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Juventus-Milan 1-0: le pagelle
In un incontro di pugilato ai punti avrebbe vinto il Milan, ma nel calcio non funziona così ed allora spesso la vince chi più è attrezzato, chi è più abituato a combattere e chi è meglio organizzato. Ieri sera si è visto un buon Milan, capace a tratti di mettere sotto la Juventus il cui portiere è risultato spesso decisivo, ma alla fine sono i campioni a risolverla. Sarri si permette di togliere uno spento Ronaldo per far entrare Dybala, un campione in cambio di un campione, Pioli se toglie un giocatore fa entrare Rebic, con tutto il rispetto, la differenza sta lì. Eh sì, perchè tutte le riserve della Juventus in questo Milan giocherebbero titolari inamovibili ed il divario tra le due squadre c’è, è evidente e non possiamo non tenerne conto.
Indice
La partita
Le due squadre sono messe molto bene in campo, ma a sorpresa sembra il Milan avere il pallino del gioco e nonostante un primo tempo senza reti, sono i rossoneri ad avere le occasioni più pericolose, tolta un’occasione al 14′ per Higuain che colpisce bene, ma trova un Donnarumma molto attento. Occasione d’oro per Paquetà il quale, dopo una corale azione, colpisce molto bene di testa impegnando Szczesny in un prodigioso colpo di reni. Prima del riposo la Juventus ci prova ancora con Bernardeschi che non trova la porta calciando alto e successivamente con Ronaldo che dal limite impegna centralmente Donnarumma. La risposta rossonera è ad opera di Theo Hernandez che fa partire un missile terra aria sul quale Szczesny è ancora una volta provvidenziale.
Nella ripresa è la Juve che entra in campo con maggior determinazione ed è Matuidi che sfiora il palo. Al 55′ la volta, Sarri fa uscire uno spento Cristiano Ronaldo che va dritto e filato negli spogliatoi lasciando il posto a Dybala, mentre poco dopo Douglas Costa subentra a Bernardeschi. La partita verrà vinta grazie a questi cambi. Nel frattempo è ancora il Milan che si rende pericoloso in più occasioni, prima con Piatek e poi con Calhanoglu, ma il portiere bianconero risponde sempre da vero campione. Al 77′ il vantaggio, Dybala si mangia a colazione Romagnoli in dribbling stretto e colpisce a fil di palo bucando un incolpevole Donnarumma. 1-0 per la Juventus. Nel finale c’è ancora tempo per vedere esaltarsi i due portieri, prima Szczesny su Calhanoglu e poi Donnarumma che nega la doppietta a Dybala.
Le pagelle della Juventus
Szczesny 7,5: para tutto, attento in almeno 7 occasioni vince tutti i duelli personali con Calhanoglu che lo impegna più volte da ogni posizione. Prodigioso colpo di reni su Paquetà nel primo tempo. Impossibile bucarlo.
Cuadrado 6: non spinge come vorrebbe, viene molto ben ingabbiato dai rossoneri ed il cartellino giallo subìto lo frena molto.
Bonucci 6,5: attento e preciso in ogni intervento, molto bravo anche in fase di impostazione del gioco.
De Ligt 5,5: gli attaccanti rossoneri lo mettono in difficoltà e non sempre risponde al meglio.
Alex Sandro 6,5: molto attivo e come sempre propositivo. Una costante spina nel fianco per il Milan e decisamente un plus per la Juventus.
Bentancur 5,5: partita senfa infamia e senza lode, duella con i rossoneri uscendone non sempre vincitore.
Pjanic 5,5: decisamente meno lucido e propositivo rispetto ad altre occasioni e la Juve patisce molto a centrocampo.
Matuidi 6: Un primo tempo da 5, nella ripresa entra sicuramente con un’altra determinazione sfiorando il gol. Esce acciaccato. (al 70′ Rabiot 5,5: svogliato, la troppa panchina forse lo mette di malumore, ma in campo fa nulla per dimostrare di meritare la titolarità).
Bernardeschi 5,5: non è in palla e lo si capisce fin dalle prime battute, gli manca lo spunto. (dal 61′ Douglas Costa 6,5: entra in campo e contribuisce ad accendere la luce, propositivo e lucido).
