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Inter, Lautaro: “Le sconfitte? A questo punto possono succedere, il gruppo sta bene. Ci siamo compattati, tutto l’ambiente ci crede. Thuram…”

Lautaro Martìnez ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Barcellona-Inter. Il capitano nerazzurro ha parlato del momento negativo e dei gol mancanti.
Il Toro si sente pronto ad affrontare i bluagrana per la semifinale di andata di Champions League e ha parlato al fianco dell’allenatore Inzaghi poche ore prima del fischio d’inizio.
Inter, le parole di Lautaro
Avete giocato in passato con il Barcellona di Messi, ora c’è il Barça di Lamine Yamal. È paragonabile?
“Leo per me non ha paragoni, per me è e rimarrà il miglior giocatore di tutti i tempi. Questo paragone non lo faccio, posso solo dire che Lamine è un giocatore fortissimo: ha vinto tanto alla sua età, ha vinto con la nazionale. Dobbiamo rispettarlo, è un grandissimo giocatore con un grandissimo futuro”.
Il Barça sogna il triplete, voi inseguite obiettivi importanti…
“Noi siamo molto contenti, in tre anni abbiamo giocato due semifinali di Champions League che all’Inter non capitavano da tanti anni. Stiamo facendo tante cose in questa competizione prestigiosa, pensiamo a lavorare al massimo e a far sognare i nostri tifosi che sognano una nuova finale di Champions. Siamo concentrati per affrontare un grandissimo rivale”.
Il Barcellona è la squadra col miglior attacco, che ne pensi?
“Sappiamo il potenziale offensivo che ha questa squadra, dovremo fare un grandissimo lavoro difensivo a livello di squadra. In questa competizione abbiamo difeso molto bene contro squadre importanti. Domani dovremo lavorare di gruppo e cercare di non concedere occasioni da gol”.
L’Inter viene da un momento delicato. È una questione fisica o mentale?
“Sicuramente in questo momento della stagione possono succedere queste cose, abbiamo fatto un gran lavoro fino all’ultima settimana. Non perdevamo da tantissimo tempo, però il gruppo sta bene, è unito. La chiave per me è avere un gruppo solido, forte. Siamo pronti per domani”.
Hai detto dopo il Bayern che l’Inter ha attributi importanti. Che parole usi da capitano con i tuoi compagni per rovesciare questa inerzia?
“Compattezza. Credo che questa è la parola principale perché dobbiamo essere uniti, questa settimana è dura per tutti noi, per tutti i tifosi. Noi siamo i primi a soffrire quando perdiamo, non lo vogliamo e non lo accettiamo. Ci siamo parlati tra di noi, ci siamo detti cose che restano nello spogliatoio: i compagni lo sanno, domani affronteremo una grandissima squadra in semifinale di Champions League”.
Nel 2010 l’Inter in dieci affrontò il Barcellona, andando oltre gli ostacoli. Avrete lo stesso atteggiamento?
“Sicuramente. Questa è una cosa che in una squadra non deve mancare mai: il cuore e la grinta devono esserci sempre. Le partite cambiano, c’è un avversario di fronte e non tutte le partite vanno alla stessa maniera. L’importante è che noi capiamo e sappiamo che queste caratteristiche devono esserci sempre. Siamo pronti, siamo pronti per questa partita: abbiamo lavorato benissimo e recuperato energie, adesso dobbiamo preparare le ultime ore e poi fare la nostra partita”.

