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La Juve cerca fondi per il mercato
La Juventus potrebbe ritrovarsi un gruzzoletto di circa 45 milioni per la prossima estate grazie ai riscatti dei giocatori attualmente in prestito. Da Muharemovic (già riscattato dal Sassuolo per 5 milioni grazie alla promozione aritmetica) fino a Kostic, attualmente in forza al Fenerbache, ecco che Giuntoli potrebbe gonfiare il portafoglio della Juventus con dei soldi forse inattesi.
La situazione
Detto di Muharemovic, i primi milioni pressoché sicuri sono quelli che proverranno dalla Lazio. Il club di Lotito infatti riscatterà certamente Luca Pellegrini e Nicolò Rovella, perno centrale del centrocampo di Baroni. Un totale dunque di 21 milioni di euro da versare nelle casse bianconere.
A questi vanno aggiunti quelli che il Venezia sborserà per assicurarsi definitivamente Nicolussi Caviglia. La sua crescita in Veneto è stata esponenziale e il riscatto obbligatorio è scattato per una cifra di 3,5 milioni in virtù delle presenze timbrate in questa stagione.
Poi c’è la situazione di Fagioli. Il centrocampista italiano infatti ha un riscatto obbligatorio legato alla partecipazione della Fiorentina alle prossime coppe europee (cosa alquanto verosimile), ma a prescindere da questo Commisso è intenzionato a mantenere a Firenze il giocatore. La cifra in questo caso sarà di 16 milioni di euro.
Spiragli positivi ci sono infine anche sul fronte Kostic. L’ex Eintracht infatti sta trovando molto spazio alla corte di Mourinho in Turchia e se l’allenatore portoghese dovesse rimanere al suo posto è molto probabile che deciderà di ripartire ancora da lui. Scenario che garantirebbe alla Juventus altri 5 o 6 milioni bonus inclusi.
Da Arthur a Rugani: quelli che rientrano
Qualcuno invece farà rientro alla base. Tra questi ci sarà ancora una volta Arthur. Il centrocampista brasiliano sono anni infatti che gira in prestito (Liverpool, Fiorentina e ora Girona), ma mai è stato riscattato. Attualmente in forza al Girona sta trovando anche un discreto spazio, ma il suo ingaggio netto da 6 milioni rende praticamente impossibile un riscatto da parte degli spagnoli. Per lui probabile un nuovo prestito in estate.
A rientrare saranno anche tre difensori ovvero Djalo, Rugani e Facundo Gonzalez. Il primo ha provato a ripartire dal Porto, club che lo aveva lanciato, ma per lui si profila un ritorno a Torino. Stesso destino per Rugani che fin dall’inizio era partito in direzione Ajax soltanto con la formula del prestito secco. L’impiego è stato parziale e non ci sono le condizioni per rimanere. Discorso che è praticamente uguale per il giovane Facundo Gonzalez in forza al Feyenoord.
Rimane aperta infine la questione su Miretti. Il classe 2003 ha trovato ottimo minutaggio a Genova e chissà che la Juventus non decida di riportarlo a casa dopo questo anno di esperienza.
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Fiorentina, il rigore della discordia: parla Gudmundsson
La Fiorentina è in una crisi sempre più nera, che si esprime anche attraverso i rifiuti da parte dei giocatori a calciare i rigori. Almeno secondo Vanoli.
Fiorentina-Sassuolo, cosa è successo?
Nella partita tra Fiorentina e Sassuolo, persa dai Viola, c’è stato un calcio di rigore trasformato da Rolando Mandragora. Ma subito era nata una discussione tra Mandragora e Moise Kean su chi dovesse tirarlo.
Dopo la partita, l’allenatore viola Paolo Vanoli in conferenza ha dichiarato che il rigorista ufficiale era Gudmundsson, ma che secondo lui l’islandese “non ha voluto calciare”.
Fiorentina, la risposta di Gudmundsson
Gudmundsson ha smentito categoricamente la versione di Vanoli. In un commento sotto un post social ha detto che “non ha mai rifiutato un rigore” e che “non litigherebbe mai con un compagno davanti a uno stadio pieno”.
In pratica: un altro giocatore, secondo lui, ha preso spontaneamente la palla per calciare, e lui non ha opposto resistenza, per evitare tensioni davanti ai tifosi.
Una Viola in crisi profonda
La sconfitta contro il Sassuolo peggiora una situazione già drammatica: la Fiorentina ricopre l’ultimo posto in classifica.
Per Vanoli, il problema è soprattutto mentale: nella sua conferenza ha denunciato una mancanza di spirito di squadra, troppi alibi, poca “forza da uomini”.
Cosa significa per la squadra?
Il dissidio pubblico tra allenatore e giocatore, anche se mediato via social, svela molte delle tensioni e della sfiducia che aleggiano nello spogliatoio. Se da un lato Vanoli tenta di rimettere ordine e responsabilizzare la squadra, dall’altro Gudmundsson cerca di difendere la sua immagine e il rapporto con i compagni.
In ogni caso, l’episodio del rigore evidenzia come la crisi della Fiorentina non sia solo tecnica, ma anche (forse soprattutto) psicologica e relazionale.
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Cagliari-Roma, le ultimissime dall’Unipol Domus: Borrelli e Ferguson guidano gli attacchi di Pisacane e Gasperini
Alle ore 15:00 andrà in scena la sfida pomeridiana tra Cagliari e Roma all’Unipol Domus. Un incrocio tra ambizioni salvezza e vertice della classifica.
Cagliari–Roma sarà il match del pomeriggio di questa domenica di serie A, che sta vivendo un turno suddiviso su tre giorni e che si concluderà domani.
I padroni di casa hanno raccolto finora 11 punti, e per ora sono fuori dalla zona retrocessione, e ambiscono a tenere a distanza le inseguitrici.
Dal lato capitolino, invece, attualmente la classifica dice quarto posto con 27 punti, frutto di nove vittorie e quattro sconfitte.
Ultime Cagliari
Dopo la parentesi Coppa Italia, Pisacane torna a puntare sui titolarissimi.
Perciò Caprile difenderà i pali, con Zappa, Deiola e Luperto in difesa.
A centrocampo agiranno Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho e Obert, mentre in attacco Esposito affiancherà Borrelli.
Ultime Roma
Gasperini non può concedere cali di tensione ai suoi, soprattutto alla luce del risultato di ieri dell’Inter, che è scattato a +3 sui giallorossi, in attesa degli impegni di Napoli e Milan.
La settimana che va ad iniziare sarà caratterizzata dall’impegno in Europa League contro il Celtic, ma all’Unipol Domus sarà schierata la formazione migliore, senza calcoli.
L’unico dubbio riguarda l’attacco, con Ferguson che dovrebbe partire dal 1′, ma occhio a Dybala e Baldanzi, nel caso si dovesse puntare sull’attacco leggero.
Probabili formazioni
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Deiola, Luperto; Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho, Obert; S.Esposito, Borrelli. Allenatore: Fabio Pisacane
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Hermoso; Celik, Cristante, Kone, Tsimikas; Soule, Pellegrini; Ferguson. Allenatore: Gian Piero Gasperini
La squadra arbitrale
Arbitro: Zufferli
Assistenti: Tegoni – Fontemurato
Quarto ufficiale: Di Marco
Var: Guida
AVar: Pezzuto
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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