Ronaldo 5: non è in forma e probabilmente non era da impiegare. Si arrabbia oltremodo per la sostituzione, ma un vero campione dovrebbe quantoimeno capire quando è il caso di mettersi da parte. E ieri era il caso. (dal 55′ Dybala 8: entra e segna un gol strepitoso lasciando fermo Romagnoli a fare la bella statuina. Nel finale impegna ancora Donnarumma che gli nega il piacere della doppietta personale).
Higuain 6,5: il Pipita convince, moltissimo lavoro sporco, non segna ma aiuta la squadra con ogni mezzo a sua disposizione.
Sarri 7: la Juventus gioca forse una delle peggiori gare da quando Sarri è sulla panchina, poco sarrismo e molto allegrismo si è visto ieri. Ma va dato atto all’allenatore bianconero di azzeccare tutti i cambi, alla fine contano i tre punti, per il gioco c’è ancora da attendere.
Le pagelle del Milan
Donnarumma 6,5: sempre attento in ogni occasione, nulla può sul perfetto tiro ad incrociare di Dybala.
Conti 6: prova convincente, finalmente una parvenza di quel giocatore che tanto ammirammo con l’Atalanta. Copre bene ed imposta. Non ancora perfetto, ma decisamente meglio rispetto alle altre anonime gare.
Duarte 6: buono l’impegno, fa dimenticare l’orribile prestazione della scorsa settimana.
Romagnoli 5: gioca una gara di ordinaria amministrazione senza dover lottare più di tanto, commette però l’errore di essere troppo superficiale e farsi saltare come un birillo da Dybala. Gli errori si pagano a caro prezzo.
Hernandez 6: riesce a contenere Cuadrado ed a spingere da par suo. Davanti c’era la Juventus quindi è stato meno straripante del solito, comunque una buona gara.
Krunic 5,5: messo in campo al posto di Kessiè, non lo fa rimpiangere, ma pecca certe volte d’imprecisione e la voglia di strafare è troppa. (dal 60′ Bonaventura 5,5: deve ritrovare la forma migliore, non incide e non convince).
Bennacer 6,5: con lui in regia in campo si vedono cose che con Biglia non si vedevano più. Ordinato, attento e molto sveglio di testa a dettare il passaggio. Prova convincente.
Paquetà 6,5: buona prestazione per il brasiliano che sfiora il gol nel primo tempo ed alterna qualità e quantità in egual misura. Finalmente una prova degna di un giocatore di livello. (dall’ 85′ Rebic s.v.: entra per raddrizzare la partita, ma ormai è tardi)
Suso 4,5: non è in forma e si vede. Prova scialba la sua, pochi spunti degni di nota.
Piatek 4,5: impegnarsi non serve più il gol manca da troppo tempo ed è un problema. Il Milan non ha più una punta che la sappia mettere dentro. (dal 67′ Leao 5: se Dybala entra con la voglia di spaccare il mondo, il portoghese non si capisce a cosa pensi. Inutile).
Calhanoglu 6,5: il suo è un duello personale con Szczesny. Prova più volte il tiro, si impegna, corre, dribbla. Tutte belle cose per un giocatore che sembrava ai titoli di coda in rossonero.
Pioli 6,5: forse il più bel Milan della stagione, messo bene in campo e con la giusta determinazione. Per il resto Pioli non può nulla, al momento la differenza tra il Milan e la Juve è abissale, per poco strappava un punto a Torino, la differenza l’ha fatta un singolo.
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Calciomercato Inter, si pensa al rinnovo di Acerbi
L’Inter si prepara a consolidare la squadra per la prossima stagione dopo la vittoria dello scudetto, pensando al rinnovo di contratto di Acerbi.
L’Inter punta al risparmio
La formazione mantiene intatti gli elementi chiave della difesa, incluso l’affidabile Francesco Acerbi e il solido Stefan de Vrij.
L’obiettivo del club nerazzurro è quello di rimandare qualsiasi investimento significativo per un sostituto fino al 2025. Questo permette ai due difensori di continuare a guidare la retroguardia con successo.
