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Juventus e Bentancur da 10 e lode
Juventus senza rivali in serie A, almeno per il momento. Contro l’Udinese è arrivata l’ottava vittoria di fila per i bianconeri, 10^ se si contano anche le due sfide di Champions League. Unica squadra in Europa a punteggio pieno in entrambe le competizioni. 18 gol fatti e 5 subiti dagli uomini di Allegri, che vogliono continuare a macinare punti e battere record su record.
Fino ad ora partite quasi da “allenamento” in Italia per la Signora, avvolte a dir poco imbarazzanti, come dimostrano i numeri di questo inizio stagione. Possesso palla, perfezione nei passaggi, cinismo sotto porta, la Juventus sa colpire nei punti deboli e “sfinire” gli avversari; solo il Napoli ha tenuto testa, per venti minuti, alla Capolista, dopodichè è capitolata sotto i colpi di Mandzukic e Ronaldo. La fase difensiva, così come dimostrato anche ad Udine, migliora di partita in partita, ed il centrocampo, nonostante l’aternanza dei giocatori a disposizione, gira alla perfezione grazie alla fantasia di Pjanic, alla grinta di Matuidì e, in ultimo, il progressivo inserimento di Bentancur.
Bentancur, sempre più “jolly” per Allegri
Non ce ne voglia il “talismano” Padoin. Ma Bentancur sta divenendo sempre più il “jolly” di centrocampo per Allegri. L’uruguaiano, classe 1997, considerato ormai incedibile dalla società e dallo stesso allenatore, sta dimostrando tutto il suo valore. Anche ad Udine, gol a parte (primo in assoluto con la maglia della Juventus) , ha fornito una prestazione eccellente, sia in fase offensiva che difensiva. Allegri se lo coccola, vista l’età e gli ampi margini di miglioramento, e punta a farne una pedina fondamentale del centrocampo bianconero. Bentancur è approdato in bianconero due stagioni fa, “regalo” d’addio di Carlitos Tevez che lo ha suggerito alla dirigenza bianconera che non si è fatta sfuggire l’occasione.
Migliorato anche il gioco collettivo, ora sfida all’Europa.
Se la Serie A, a detta di molti (non certo per i tifosi di “Madama”) rischia di divenire noiosa e monotona a causa della supremazia bianconera, è l’Europa che conta il vero obiettivo stagionale. Come non potrebbe essere altrimenti, vista la campagna acquisti estiva con l’arrivo del giocatore più forte del pianeta e le stesse dichiarazioni del Presidente Agnelli in quel di Villar Perosa. Per riportare a Torino la famigerata Coppa dalle grandi orecchie servirà certo anche un pizzico di fortuna, quella che sembra mancata in questi ultimi anni tra gol allo scadere, rigori quanto meno dubbi (Madrid…ndr) e giocatori capaci di fare effettivamente la differenze nelle partite chiave.
I bianconeri dovranno “sfruttare” il campionato per arrivare pronti alle grandi sfide di Champions e realizzare il sogno di milioni di tifosi. Dopo la sosta per le nazionali la Juventus si ritufferà in un tour de force per continuare a demolire i record finora raggiunti e conquistarne di altri. Nel mezzo, la doppia prestigiosa sfida con il Manchester UTD in attesa dei big macht di Serie A.
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Radio Rai, lo sciopero stravolge la programmazione. Anche sul calcio
Un programma storico di Radio Rai, Tutto il calcio minuto per minuto, domani non andrà in onda. Il motivo? C’entra uno sciopero importante: anzi, due.
Domani il celebre programma radiofonico di Radio Rai, Tutto il calcio minuto per minuto, non sarà trasmesso. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la ragione di questa assenza è da attribuire a un doppio sciopero che determinerà cambiamenti nella programmazione sia televisiva che radiofonica.
La protesta è legata alla proposta di fusione tra la redazione sportiva di Radio Rai e quella televisiva di RaiSport, coinvolgendo anche Gr Parlamento e Rai Parlamento.
