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Lecce, che ti succede? Il bel gioco non basta, servono punti
Il Lecce gioca bene e fa divertire. Anche ieri, nonostante la rimonta subita contro la Roma, i giallorossi hanno ben figurato. Ma per salvarsi serve fare punti
Lecce, un avvio strepitoso
Non si può dire che il Lecce non sia partito con il piede giusto in questa sua seconda stagione consecutiva in Serie A. Un gioco sorprendente proposto da D’Aversa, che non ha mai rinunciato a fare la partita e a giocare un calcio ambizioso ma attento. Ordinato sì, ma sempre votato all’attacco. Un modo di interpretare il campionato diverso da quello che ci si aspetterebbe da una provinciale che lotta per la salvezza e che ogni anno parte senza i favori del pronostico. E la solidità in campo è figlia di una solidità a livello societario, di un progetto a lungo termine fatto di pianificazione, idee e calciatori di proprietà, aspetto da non sottovalutare per una “piccola” del campionato.
A un passo dalla vetta
I giallorossi hanno sorpreso tutti, probabilmente anche loro stessi. Dopo la quinta giornata di campionato che li ha visti trionfare sul Genoa, il Lecce è volato al secondo posto in classifica. La miglior partenza di sempre per i salentini. Purtroppo, però, quella datata 22 settembre 2023, è stata l’ultima vittoria per D’Aversa e i suoi. Dopodiché, solo due pareggi, con Sassuolo e Udinese, e sconfitte, l’ultima delle quali proprio ieri sera contro la Roma.

Bel gioco e pochi risultati, che peccato
Analizzando le ultime uscite della squadra giallorossa, si potrebbe pensare che ci sia poco di cui preoccuparsi. Del resto, tre delle quattro sconfitte dopo l’1 a 0 di Lecce – Genoa sono arrivate contro le big del campionato: Juventus, Napoli e Roma. A inizio stagione nessuno avrebbe avuto la pretesa di far punti all’Olimpico o all’Allianz Stadium. Eppure il Lecce non ha mai demeritato del tutto, imponendo in molte occasioni il suo gioco, facendo la partita. Talvolta recriminando anche per qualche episodio dubbio ma, infine, sventolando bandiera bianca. Un vero peccato. La partita di ieri sera non fa eccezione. Anzi, è la rappresentazione più estrema dell’attuale situazione in cui versa la squadra di D’Aversa. Vantaggio con la Roma, possibilità di raddoppiare e controllo del match. E poi, rimonta subita in pieno recupero, in “solo tre minuti”, come cantano i Negramaro, leccesi anche loro, tra l’altro. Tornare a casa a mani vuote, dopo un match del genere, dispiace, anche contro un avversaria di tutto rispetto.
Quanto conta il bel gioco in chiave salvezza?
Come abbiamo già ampiamente descritto, il Lecce sta raccogliendo troppo poco rispetto a quanto meriterebbe. Questo solleva una domanda importante, che è bene porsi ora, in pieno girone d’andata, per non rischiare di arrivare con l’acqua alla gola a maggio. È davvero così importante giocare bene se poi si rischia di non ottenere nulla, o conta far punti, magari con un atteggiamento più rinunciatario, difensivo e più opportunista? Il dubbio è più che lecito, se si pensa che la Juventus e il “corto muso” di Allegri, massima espressione di un calcio efficace anche se poco spettacolare, viaggiano a soli due punti dalla vetta. E in questo caso parliamo di lotta scudetto, non certo di salvezza.

Lecce: meno spettacolo, più punti
La salvezza in Serie A è l’unico obiettivo del Lecce. Per raggiungerlo, se ne parla spesso durante le previsioni del precampionato, bisogna fare quanti più punti possibili nel girone d’andata. Questo darebbe la possibilità di vivere un clima più disteso, esprimere il proprio gioco senza costrizioni e senza troppe pressioni soprattutto alle battute finali del calendario. E se il bel gioco ha come diretta conseguenza anche la conquista dei punti, le ultime sfortunate uscite del Lecce non hanno portato a nulla, nonostante le prestazioni apprezzabili. Questo è sicuramente un campanello d’allarme da non sottovalutare. Chiudersi dietro non conviene quasi mai, se non si propone un’idea di gioco. Ma occorre bilanciare le due cose, ricercando un calcio propositivo ma pragmatico, che guardi anche al risultato e sappia interpretare i vari momenti di ogni partita e del campionato.
C’è ancora tempo per ritrovarsi
Il bello di aver avuto un inizio di stagione così esaltante permette al Lecce, nonostante l’ultimo periodo poco positivo, di mettersi al lavoro per ritrovare la vittoria, forte degli attuali 5 punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Ora è fondamentale affrontare le partite prima della sosta natalizia con l’obiettivo di fare risultato. Il calendario propone le difficili sfide contro le due milanesi, certo, ma anche diversi scontri diretti in chiave salvezza. In particolare quelli contro Verona, Empoli e Frosinone, che diranno tanto sul futuro del Lecce in questa Serie A. Staremo a vedere.
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Juventus, Exor rifiuta formalmente la proposta di Tether: il comunicato
Exor respinge un’offerta non richiesta di Tether Investments per acquisire tutte le azioni della Juventus. L’azienda ha ribadito la sua intenzione di non vendere nessuna delle sue azioni.

