciando libero Pierozzi di colpire di testa. Poca roba durante la partita ma merito suo per il pareggio mettendoci la zampata per l’1-1.
KOSTIC 4.5: Involuzione di quel giocatore che ci ha abituato a tanti cross correndo su e giù per la fascia. In questa partita ha solamente confermato la sua stagione, insufficiente! (dal 46′ ILING JUNIOR 5: Si impegna ma non basta e non incide, serve molto di più a questa Juventus).
KEAN 4: Assente, fantasma, non tocca mai una palla utile! (dal 46′ CHIESA 6.5: Con lui in campo cambia la solfa, dribbla, gioca per la squadra, si impegna. Il suo contributo sarà fondamentale per la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta).
VLAHOVIC 5.5: Colpisce una traversa da subito e lotta tantissimo per la squadra, poi prende un cartellino giallo forse non giusto e si innervosisce portandolo a spegnersi in campo. (dal 77′ MILIK 6.5: Sfiora il goal di testa costringendo il portiere avversario a compiere un miracolo, dà peso in avanti e ci mette impegno).
ALLEGRI 6: Chiunque può dire la qualunque sulle scelte, su qualsiasi cosa, ma per battere questa Salernitana non serve avere chissà che cosa in campo. Colpa sua? Probabilmente si ma questa è la dimostrazione che in campo ci vanno i giocatori e di certo tanti di questi non meritano la maglia che indossano. Allegri sta finendo la sua storia con la Juventus ma ai giocatori non interessa qualificarsi in Champions League vincendo contro una squadra già retrocessa? La società dov’è? Mistero…
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Fiorentina, Buffon: “La Viola merita un trofeo”
Fiorentina: Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale Italiana, si augura che la Viola e l’Atalanta possano vincere le due competizioni europee.
Gianluigi Buffon, ha parlato della competitività del calcio italiano dopo aver ricevuto il Premio Oreste Granillo nella giornata di ieri.
Di seguito le sue dichiarazioni riportate da Sportface.it:
“Abbiamo dimostrato di essere molto competitivi in questi ultimi anni, anche senza vincere trofei.
Fiorentina e Atalanta si meriterebbero di suggellare questa stagione con un trofeo.
Ci sono tutte le basi per tornare a vincere.
Spero che le società e i loro tifosi possano festeggiare”.
Sugli Azzurri con l’Europeo alle porte
“Siamo una squadra consapevole di essere competitiva, con un super ct e tanti giocatori che hanno grande amore per la maglia azzurra.
La loro disponibilità non si trova in ogni occasione, ci sono tutti gli ingredienti giusti.”
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Como, la Serie A dopo 21 anni: quanto ha speso la proprietà
Il ritorno del Como in Serie A rappresenta un traguardo significativo dopo un’attesa lunga 21 anni.
Questo risultato è stato ottenuto nell’ultimo match contro il Cosenza, dove un pareggio è stato sufficiente per garantire la promozione, visto che il Venezia ha perso e il Como è andato ai playoff.
La presenza di Thierry Henry ha aggiunto un tocco di festa a questa occasione speciale.
Con il ritorno in Serie A, il Como ottiene una piattaforma adeguata per sviluppare le proprie ambizioni, supportate dalla ricca proprietà degli Hartono, la più abbiente nel panorama calcistico italiano.
Nonostante la società non abbia fatto dichiarazioni esplicite, l’obiettivo è di lottare per un posto nelle competizioni europee.
I fratelli Robert e Michael Hartono, con un patrimonio stimato rispettivamente a 26,5 e 25,5 miliardi di dollari, sono tra i proprietari più ricchi nel calcio mondiale.
Questa ricchezza si è tradotta in investimenti significativi per il Como, acquistato nel 2019 per 200mila euro.
Negli ultimi quattro anni, la proprietà ha versato complessivamente 43,3 milioni di euro nelle casse del club, principalmente attraverso aumenti di capitale.
Sebbene i bilanci abbiano registrato perdite, l’impatto economico della proprietà è stato mitigato dai versamenti patrimoniali, che sono passati dai 2,5 milioni del 2019/20 ai 21,9 milioni del 2022/23.
Complessivamente, considerando anche gli investimenti in conto capitale, ricavi e l’acquisto del club, la proprietà ha investito 41,5 milioni di euro nei primi quattro anni di gestione del Como.
Di seguito i bilanci presi dal sito calciofinanze.it
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