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La nuova regola del fallo di mano: solo confusione?
L’IFAB (International Football Association Board), è l’organo internazionale che modifica o introduce nuove regole del gioco del calcio, ha apportato delle novità sul fallo di mano. Se si consulta il ‘Regolamento del giuoco del calcio’ di AIA e FIGC in vigore, alla regola 12 pagina 91.
Le prime tre regole sono chiare, in tutti i suddetti casi è sempre calcio di rigore:
In sostanza, è fallo di mano quando un calciatore:
- –Tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, compreso se muove la mano o il braccio verso il pallone.
- –Ottiene il possesso / controllo del pallone dopo che questo ha toccato le sue mani braccia e poi: segna nella porta avversaria o crea un’opportunità di segnare una rete.
- –Segna nella porta avversaria direttamente con le mani / braccia, anche se accidentalmente, compreso il portiere.
Dopo queste tre regole ci sono moltissime contraddizioni che rende questo regolamento quantomeno di difficile interpretazione:
È di solito un’infrazione se un calciatore:
Tocca il pallone con le mani / braccia quando:
– queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo
– queste sono al di sopra dell’altezza delle sue spalle (a meno che il calciatore non giochi intenzionalmente il pallone che poi tocca le mani / braccia)
Le suddette infrazioni si concretizzano anche se il pallone tocca le mani / braccia del calciatore provenendo direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino.
Viene inserita la parola “di solito”. Quindi quasi sempre è un’infrazione, ma ciò non toglie che potrebbe anche esserci almeno un caso in cui ciò potrebbe non verificarsi. Una contraddizione in piena regola. Ora la domanda viene spontanea: come può un arbitro essere certo della sua scelta se non c’è certezza neanche nel regolamento? Perché, a differenza della prima regola, è stata adottata questa nuova dicitura?
Continuiamo ad esaminare la regola:
Ad eccezione delle suddette infrazioni, di solito non è un’infrazione se il pallone tocca le mani / braccia del calciatore:
- –Se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) del calciatore stesso.
- –Se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino.
- –Se mani / braccia sono vicine al corpo e non si trovano in posizione innaturale tale da aumentare lo spazio occupato dal corpo.
- –Quando un calciatore cade a terra e mani / braccia sono tra corpo e terreno per sostenere il corpo, ma non estese lateralmente o verticalmente lontane dal corpo.
Si continua anche in questo caso con la parola ” di solito”, perciò, anche queste regole risultano di difficile interpretazione.
Strano ma vero, quello che doveva essere un nuovo regolamento per togliere ogni dubbio, sembra aver creato ancor più confusione sia negli arbitri che devono prendere una decisione, sia nei tanti appassionati che ci stanno capendo ben poco.
E’ ora che si prenda una decisione in un verso o nell’altro, non si può ancora nel 2019 interpetrare un fallo di mano. Servono regole serie ma sopratutto comprensibili.
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Cerignola-Giugliano: si decide per i PlayOff
L’Audace Cerignola accoglie il Giugliano per l’epilogo della regular season del girone C di Serie C, con il calcio d’inizio previsto alle 18:30 di oggi, sabato 27 aprile.
Il Cerignola padrona stessa del suo futuro
Nella serrata lotta per garantirsi un posto nei playoff, l’Audace Cerignola si prepara ad affrontare il Giugliano nell’ultimo scontro della regular season del girone C di Serie C. In palio c’è molto più di una semplice vittoria; i gialloblù potrebbero migliorare la loro posizione in classifica e addirittura conquistare il settimo posto, a patto che Crotone e Latina non ottengano la vittoria nelle loro partite.
Il match si disputerà tra le mura amiche del “Monterisi“, un terreno di gioco che l’Audace Cerignola considera un vero e proprio fortino. Dopo la straordinaria vittoria nel derby contro il Foggia nella scorsa giornata, l’entusiasmo è alle stelle e la squadra è determinata a continuare su questa strada vincente. La vittoria ha portato i gialloblù in zona playoff, e ora si trovano ad un passo dalla qualificazione, con la possibilità di migliorare ulteriormente la loro posizione in classifica.
