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Lega Serie A Futsal, nasce ufficialmente il Consorzio
Con un comunicato stampa ufficiale è stata annunciata la nascita del consorzio della Lega Serie A Futsal. Svolta storica che mira a una lega autonoma.
Lega Serie A Futsal, nasce ufficialmente il consorzio
Svolta storica nel Futsal italiano: nasce il “CONSORZIO LEGA FUTSAL SERIE A”. Un consorzio che, negli intendimenti dei promotori, punta alla creazione di una Lega Serie A Futsal autonoma.
Un Consorzio che, al tempo stesso, vuole promuovere e valorizzare le attività delle squadre che militano attualmente nella massima divisione nazionale. Un soggetto attivo, quindi, nel meccanismo di funzionamento del principale torneo nazionale di Calcio a 5.
A tal proposito, tutti i partecipanti alla prima riunione del “CONSORZIO LEGA FUTSAL SERIE A” hanno sottolineato l’importanza di questa giornata che rappresenta un punto di partenza per una spinta alla riorganizzazione del Futsal italiano, sia a livello sportivo sia di marketing.
Il Consorzio nasce da un accordo storico tra i presidenti di 13 delle 16 squadre della Serie A Futsal 2024-2025.

A firmare l’atto notarile che crea il “CONSORZIO LEGA FUTSAL SERIE A” Marco Valenti della Active Network Viterbo; Pellegrino Di Fede della Benevento 5; Alessandro Zanetti della Came Treviso; Gaetano Di Domenico della Feldi Eboli; Alessio Bizzaglia della Fortitudo Pomezia 1957; Lorenzo Bonaria della L84 Torino; Enrico Maria Musumeci della Meta Catania; Serafino Perugino della Napoli Futsal; Eugenio Piro della Pirossigeno Cosenza; Andrea Verde della Roma 1927 Futsal, Maria Parrella della Sandro Abate Avellino; Antonio Ernesto Detta della Sporting Sala Consilina Futsal e Matteo Pacilli della Vitulano Drugstore Manfredonia.
Le società, che hanno deciso di unirsi per valorizzare il mondo del Calcio a 5, si sono dotate di una struttura in grado di rispondere alle sfide della comunicazione, del marketing e degli aspetti legali.
Il Consorzio ha eletto presidente Gianfilippo Valentini, esperto in organizzazione aziendale e comunicazione sportiva, che ha presieduto la prima riunione ufficiale.
I primi obiettivi della neonata struttura includono la richiesta di un incontro con il presidente della divisione Lega Calcio a 5 per ribadire le priorità delle squadre di Serie A e la presentazione ufficiale del Consorzio Lega Serie A Futsal con il lancio del nuovo sito web (www.consorziolegaserieafutsal.it), strumento fondamentale per le attività di comunicazione e relativi account social.
Notizie
Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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