L’ESULTANZA DI LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le ultime due volte a Barcellona hai segnato. Che Lautaro torna qui?
“Un Lautaro più vecchio… Poi un Lautaro che ha voglia di continuare a vincere, di giocare finali, di affrontare questo Barcellona nella maniera giusta, con i miei compagni. Abbiamo lavorato benissimo, abbiamo recuperato le energie e siamo molto entusiasti di poter giocare questa gara in una competizione come la Champions. Ho molta voglia per domani”.
Da leader e capitano, qual è la cosa che ti dà più fiducia per domani?
“Ho visto come i miei compagni hanno lavorato, come sta il gruppo. A prescindere dal fatto che non siamo abituati a perdere, che siamo abituati a vincere, perdere tre partite consecutive è stato difficile sicuramente. Siamo noi i primi a soffrire e sono fiducioso: vedo i miei compagni con tanta voglia di scendere in campo, di ribaltare una situazione non bella. Siamo un gruppo solido, poi abbiamo uno staff che ci aiuta e lavora insieme a noi”.
Quanto è importante ritrovare Thuram?
“Marcus è sicuramente un giocatore importantissimo per noi, sono contento perché l’abbiamo recuperato ed è a disposizione. Ancora non sappiamo la formazione, però è importante che sia dentro il gruppo: ci può dare una grandissima mano in questo finale di stagione”.
In Champions si è sempre parlato di una diversa attenzione, domani sarebbe la prova?
“Non sono d’accordo, ogni competizione che giochiamo la giochiamo per vincere, è la mentalità che stiamo portando avanti nel nostro spogliatoio. Indossiamo una maglia molto prestigiosa. In alcune partite di campionato è mancata un po’ di attenzione”.
Importante anche per il Pallone d’Oro?
“I premi individuali arrivano sempre per un lavoro di gruppo, io penso sempre al gruppo, per vincere partite e rendere felici famiglie e tifosi. È tutto qua. I premi individuali arrivano per quelli collettivi. A me interessa il gruppo, se il premio arriva o sono lì sarà per il lavoro fatto, ma è merito della squadra e del gruppo”.
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Ora è ufficiale: Ancelotti è il nuovo CT del Brasile

Ancelotti-Brasile: Il tecnico italiano è ufficialmente il nuovo commissario tecnico del Brasile. Lascia il Real Madrid dopo aver vinto 10 titoli.
È attesa per il 26 maggio l’ultima volta di Carlo Ancelotti sulla panchina del Real Madrid, quando, sul palcoscenico del Santiago Bernabéu, affronterà la Real Sociedad. L’ultima stagione, salvo clamorose sorprese, non si è chiusa nel migliore dei modi per il tecnico dei Blancos: anche se pur sempre in pieno stile madrileno, con la conquista di due trofei — la Supercoppa Europea ad agosto contro l’Atalanta e quella Intercontinentale — resta l’amaro in bocca però a causa dei quattro Clasicò persi contro il Barcellona. Sconfitte pesanti, che sono costate sia la Coppa del Re che il campionato, sfumato proprio all’ultimo scontro diretto.
Ora è ufficiale: Carlo Ancelotti sarà il nuovo commissario tecnico della Federazione calcistica brasiliana. Per la prima volta nella storia, sarà un tecnico europeo a guidare la nazionale più titolata del mondo. Ancelotti ha firmato un contratto valido fino alla fine del Mondiale del 2026 e farà il suo esordio già il prossimo mese, nelle due partite di qualificazione contro Ecuador e Paraguay.
Sarà dunque l’inizio di una nuova e elettrizzante avventura, che — come dichiarato dal presidente della CBF, Ednaldo Rodrigues, cercherà in ogni modo di riportare ai fasti di un tempo una delle nazionali più importanti e blasonate della storia del calcio. È il più grande allenatore della storia e ora guida la migliore nazionale del pianeta. Insieme, scriveremo nuovi gloriosi capitoli per il calcio brasiliano”.

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Scandali Extracampo: quando le escort entrano nel mondo del calcio