Juventus, il comunicato di Exor
Offerta Rifiutata
Exor N.V., la holding controllata dalla famiglia Agnelli, ha annunciato di aver respinto una proposta non richiesta da parte di Tether Investments per acquisire tutte le azioni della Juventus Football Club. Il comunicato ufficiale sottolinea che il Consiglio di Amministrazione di Exor ha rifiutato all’unanimità l’offerta di Tether, una società con sede a El Salvador.
Exor ha riaffermato le sue precedenti dichiarazioni secondo cui non ha intenzione di vendere nessuna delle sue azioni della Juventus a terzi, incluso Tether.
Impegno Continuo
“La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo” afferma il comunicato. Exor continua a essere pienamente impegnata nel club, sostenendo il suo nuovo team di gestione nell’esecuzione di una chiara strategia per fornire risultati forti sia dentro che fuori dal campo.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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Juventus, si pensa a blindare il futuro: i termini del rinnovo
Juventus e Yildiz a un passo dal rinnovo: Comolli pronto a offrire fino a 6 milioni per blindare il talento turco nel progetto bianconero.
La Juventus si prepara a una settimana decisiva sul fronte del mercato interno: sarà tempo di rivedere il rinnovo contrattuale di Kenan Yildiz, una delle giovani stelle più luminose della rosa bianconera.
Secondo le ultime indiscrezioni, la dirigenza juventina è pronta a rilanciare l’offerta fino a “6 milioni” di euro a stagione, bonus inclusi, per convincere il talento turco a prolungare il proprio legame con il club fino al 2030.
La proposta economica rappresenterebbe un netto incremento rispetto all’attuale stipendio e si colloca nella fascia alta della rosa, indice della volontà di Comolli di “blindare” Yildiz nel progetto bianconero.
Sullo sfondo restano però le sirene europee: le big di Premier League e il Real Madrid continuano a monitorare la situazione, pronte ad approfittare di una mancata intesa.
Con le parti che insistono sul tavolo delle trattative e la famiglia del giocatore a Torino per discutere i dettagli, questa settimana potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro di Yildiz alla Continassa.
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Serie A, squalifica 15ª giornata non incide su Supercoppa
I giocatori di Inter, Napoli, Milan e Bologna potranno partecipare alla Supercoppa anche se squalificati nella 15ª giornata di Serie A.
Serie A e Supercoppa: una nuova regola in arrivo
Una novità importante sta emergendo nel mondo del calcio italiano. Gli appassionati di Serie A potrebbero presto vedere una modifica regolamentare che riguarda la partecipazione alla Supercoppa Italiana. Secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio, i giocatori di Inter, Napoli, Milan e Bologna, se dovessero ricevere una squalifica durante la 15ª giornata di campionato, avranno comunque la possibilità di scendere in campo per la Supercoppa. Questo cambio regolamentare potrebbe influenzare significativamente le strategie delle squadre e la gestione dei cartellini durante la stagione.
Implicazioni per le squadre e il campionato
Questa decisione solleva diverse questioni sui potenziali vantaggi competitivi. Le squadre coinvolte avranno la possibilità di schierare i loro migliori giocatori in una competizione che spesso determina il momentum della stagione successiva. Inoltre, questo cambiamento potrebbe anche portare a un allentamento della tensione per i giocatori durante le partite cruciali della Serie A, sapendo che una squalifica non pregiudicherebbe la loro partecipazione alla Supercoppa.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio.
Serie A, in caso di squalifica nella 15ª giornata, i giocatori di Inter, Napoli, Milan e Bologna potranno giocare regolarmente la Supercoppa
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) Dec 12, 2025
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