Nella giornata di domani non verranno trasmesse né le partite di Serie B né quelle di Serie A, inclusi i match Juventus-Milan alle 18 e Lazio-Verona in serata. Anche la radiocronaca della Sprint della MotoGP da Jerez subirà una pausa forzata.
Sciopero Radio Rai, il punto di vista del caporedattore Filippo Corsini
Questo il commento di Filippo Corsini, caporedattore centrale: “Togliere l’informazione sportiva a Radio Rai è un fatto epocale. Noi non siamo contrari per principio alla cosa, ma chiediamo un confronto con l’azienda per capire le motivazioni. Se dobbiamo parlare di sinergie, parliamone.
Radio e Tv sono diverse, binari paralleli, negli anni noi abbiamo acquisito una storicità del nostro essere. Ora non capiamo il senso di questo cambiamento. Abbiamo sempre trasmesso tutto, dalla Serie A alle Coppe europee, dal Sei Nazioni alla F1, dalla moto al ciclismo, perché i nostri diritti costano meno e ci sono sempre stati garantiti. Sarò sempre aziendalista, ma non spegnerò io Tutto il calcio: se dobbiamo cambiare spiegateci il perché”.
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Milan, primi contrasti con Calabria: la dirigenza non ci sta
Milan, noi di Calcio Style avevamo scritto alcuni giorni fa di piccoli dissapori tra il capitano rossonero e la dirigenza stessa. Andiamo a confermare la notizia, arricchendola di particolari importanti.
Arrivano ulteriori informazioni in merito a Davide Calabria. La scadenza del contratto impone scelte e decisioni immediate da prendere possibilmente in tempi stretti ed è quello che sta facendo la dirigenza rossonera la quale ha già parlato con l’entourage del ragazzo.
Le richieste sono piuttosto note, ossia un adeguamento a 4 milioni di euro a stagione. Cosa che la dirigenza ad oggi non è disposta a concedere soprattutto perché non particolarmente soddisfatta dal rendimento dello stesso giocatore. E’ risaputo che ci si sta muovendo sul mercato al fine di reperire un terzino destro di spinta e qualità il quale potrebbe addirittura scalzare l’attuale capitano.
Una mossa che giocoforza non andrebbe quindi a giutificarne un ingaggio considerato pesante dalla dirigenza. Ribadiamo il concetto che difficilmente Calabria opterà per lasciare il Milan, tuttavia attente riflessioni sono in corso soprattutto da parte del ragazzo il quale si troverebbe ridimensionato nell’ingaggio e nelle possibilità di vedere il campo. Considerazioni doverose da fare in un momento in cui devono essere prese delle decisioni importanti.
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Clamoroso Milan, per Repubblica Cardinale non è il proprietario
Clamoroso Milan, andremo qui di seguito a esporre i fatti secondo l’analisi effettuata questa mattina da Repubblica. Qui di seguito i dettagli.
Una clamorosa notizia è apparsa sulle pagine de La Repubblica. La nota testata giornalistica italiana mette addirittura un enorme punto interrogativo sul nome del reale proprietario dell’AC Milan.
Riflettori puntati nuovamente su Gerry Cardinale e su un documento in base al quale il patron di Redbird non sarebbe l’attuale proprietario del club di Via Aldo Rossi. Il tutto rigorosamente al condizionale, in quanto noi di Calcio Style ad oggi ci discostiamo da questa notizia.
Secondo Repubblica, su quel famoso documento ci sarebbero prove piuttosto evidenti sul fatto che il proprietario del Milan sia il fondo privato olandese ACM FootballCo Intermediate Cooperatief.
Come specificato prima, noi di Calcio Style ci discostiamo da questa notizia ribadendo quello da sempre detto dalla società, ossia che a oggi Gerry Cardinale è proprietario del Milan per il 99,3%.
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