Il tecnico Simone Inzaghi ha già manifestato il suo desiderio di mantenere Acerbi e De Vrij nel gruppo.
Ha comunicato questo desiderio alla dirigenza, in vista dell’incontro che si terrà nelle prossime settimane con Beppe Marotta e Piero Ausilio.
Il futuro di Acerbi
In particolare, l’attenzione si concentra su Francesco Acerbi. La sua permanenza all’Inter era stata messa in dubbio, dopo un periodo di inattività per infortunio e polemiche.
Nonostante le controversie legate ad accuse di frasi razziste e un infortunio al polpaccio, Acerbi ha dimostrato il suo valore sul campo.
Egli ha segnato anche gol decisivi, come quello nel derby contro il Milan che ha contribuito alla conquista dello Scudetto. Con la sua esperienza e versatilità, Acerbi è diventato un tassello chiave nella difesa dell‘Inter e ha inoltre dimostrato capacità difensive e visione di gioco notevoli.
La sua eccellente capacità di marcatura e gioco aereo, unita alla sua abilità di costruire azioni dalla retroguardia, lo rendono un elemento imprescindibile per la squadra milanese. La sua versatilità gli ha permesso di adattarsi a diverse situazioni di gioco, fungendo da valido sostituto in diverse posizioni difensive.
Il futuro di Francesco Acerbi potrebbe continuare a dipingersi di nerazzurro. Si apre perciò la possibilità di un rinnovo contrattuale, che potrebbe prolungare la sua permanenza all’Inter oltre il 2025.
Il difensore ha dimostrato di essere un giocatore fondamentale per la squadra e potrebbe quindi essere destinato a restare ancora a lungo nel club.
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Milan, contro la Juventus con le solite emergenze: le scelte obbligate di Pioli
Milan, domani sera alle 18 i rossoneri affronteranno la delicata trasferta di Torino con le solite emergenze, soprattutto in difesa. Vediamo come il tecnico Stefano Pioli preparerà la gara.
Il Milan si appresta a sfidare la Juventus in quel di Torino con diverse emergenze, soprattutto in difesa. Mancheranno infatti Kjaer, Kalulu, Calabria, Tomori e Theo Hernandez.
Stefano Pioli, come spesso accaduto in questa stagione, dovrà fare nuovamente di necessità virtù. Davanti a Maignan, il tecnico adatterà Musah nel ruolo di terzino destro con Florenzi sul versante opposto. Centrali troveremo Thiaw e Gabbia.
A centrocampo nella fase mediana spazio al duo Reijnders-Adli, con Pulisic e Leao a presidiare le corsie esterne e Loftus-Cheek più accentrato sulla trequarti. In attacco spazio al terminale offensivo Olivier Giroud.
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Milan, perché Furlani non vuole Conte
Milan, in questi ultimi giorni, e per noi di Calcio Style, in questi ultimi mesi, abbiamo parlato di un cambio sulla panchina rossonera. Andiamo qui di seguito a leggere cosa starebbe accadendo e del perché Furlani stia facendo opposizione.
La dirigenza rossonera è al momento spaccata in due. C’è chi vuole un allenatore in grado di lavorare coi giovani come ad esempio Lopetegue o Farioli, mentre c’è Zlatan Ibrahimovic che in maniera nemmeno troppo velata sta spingendo per Antonio Conte.
Quest’ultimo tuttavia non è nome gradito soprattutto a Giorgio Furlani. Ma quali possono essere i motivi principali? Sicuramente uno dei primi è l’aspetto economico. Essendo Furlani una sorta di trait d’union tra Redbird e il Fondo Elliott, e ben sapendo che tra un anno scadrà il vendor loan da 600 milioni di euro, l’idea è quella di mantenere una certa parsimonia nei costi. Il che non significa non fare mercato, ma conoscendo il pacchetto Conte, la paura è che possano essere autorizzate spese non coerenti.
Secondo motivo, una questione meramente di leadership. Sappiamo che l’avvento di Ibrahimovic ha ovviamente un po’ offuscato la restante parte della dirigenza e l’arrivo di Conte non farebbe altro che aumentarne gli effetti. Riteniamo tuttavia che Cardinale avrà l’ultima parola.
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