Il calcio non è solo gol, tattiche e trofei: spesso, le vicende extracampo cattura l’attenzione tanto quanto le partite. Tra i tanti episodi che hanno scosso il mondo del pallone, gli scandali legati alla presenza di escort nella vita privata dei calciatori hanno generato un clamore mediatico senza precedenti.
Questi episodi non solo mettono in discussione l’immagine pubblica di atleti idolatrati da milioni di fan, ma svelano anche una realtà fatta di lussi sfrenati, fragilità personali e pressioni costanti. Non sorprende, quindi, che il fenomeno delle escort in Italia sia spesso associato a nomi noti dello sport, attirando l’attenzione tanto dei tabloid quanto dell’opinione pubblica. In questo contesto, esploreremo i casi più noti, le conseguenze per la carriera degli atleti coinvolti e il ruolo dei media nel trasformare la cronaca rosa in notizia sportiva.
Vite sotto i riflettori: calciatori e lusso sfrenato Extracampo
Essere un calciatore di alto livello significa vivere sotto una lente d’ingrandimento. La fama, la ricchezza e l’adorazione pubblica spesso si accompagnano a uno stile di vita dispendioso, nel quale il confine tra eccesso e normalità diventa sottile.
In questo contesto, la presenza di escort non è soltanto una questione di piacere personale, ma parte integrante di un sistema che premia l’apparenza e l’accesso a ogni forma di gratificazione. Dai party esclusivi alle vacanze di lusso, molte storie sono finite sui tabloid, gettando luce su una rete di frequentazioni spesso conosciuta ma raramente discussa apertamente nel mondo sportivo.
Quando lo scandalo diventa notizia: casi emblematici
Tra i casi più eclatanti ci sono quelli che hanno coinvolto star del calibro di Wayne Rooney, Franck Ribéry o Karim Benzema, solo per citarne alcuni. Il coinvolgimento di escort, spesso minorenni o collegate a giri di prostituzione organizzata, ha avuto ripercussioni legali, professionali e familiari.
Non si tratta solo di “peccati” privati: in molti casi, queste storie hanno portato a esclusioni da convocazioni nazionali, multe salate e un danno d’immagine difficile da cancellare. A volte, le conseguenze sono state anche più gravi, con carriere compromesse e sponsorizzazioni revocate. In altri casi, i protagonisti sono riusciti a risollevare la propria immagine, ma non senza difficoltà.
Il ruolo dei media e il confine tra vita privata e interesse pubblico
I media giocano un ruolo chiave in questi scandali extracampo. Se da un lato hanno il diritto (e spesso il dovere) di informare, dall’altro alimentano un circo mediatico in cui la linea tra cronaca e voyeurismo si fa sottile. La spettacolarizzazione di questi casi non solo influisce sulla percezione pubblica degli atleti, ma spesso contribuisce a distorcere i fatti, amplificandoli a fini di audience. Ci si interroga quindi sul limite etico tra il diritto alla privacy e il diritto di cronaca, soprattutto quando le figure coinvolte sono modelli di comportamento per le nuove generazioni. Il sensazionalismo, infatti, rischia di oscurare il dibattito su temi più profondi, come l’educazione affettiva o l’impatto psicologico della fama precoce.
Conclusione
Gli scandali extracampo che coinvolgono escort e calciatori offrono uno spaccato scomodo ma reale di un mondo dove l’immagine spesso conta più della sostanza. Mentre alcuni atleti pagano a caro prezzo le proprie scelte, altri sembrano uscire indenni grazie al proprio talento o all’oblio del pubblico.
Negli ultimi anni, perfino casi legati alla presenza di escort a Parma hanno alimentato il dibattito su quanto queste vicende influenzino la percezione pubblica degli sportivi. Tuttavia, questi episodi sollevano interrogativi importanti: quanto è davvero privata la vita di una figura pubblica? E dove finisce il diritto di sapere e inizia il rispetto per la persona? In un’epoca dominata dai social e dall’informazione istantanea, la risposta è tutt’altro che semplice.
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Milan, nessuna lezione di Italiano: c’è da stare Allegri?

Milan, andremo ora qui di seguito ad analizzare la situazione allenatore in seguito all’ormai quasi sicuro avvento del DS Igli Tare.
Il Milan la prossima stagione difficilmente andrà a lezione di … Italiano. Ci riferiamo infatti al tecnico del Bologna Vincenzo Italiano il quale, stando a quanto ci hanno riferito, dovrebbe rimanere in rossoblu. L’incontro con la dirigenza felsinea non è stato immediatamente risolutivo, ma l’intenzione reciproca è di continuare insieme.
Italiano ha chiesto al Bologna diverse garanzie oltre un aumento di ingaggio, sostenibile dal club, per arrivare a una cifra di 3 milioni di euro annui. Riteniamo quindi che il tecnico proseguirà il cammino intrapreso con l’intenzione di alzare l’asticella e puntare alla zona Champions League la prossima stagione.
I rossoneri potranno quindi stare… Allegri? Probabilmente presto per dirlo, tuttavia alcuni contatti con l’ex tecnico della Juventus ci sono stati. Lo stesso Igli Tare, prossimo DS, ha contattato Allegri, sebbene in cima alla lista ci sia ancora Maurizio Sarri che ricordiamo essere l’obiettivo numero uno di Giorgio Furlani.
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