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Juventus-Bologna: precedenti, statistiche e curiosità
Nella ottava giornata del campionato di Serie A si giocherà il match tra la Juventus di Maurizio Sarri e il Bologna di Sinisa Mihajlovic, all’ Allianz Stadium di Torino. I precedenti e le statistiche che seguono la sfida di questa sera sono numerosi e vanno ad arricchire l’atmosfera attesa per stasera.
Indice
I precedenti
Juventus e Bologna si sono affrontate 144 volte nella loro storia, il match di stasera sarà il numero 145. Il bilancio vede la Juventus dominare le statistiche con 73 vittorie contro le 23 del Bologna, e con 48 pareggi complessivi. In casa dei bianconeri i successi per i rossoblu sono solo 5 contro le 42 vittorie dei padroni di casa, mentre hanno pareggiato per 25 volte. Inoltre il Bologna dal 2000 ad oggi, ha collezionato un solo successo contro i bianconeri, ciò avvenne sotto la gestione di Alberto Malesani. Gli emiliani, infine, hanno contro i bianconeri la peggior percentuale di successi in trasferta, ovvero il 7%(5 vittorie su 72 match disputati).
Ecco gli ultimi 5 precedenti in Serie A:
2018-2019: Juventus-Bologna 2-0 11′ Dybala (J), 16′ Matuidi (J)
2017-2018: Juventus-Bologna 3-1 30′ rig. Verdi (B), 51′ aut. De Maio (J), 63′ Khedira (J), 69′ Dybala (J)
2016-2017: Juventus-Bologna 3-0 7′ Higuaín (J), 41′ rig. Dybala (J), 54′ Higuaín (J)
2015-2016: Juventus-Bologna 3-1 5′ Mounier (B), 33′ Morata (J), 52′ rig. Dybala (J), 63′ Khedira (J)
2013-2014: Juventus-Bologna 1-0 64′ Pogba (J)
Le statistiche
Il Bologna si presenta all’ Allianz Stadium con un pareggio ottenuto in casa contro la Lazio, mentre la Juventus viene dalla vittoria del Derby d’Italia che l’ha resa prima in classifica in campionato. Mihajlovic oggi dovrà fare a meno degli infortunati Tomiyasu e Medel, quest’ultimo comunque squalificato per una giornata di campionato. La Juventus di Sarri nelle prime nove partite ha vinto sette volte, solo Carlo Carcano nel 1930 e Rino Marchesi nel 1986 han fatto meglio, nella storia del club, con otto vittorie. Inoltre la Juventus è imbattuta da 24 partite casalinghe consecutive, è record nella storia della Serie A. Per gli emiliani invece si parla di trend negativo in trasferta, in quanto il Bologna ha ottenuto un solo successo nelle ultime otto trasferte in Serie A.
Il Bologna in questa prima frazione di campionato ha subito solo 21 tiri nello specchio della porta contro i 24 della Juventus, si tratta della statistica migliore del campionato. Gli emiliani non vincono dal 15 Settembre quando giocarono in casa del Brescia. Da allora i rossoblu han collezionato solo due punti in campionato.
Lukasz Skorupski, portiere del Bologna, ha parato più tiri nello specchio alla Juventus che a qualsiasi altra squadra di Serie A(36 parate su 52 tiri subiti).Quest’anno il Bologna sta raccogliendo i frutti di quanto fatto di buono nella seconda parte dello scorso campionato: gli emiliani hanno una rosa discreta e giocano con la determinazione che contraddistingue, soprattutto in questo periodo, il loro allenatore.
Paulo Dybala da quando veste la maglia della Juventus ha segnato 6 gol contro i rossoblu. Si tratta della squadra a cui ha segnato di più da quando è alla Juventus.
Sami Khedira fece il suo gol d’esordio con la Juventus proprio contro il Bologna nell’Ottobre del 2015 allo Juventus Stadium.
Consigli fantacalcio e marcatori
Anche se a rischio panchina Dybala viene considerato dai nostri esperti un marcotre di questa partita, il il Bologna è la sua vittima preferita (6 goal). Da schierare sia Higuain che Ronaldo, schierate anche Khedira! Dovrebbe avere il piede ancora caldo Pjanic. Per il Bologna si può rischiare Orsolini ex della partita, e Soriano può essere una minaccia per la difesa bianconera.
Le probabili formazioni
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi; Higuain, Ronaldo. ALL. Sarri.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Denswil, Krejci; Svanberg, Poli; Orsolini, Soriano, Sansone; Palacio. ALL.: Mihajlovic.
Dove vedere la partita in tv
Juventus-Bologna si giocherà stasera alle 20:45 presso lo Juventus Stadium. La partita verrà trasmessa in streaming su DAZN e su DAZN1 per i clienti che hanno aderito all’offerta Sky-DAZN. DAZN1 è disponibile sul canale 209 di Sky.
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Roma-Milan 2-1, De Rossi inchioda il Diavolo: le pagelle
Roma-Milan 2-1, i capitolini battono i rossoneri e si guadagnano il passaggio del turno in Europa League. All’Olimpico i giallorossi si impongono grazie ai gol di Mancini e Dybala. A nulla è servito il gol di Gabbia nel finale.
Maignan 6: ultimamente gli tocca spesso raccogliere palloni alle sue spalle, ma di colpe ne ha ben poche.