Il tecnico Giuseppe Raffaele dovrà fare i conti con alcune assenze importanti, tra cui gli squalificati Krapikas e Tascone e l’infortunato Martinelli. Tuttavia, i sostituti Barosi e Bianchini hanno dimostrato di essere all’altezza delle aspettative nelle loro ultime apparizioni in campo. La coppia offensiva Vuthaj-D’Andrea si conferma sempre più convincente, pronta a guidare la squadra verso la vittoria.
Dall’altra parte del campo, il Giugliano si presenta come un avversario agguerrito, determinato a difendere il proprio posto nei playoff. Nonostante alcuni risultati altalenanti nelle ultime partite, la squadra si è già garantita un posto nella griglia playoff e cercherà di conservare quanto fin qui ottenuto. Il modulo adottato, un 4-3-3, evidenzia l’attitudine offensiva del Giugliano, con giocatori come Salvemini e Ciuferri pronti a mettere in difficoltà la difesa avversaria.
Il precedente confronto tra le due squadre, avvenuto nella passata stagione, si concluse con la vittoria dell’Audace Cerignola per 1-0, grazie alla rete nel recupero di Malcore, segnando così un momento storico per il club.
Il fischio d’inizio è previsto per le ore 18:30, con la direzione arbitrale affidata al sig. Mucera della sezione di Palermo. Sia per l’Audace Cerignola che per il Giugliano, sarà una partita cruciale che potrebbe determinare il loro futuro nella competizione.
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Milan, tuona Ravezzani: ”Questo è il vero rischio di prendere Lopetegui”
Milan, raccogliamo le parole del direttore di Telelombardia il quale ha voluto precisare il suo punto di vista.
Il direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani, tramite il suo canale su X, ha detto la sua in merito alle voci che vedrebbero Julen Lopetegui sulla panchina del Milan. Le sue parole:
”La pista più calda sembra essere quella che porta a Lopetegui, ma i tifosi vogliono un solo nome, vale a dire Antonio Conte. Se ti chiami Conte e perdi 3 partite, l’ambiente interno ed esterno resta sereno e ti aspetta. Se ti chiami Lopetegui viene giù il mondo. Questo è il vero rischio”.
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Milan, il partito del Nopetegui alza la voce: ma è davvero tutto fatto?
Milan, il titolo di questa mattina della Gazzetta dello Sport ha scatenato un tam tam mediatico che non ricordavamo da tempo. Vediamo qui di seguito alcune nostre considerazioni.
La notizia in base alla quale Julen Lopetegui sarebbe ad un passo dalla firma del contratto ha destabilizzato l’intero ambiente Milan. Una vera e propria insurrezione da parte del partito Nopetegui, così abbiamo chiamato coloro i quali preferirebbero vedere un altro profilo sulla panchina. Una forma di protesta presente ovunque sui social e la minaccia, neppure troppo velata, di mettere in discussione i prossimi abbonamenti.
A questo aggiungiamo il forte comunicato della Curva Sud di Milano la quale, senza eccessivi giri di parole, scrive che la pazienza è finita. Un forte segnale che l’idillio tra squadra e tifoseria è giunto ai minimi termini. E di certo non migliorerà con l’acquisto di un allenatore mediocre o aziendalista.
Di questo dovranno sicuramente tenere conto sia la dirigenza che la proprietà. Stando tuttavia alle informazioni in nostro possesso, e sulle basi di quanto raccolto in queste ultimissime ore, l’arrivo di Lopetegui è tutt’altro che certo. Rimane una solida voce, un giocatore sondato e contattato da Furlani e Moncada, senza il benestare di Ibrahimovic come da molti erroneamente scritto.
La pista Antonio Conte non sembra ancora del tutto chiusa e pensiamo che la decisione non arriverà oggi. L’ultima parola spetta a Gerry Cardinale e l’ok del patron di Redbird non è ancora arrivato.
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