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Inter-Milan: Icardi contro Higuain, che derby
Dopo la pausa per la nostra Nazionale, il 21 ottobre andrà in scena il derby di Milano al Meazza che vedrà anche di fronte per la prima volta i due centravanti argentini Icardi ed Higuain che tanto stanno facendo in questo inizio di stagione nei loro rispettivi club. I 2 giocatori sono da sempre stati agli antipodi, sia in Spagna che in Italia e adesso lo saranno anche nel derby stracittadino. Icardi si è formato a Barcellona poi è venuto all’Inter, mentre il Pipita è arrivato giovanissimo al Real Madrid per poi vestire altre maglie tra cui in Italia quelle di Napoli, Juve e adesso Milan.
Maurito
Icardi, attualmente ha segnato 5 gol in 8 presenze totali e, dopo un inizio stagione di alti e bassi, nelle ultime settimane sta trovando la giusta continuità arrivando a segnare 5 gol nelle ultime 5 partite giocate. In occasione dei derby il forte 25enne attaccante viaggia spedito con 4 reti in 10 presenze. Nella stracittadina di andata della passata stagione, vinta per 3-2 dai nerazzurri, Maurito fu autore di una pregevole tripletta.
Il Pipita
Higuain, così Icardi, sta vivendo un ottimo periodo nonostante il riacutizzarsi del suo datato problema ai flessori che lo ha tenuto fermo nell’ultimo mese 2 partite, ma dal quale sembra recuperato totalmente. Attualmente è a quota 6 gol delle 7 presenze stagionali e fin dalla prima partita in rossonero ha saputo prendersi la squadra sulle spalle con prestazioni di quantità, qualità e sostanza.
D’altronde l’argentino non ha bisogno di alcuna presentazione, detiene il record di reti segnate in un singolo campionato, ben 36 nella stagione 2015/2016 a seguito della quale è poi passato alla Juventus. Negli anni passati, in 9 confronti contro l’Inter, Higuain ha messo a segno 6 reti. Nel Milan la sua centralità è evidente in quanto non gioca solo per i gol, ma per la squadra arretrando per dare respiro alla manovra e sfornando assist preziosi per i compagni. Anche in questo è completamente diverso rispetto al suo connazionale Icardi il quale è forse più cannibale quando servito, ma decisamente meno utile quando la squadra soffre o necessita respiro.
Non ci resta quindi che aspettare le 20.30 del 21 ottobre, lo spettacolo considerate le premesse non potrà che essere garantito.
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Milan, il treno Conte passa una volta: follia perderlo adesso
Milan, come essere a una stazione, vedere fermarsi il treno Antonio Conte e non fermarsi. Follia o ragione?
Il Milan potrebbe pentirsi amaramente di non salire sul treno Antonio Conte. Perché tirato così a lucido, ruspante e pronto a macinare chilometri non lo si vede molte volte. Ora, bando alle metafore, la situazione che si presenta ora in casa Milan è probabilmente la migliore per compiere quel doveroso upgrade sulla panchina.
Eh…ma Conte vuole allenare campioni. Bugia, o meglio, non esatto. Ricordiamo tutti da quali giocatori era composta la sua Juventus, oppure chi erano i protagonisti con la sua Nazionale. Ma poi, i giocatori del Milan sono da buttare via? Siamo certi che a Conte non piacerebbe allenare gente come Maignan, Tomori, Theo Hernandez, Loftus-Cheek Pulisic, Leao…non proprio gli ultimi arrivati.
Lui vuole il Milan, ma ribadisco con fermezza che è il Milan ad avere bisogno di lui. Per fare lo step successivo, quello di acquistare 3-4 giocatori di livello ed affidarsi a colui che sa perfettamente costruire un ciclo vincente. Senza lasciare le macerie, come si dice erroneamente. Chiedete ad Allegri o a Simone Inzaghi se hanno trovato resti di giocatori, o una solida base di partenza per fare bene. Probabilmente vi risponderanno la seconda.
Conte è pronto per il Milan ed il Milan è pronto per Conte. Anche a livello economico. La presenza stabile in Champions ed una situazione solida di bilancio può ora permettere di spendere una cifra importante alla voce allenatore. Se non ora quando?
Che senso avrebbe disperdere energie e soldi per allenatori mediocri, alla Pioli per intenderci, quali Lopetegui o Fonseca o Gallardo? Gente che non sa minimamente quali difficoltà vi possano essere nel nostro campionato? Non sarebbe di certo un passo avanti, forse uno indietro. E non era stato lo stesso Cardinale ad avere detto che ci vuole un’evoluzione? Non era stato lo stesso Cardinale a definire Ibrahimovic la sua estensione in Italia?
E Ibra vuole Conte. Ma quindi perché non prenderglielo? Chi finge di comandare ed in realtà viene comandato da altri? A quale gioco si sta giocando? Sono tutte voci per distogliere l’attenzione sul vero obiettivo che è Conte? Vorrei crederlo, ma in cuor mio sto aspettando la sorpresa. E temo non piacerà a me ed ai tifosi rossoneri.
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Milan, il futuro di Abate in Serie A: il club interessato
Milan, la mano di Abate sulla buona stagione della sua Primavera è palpabile, tanto che un club di Serie A si starebbe muovendo per averlo.
È un Ignazio Abate al settimo cielo per la qualificazione alla finale contro l’Olympiacos, gara che si giocherà lunedì alle 18.
Da lì in avanti le cose potrebbero muoversi molto in fretta con l’ex centrocampista rossonero pronto per il grande salto, quello di allenare un club di Serie A.
I buoni rapporti con Adriano Galliani potrebbero quindi permettere ad Abate si sedersi sulla panchina del Monza la prossima stagione. Qualche contatto c’è stato, ci aspettiamo novità a stretto giro a partire dalla prossima settimana.
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Milan-Conte, altri contatti con Ibrahimovic: o dentro o fuori
Milan-Conte, noi di Calcio Style avevamo dato la notizia di un accordo con il tecnico leccese e stiamo proseguendo su questa strada, visto che si è mai interrotta. Vediamo cosa accadrà nelle prossime giornate.
La prossima settimana potrebbe essere importante per il futuro del Milan e di Antonio Conte. Le strade potrebbero unirsi, o separarsi definitivamente. Il derby di lunedì non sarà lo spartiacque in quanto si era già deciso di esonerare Pioli diverso tempo fa.
Stando alle ultime indiscrezioni in nostro possesso, la situazione è sempre la stessa. Ibrahimovic sta provando a convincere il resto della dirigenza sul fatto che Conte possa essere la scelta giusta. Ovviamente l’assetto economico non dovrà essere stravolto, ma l’ingresso in Champions, unito ad una cessione che sarà inevitabile, oltre ai riscatto di alcuni giocatori, renderanno l’operazione Conte fattibile e soprattutto sostenibile.
Inutile ricordare che Conte sta aspettando il Milan e non lo farà in eterno. Di certo potrebbe non fargli piacere questo continuo accostamento di altri allenatori al mondo Milan. Leggendo diverse altre testate, negli ultimi giorni sono venuti fuori i nomi di Lopetegui, Motta, Farioli, Palladino, Gallardo, Galtier, Allegri, Sarri, Italiano. Decisamente troppi e alcuni opera di fantasia.
Come detto da Gerry Cardinale, Ibrahimovic sarà la sua estensione in Italia. Se si rimarrà coerenti su questo punto, riteniamo che la decisione la potrà prendere quindi lo svedese. Attendiamo la prossima decisiva settimana,
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