Calabria 4: concorso di colpa con il tecnico che lo utilizza (sbagliando) a centrocampo (dal 46 Reijnders 5: inspiegabile questo cambio)
Gabbia 5,5: errore su Dybala, ma tiene botta e segna la rete dei rossoneri
Tomori 5: cerca di reggere una situazione non facile. Balla in maniera eccessiva, ma ha l’attenuante del rientro
Theo Hernandez 4: si vede poco e si fa espellere nel finale
Musah 5: si innamora troppo del pallone, ma ha grinta da vendere. Uno dei meno peggio
Bennacer 5: prova complicata, viene sostituito per lasciare spazio ad un altro attaccante (dal 40’ Jovic 4: non incide)
Pulisic 4,5: sbaglia troppi palloni, la peggiore partita da quando è al Milan
Loftus-Cheek 4: in un pessimo stato di forma, si vede praticamente mai (dal 46’ Chukwueze 6: il più in forma)
Leao 3: grandi premesse, ma imbarazzante e al limite dell’irritante
Giroud 3: non gli si può chiedere di più, non ne ha
Pioli 2: sbaglia tutto, cambi inspiegabili e sotto l’aspetto della mentalità in campo non si commenta nemmeno. Subìsce in due occasioni una lezione di calcio da De Rossi
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Cannavaro: “La mia Juve era fortissima. Al Real non è permesso sbagliare nulla”
Fabio Cannavaro ha parlato ai microfoni di Radio Serie A soffermandosi in particolare sulle avventure con le maglie di Juventus e Real Madrid.
Fabio Cannavaro, leggenda del calcio italiano, è intervenuto ai microfoni di Radio Serie A ricordando i tempi dell’esperienze con le maglie di Juventus e Real Madrid.
Le parole di Cannavaro
“Dopo l’Inter trascorsi due anni a Torino dove i tifosi mi ritennero da subito ai livelli di Buffon e Del Piero, anche perché sul campo ho sempre garantito prestazioni importanti. Lì sono stato bene, ci hanno annullato due campionati ma la realtà è che quella era una Juve fortissima. Poi nel 2006 la società mi fece capire che c’era la necessità di cedere qualcuno e mi avvertirono della trattativa con il Real Madrid. Quando arrivi lì e visiti la sala trofei del club ti rendi conto che con quella maglia addosso non è permesso sbagliare nulla”
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Pippo Inzaghi: “Mio fratello dopo la finale di Champions ha fatto il salto definitivo”
Filippo Inzaghi, intervenuto ai microfoni di Dazn, ha parlato del cammino degli ultimi anni di suo fratello Simone sulla panchina dell’Inter.
Intervenuto a Dazn come protagonista del format “Un’altra storia”, Pippo Inzaghi si è soffermato sul percorso fatto negli ultimi anni di suo fratello Simone sulla panchina dell’Inter e della possibilità di conquistare la seconda stella nel derby della Madonnina.
Le parole di Pippo Inzaghi su suo fratello
Le qualità di Simone:
“Simone è un ottimo gestore di risorse umane, è molto bravo. Quello che ha subito l’anno scorso non lo avrebbe sopportato nessuno e lui invece si è fatto scivolare tutto. È stato bravissimo, è andato avanti per la sua squadra. Dopo la finale di Champions, in cui ha incartato Guardiola, ha fatto il salto definitivo e a me non sorprende. Ha pochi amici e quindi si è dovuto fare il mazzo per dimostrare che adesso è uno dei migliori d’Europa. Sono contento per lui perché oltre a essere un grande allenatore, è una persona perbene”.
Scudetto Inter nel derby?
“Uno lo sventai io con un mio gol. Però sono felice per mio fratello perché coronerebbe un sogno. Spero che il Milan vinca la coppa, così per me sarebbe il top. Sarà una bella partita con lo stadio pieno. Io feci gol al mio primo derby con Terim. Non feci tanti gol nel derby, ma quello che ho fatto sono stati importanti. Nei due di Champions per esempio io non feci un tiro in porta in due gare dalla tensione”.
San Siro:
“Non si tocca. Venni al Milan per San Siro. Quando facevo il Trofeo Berlusconi per me giocare a San Siro ero il mio stadio. Ho ottenuto in quello stadio tutto quello che dovevo ottenere. Nelle notti di Champions mi stimolava molto vedere i tifosi che stavano ore e ore in coda in pullman”.
Le differenze tra di voi come giocatore:
“Io e mio fratello ci facevamo portare alla Galleana al Piacenza per farci fare le foto coi giocatori. Simone ha il record che non ho nemmeno io: mai fatto quattro gol, lui li ha fatti al Marsiglia. Abbiamo giocato insieme in nazionale, anche per i miei genitori vederci esordire in nazionale a Torino…
Lui tecnicamente era più forte, ha convissuto con un problema importante alla schiena. Non andò al Milan prima di andare alla Lazio perché fu bocciato per la schiena e questo lo ha ostacolato. Avrebbe fatto di più. Quel che non ha avuto da giocatore lo ha avuto da allenatore”.
Lo studio degli avversari:
“Io e Simone studiavamo tanto gli avversari. Io li conoscevo alla perfezione. Non erano i difensori che marcavano me e io che marcavo loro perché se dovevo scegliere andavo da quello che magari sull’attenzione o sullo scatto potevo fregarlo. Queste cose si cercano di insegnare anche se non sono semplici da capire”.
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