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Lazio: non si puo’ sbagliare.
Nemmeno il tempo di archiviare la debacle di ieri pomeriggio che la Lazio di Sarri deve immergersi nella nuova (e difficile) sfida con la Fiorentina.
Inutile girarci intorno: dalla trasferta di Verona la Lazio e’ uscita con le ossa rotte. Ridimensionata e ancora peggio infarcita di dubbi e perplessita’.
Immobile, che non parla mai a vanvera, ha esplicitamente dichiarato che il ritiro punitivo ordinato dallo stesso Lotito non puo’ che far bene poiche’ la squadra “ha bisogno di stare insieme”. I giocatori devono chiarirsi tra loro e con la societa’ poiche’ e’ evidente la scollatura tra cio’ che chiede il mister e cio’ che i ragazzi danno sul campo.
La Lazio ieri ha perso tutti i contrasti e, come gia’ era successo a Milano ed a Bologna, non e’ mai arrivata prima sulle seconde palle denunciando un atteggiamento remissivo e rinunciatario. L’esatto opposto del credo calcistico del suo tecnico.
La Lazio subisce sempre gol e fa spesso fatica a costruire la sua fase offensiva che ieri ha fatto esclusivo affidamento sulle spizzate di Milinkovic sui rilanci di Reina. Troppo poco.
Ecco che pero’ il calendario offre ai ragazzi di Sarri una ghiotta occasione per rifarsi. Ma al tempo stesso anche una prova che, se fallita, aprirebbe difatto una crisi all’interno del gruppo.
Tutti aspettano una reazione. La societa’, il Presidente, il Direttore sportivo e lo stesso Mister. Servirebbe uno psicologo, uno che “intuisse” il sentimento del gruppo. La Lazio lo aveva: era Peruzzi. Ma l’ex portiere, sentitosi messo da parte senza ruolo decisionali, ha preferito rassegnare le dimissioni e nel suo ruolo difatto non e’ mai stato sostituito.
Sarri immaginiamo ripartira’ dalla coppia centrale titolare Acerbi Luiz Felipe che tornera’ disponibile. Dovra’ decidere chi dei tre esterni bassi che si avvicendano (Hysaj Lazzari e Marusic) restera’ fuori. Hysaj e’ l’unico ad aver sempre avuto il posto assicurato ma e’ anche quello che in rapporto al fatto che era stato gia’ alle dipendenze di Sarri, ha obiettivamente reso meno.
A centrocampo crediamo che a Milinkovic non ci si possa rinunciare ma per gli altri due posti ci sono ballottaggi. Leiva o Cataldi? E ancora: giochera’ Basic o Sarri tornera’ ad affidarsi a Luis Alberto a cui non era mai successo con Inzaghi di stare fuori per tre partite consecutive?
Davanti c’e’ poco da scegliere: Zaccagni e’ fuori per infortunio e le rotazioni se non dovesse entrare il giovane Moro sono pressoche’ azzerate nei due esterni alti. Immobile e’ intoccabile e dovrebbe far riflettere che Muriqi, la punta di scorta dei biancocelesti, non ha trovato spazio nemmeno con la squadra che era chiamata alla rimonta. Una bocciatura senza se e senza ma.
Di contro arriva la Fiorentina reduce dal successo sul Cagliari. I viola sono ben diversi a quelli dello scorso anno. Davanti hanno Vlahovic e Gonzalez due giocatori “veri”, due che possono far male in ogni momento del match.
A centrocampo schierano Torreira, uno che sarebbe servito come il pane alla Lazio di Sarri. Saponara, Castrovilli, Bonaventura. Il tecnico Italiano ha tanta qualita’ ed ha anche diverse opzioni di rincalzo. Ieri sono subentrati Callejon Castrovilli, Duncan e Amrabat. Niente male, vero?
Milenkovic Martinez e Nastasic. Uno di loro restera’ fuori nelle difesa della Viola ma ognuno di loro nella Lazio probabilmente troverebbe moltissimo spazio. Manchera’ Dragowsky e non e’ poco.
Ma molto dipendera’ anche dalla Lazio. Quella di Bologna e Verona sarebbe spacciata. Ma quella del derby e della sfida con l’Inter puo’ battere chiunque.
Ecco: oggi la Lazio e’ forse la mina vagante del campionato: ha qualita’ per battere tutti ma ha anche amnesie che la potrebbero far perdere con tutti.
Ci vorrebbe uno psicologo per un gruppo che quando sta per decollare colleziona figure deprimenti.
Ma che quando qualcuno sentenzia che sia finito risorge con prove sempre convincenti e ricche di talento calcistico.
Ed e’ questo a pensarci bene la cosa che lascia stupefatti coloro che, nel bene e nel male ne, seguono le sorti e ne sono innamorati.
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Milan, il futuro di Abate in Serie A: il club interessato
Milan, la mano di Abate sulla buona stagione della sua Primavera è palpabile, tanto che un club di Serie A si starebbe muovendo per averlo.
È un Ignazio Abate al settimo cielo per la qualificazione alla finale contro l’Olympiacos, gara che si giocherà lunedì alle 18.
Da lì in avanti le cose potrebbero muoversi molto in fretta con l’ex centrocampista rossonero pronto per il grande salto, quello di allenare un club di Serie A.
I buoni rapporti con Adriano Galliani potrebbero quindi permettere ad Abate si sedersi sulla panchina del Monza la prossima stagione. Qualche contatto c’è stato, ci aspettiamo novità a stretto giro a partire dalla prossima settimana.
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Milan-Conte, altri contatti con Ibrahimovic: o dentro o fuori
Milan-Conte, noi di Calcio Style avevamo dato la notizia di un accordo con il tecnico leccese e stiamo proseguendo su questa strada, visto che si è mai interrotta. Vediamo cosa accadrà nelle prossime giornate.
La prossima settimana potrebbe essere importante per il futuro del Milan e di Antonio Conte. Le strade potrebbero unirsi, o separarsi definitivamente. Il derby di lunedì non sarà lo spartiacque in quanto si era già deciso di esonerare Pioli diverso tempo fa.
Stando alle ultime indiscrezioni in nostro possesso, la situazione è sempre la stessa. Ibrahimovic sta provando a convincere il resto della dirigenza sul fatto che Conte possa essere la scelta giusta. Ovviamente l’assetto economico non dovrà essere stravolto, ma l’ingresso in Champions, unito ad una cessione che sarà inevitabile, oltre ai riscatto di alcuni giocatori, renderanno l’operazione Conte fattibile e soprattutto sostenibile.
Inutile ricordare che Conte sta aspettando il Milan e non lo farà in eterno. Di certo potrebbe non fargli piacere questo continuo accostamento di altri allenatori al mondo Milan. Leggendo diverse altre testate, negli ultimi giorni sono venuti fuori i nomi di Lopetegui, Motta, Farioli, Palladino, Gallardo, Galtier, Allegri, Sarri, Italiano. Decisamente troppi e alcuni opera di fantasia.
Come detto da Gerry Cardinale, Ibrahimovic sarà la sua estensione in Italia. Se si rimarrà coerenti su questo punto, riteniamo che la decisione la potrà prendere quindi lo svedese. Attendiamo la prossima decisiva settimana,
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