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Juventus, Cherubini presto il nuovo stadio
Federico Cherubini, braccio destro di Fabio Paratici e coordinatore delle squadre bianconere, ha fatto il punto sulla Juventus.
Il suo discorso si è concentrato sull’Under23 fresca vincitrice della coppa Italia di Lega PRO: “Obiettivi? Portare regolarmente in prima squadra quattro o cinque giocatori che possano completare la rosa – le sue parole a ‘Tuttosport’ – Talenti che giochino con l’Under, ma possano anche essere utili in Serie A e Champions, abbattendo i costi della rosa e creando giocatori con un senso di appartenenza maggiore al club”.
Cherubini poi continua sul progetto: “Serie B? Vediamo. Si decide tutto con partite secche, quindi ogni cosa è possibile: la finale di Cesena ha aumentato l’autostima. La B faceva parte del progetto nel medio periodo. Anche perché consentirebbe di far crescere meglio i giovani.
Mercato? Avere una seconda squadra ha aumentato la nostra forza nel contattare giovani talenti in giro per il mondo. Adesso quando loro ci domandano: qual è il nostro progetto per loro, non dobbiamo più prospettare loro un paio d’anni in prestito, ma stare a Torino e avere la possibilità di allenarsi ed eventualmente giocare con la prima squadra, dove ci sono i Ronaldo e i Dybala“.
I giovani
Domanda che sorge spontanea chi è pronto per la squadra maggiore?
Cherubini risponde senza nessun dubbio: “Chi è pronto per la prima squadra? Io spero che ci arrivino i giocatori che hanno svolto un percorso tutto juventino, fin dalle giovanili – prosegue Cherunini – Darebbe ancora più forza a tutto il progetto. Penso per esempio a Nicolò Fagioli, che lo merita. E attenzione a Nicolussi Caviglia, che dopo il percorso nelle giovanili e nella seconda squadra, adesso si sta esprimendo benissimo a Perugia».
Nuovo Stadio
Il progetto secondo stadio sta per essere attuato. come aveva detto il Presidente Agnelli nella conferenza stampa di un anno fa dove davanti alle telecamere ribadiva la voglia di costruire un nuovo impianto. «Abbiamo grandi progetti con le Women e con l’Under 23, per cui stiamo pensando ad una casa. Un impianto idoneo per non avere queste realtà dislocate a Vinovo o ad Alessandria».
Anche Cherubini ribadisce il progetto:
“Avere una casa sarebbe importantissimo, aumenterebbe il senso di identità e l’appartenenza. Ci stiamo ispirando agli impianti del City, del Barcellona e del Real. Una capienza di 4/5000 posti nelle vicinanze dell’Allianz Stadium per permettere ai tifosi di riuscire a vedere anche due partite nello stesso giorno, visto che lì giocherebbe l’Under 23 e la squadra femminile. Aiuterebbe per il vero senso del progetto”.
Il Progetto
Il club bianconero quindi vorrebbe creare un piccolo impianto da 4/5000 posti per ospitare l’Under 23, le Women e la Youth League della Primavera. E potrebbe sorgere accanto allo Stadium.
L’ipotesi più credibile, al momento, è quella di una nuova struttura che possa sorgere al posto dell’ex PalaStampa, proprio all’interno dell’area della Continassa. Magari costruendo solo un prefabbricato pronto in circa sei mesi.

Palastampa di Torino
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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